Il provvedimento sulle concessioni balneari delinea un nuovo scenario e rientra nel complesso scenario instauratosi dopo le procedure di infrazione da parte dell'UE nei confronti dell'Italia.
Le gare dovranno essere indette necessariamente entro il 30 giugno 2027 e, al massimo, posticipate al 31 marzo 2028 in presenza di particolari situazioni oggetto di valutazione.
In risposta alle indicazioni della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, la nuova normativa italiana per le concessioni balneari dovrà garantire una maggiore trasparenza e concorrenza nel settore. Il primo passo, quindi, sarà dare avvio alle gare entro il 2027, mettendo un punto fermo al sistema delle proroghe automatiche che hanno finora favorito i concessionari esistenti.
I Comuni dovranno adeguarsi al termine, tuttavia con la facoltà di poter anche anticipare i bandi.
Concessioni balneari: cosa prevede la riforma
La riforma delle concessioni balneari, elaborata in risposta alle direttive europee e alle sentenze della Corte di Giustizia dell'Unione Europea, introduce diverse novità per il settore.
Innanzitutto le attuali concessioni, che spesso sono state prorogate automaticamente per molti anni, dovranno essere rimesse in gara per garantire il rispetto delle normative comunitarie sulla concorrenza.
Le gare dovranno essere indette necessariamente entro il 30 giugno 2027, sebbene in caso di difficoltà oggettive per il loro espletamento potranno essere posticipate al 31 marzo 2028.
Attenzione però a questo dato perchè non si tratta di una proroga fino a settembre 2027, quanto invece una valutazione caso per caso condotta dalle amministrazioni sulla situazione territoriale.
In ogni caso, le nuove concessioni avranno una durata da un minimo di 5 anni al massimo di 20 anni.
Ecco perchè viene enfatizzato l'obbligo per i concessionari di garantire il libero e gratuito accesso alla battigia (i primi cinque metri dal mare), come già previsto dalla legge italiana. Questo per evitare situazioni in cui l'accesso al mare è impedito o ostacolato dai concessionari balneari.
Tra le novità, inoltre, il Comune avrà il dovere di comunicare la mancata suddivisione in lotti e indicare il numero massimo di quelli che possono essere aggiudicati a un solo offerente.
Gli indennizzi per i concessionari
Ai concessionari uscenti sarà riconosciuta la possibilità di partecipare ai bandi di gara per l’aggiudicazione delle concessioni demaniali.
Tuttavia con un’importante particolarità: non ci saranno prelazioni per gli uscenti che dovranno competere alle stesse condizioni di tutti gli altri potenziali concorrenti e questo significa che, anche i concessionari storici, non potranno più contare sulla continuità automatica della concessione.
Se un vecchio concessionario non dovesse vincere la gara e quindi non ottenere la concessione, avrà diritto a un indennizzo per gli investimenti non ancora ammortizzati e per eventuali miglioramenti apportati all'area.
Questo indennizzo sarà pagato dal nuovo concessionario aggiudicatario e non dallo Stato.