Come sospendere le rate del mutuo è una domanda che spesso assilla i mutuatari. Non è infrequente difatti ritrovarsi in difficoltà economiche magari perché si è perso il lavoro o si è in cassa integrazione. Diventa così difficile sostenere una serie di spese, in primis le rate del mutuo. Viene in aiuto in tal caso l’istituto della sospensione delle rate del mutuo per l'acquisto della prima casa, un'agevolazione importante destinata a chi affronta una situazione di temporanea difficoltà economica che influisce negativamente sul reddito familiare o personale. Questa misura permette di sospendere temporaneamente i pagamenti delle rate del mutuo per alleggerire il peso finanziario durante i periodi di crisi.
La sospensione del mutuo per difficoltà economiche è prevista dal cosiddetto Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa, noto come Fondo Gasparrini, gestito da Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici), che verifica che il richiedente soddisfi tutti i requisiti necessari per accedere alla sospensione.
Cos'è la sospensione della rata di mutui e prestiti e come funziona
Anche nel 2024 è possibile richiedere la sospensione delle rate del mutuo per l'acquisto della prima casa attraverso il Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa, noto come Fondo Gasparrini, gestito da Consap. Questo fondo è stato istituito per aiutare le persone che si trovano in difficoltà economiche temporanee, consentendo loro di sospendere il pagamento delle rate del mutuo per un periodo limitato.
Le situazioni di difficoltà che danno accesso a questa misura includono:
- la perdita del lavoro,
- una riduzione dell'orario lavorativo,
- la cassa integrazione,
- gravi problemi di salute che compromettono la capacità di far fronte alle rate del mutuo.
Grazie a questa agevolazione, le famiglie possono sospendere temporaneamente i pagamenti, senza subire gravi conseguenze, per poi riprendere il piano di rimborso una volta superata la difficoltà economica. Il fondo difatti consente di sospendere fino al 100% dell'importo della rata, comprese le componenti di capitale e interessi e durante il periodo di sospensione, gli interessi maturati sulla quota capitale sono a carico del Fondo per il 50%
L’accesso al fondo è rivolto ai titolari di un mutuo contratto per l’acquisto della prima casa e prevede la possibilità di beneficiare della sospensione del pagamento delle rate al verificarsi di situazioni di temporanea difficoltà destinate ad incidere negativamente sul reddito del nucleo familiare. Per accedere al fondo è necessario presentare la domanda alla banca presso la quale è in corso di ammortamento il mutuo.
Chi può beneficiare della sospensione del mutuo e quando
L’accesso al beneficio della sospensione del mutuo, in ammortamento da almeno 1 anno, è previsto per una serie di eventi:
- sospensione dal lavoro per almeno 30 giorni lavorativi consecutivi, anche in attesa dell’emanazione dei provvedimenti di autorizzazione dei trattamenti di sostegno del reddito;
- cessazione del rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato;
- cessazione del rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato;
- cessazione dei rapporti di lavoro parasubordinato, o di rappresentanza commerciale o di agenzia (art. 409 n. 3 del c.p.c.);
- morte o riconoscimento di grave handicap ovvero di invalidità civile non inferiore all'80%;
- riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni lavorativi consecutivi, corrispondente ad una riduzione dell’orario almeno pari al 20%, anche in attesa dell’emanazione dei provvedimenti di autorizzazione dei trattamenti di sostegno del reddito.
In tal caso la sospensione del pagamento delle rate del mutuo può essere concessa per la durata massima complessiva non superiore a:
– 6 mesi se la sospensione o la riduzione dell’orario di lavoro ha una durata compresa tra 30 giorni e 150 giorni lavorativi consecutivi;
– 12 mesi, se la sospensione o la riduzione dell’orario di lavoro ha una durata compresa tra 151 giorni e 302 giorni lavorativi consecutivi;
– 18 mesi, se la sospensione o la riduzione dell’orario di lavoro ha una durata superiore a 303 giorni lavorativi consecutivi.
Dal 1°gennaio 2024 l’accesso al Fondo è consentito qualora i richiedenti abbiano un ISEE, ossia l’indicatore di situazione economica equivalente, non sia superiore a 30.000 euro. Inoltre deve trattarsi di mutui di importo fino a 250 mila euro.
Come fare richiesta per sospendere il pagamento del mutuo
La domanda deve essere presentata alla banca presso la quale è in corso il pagamento delle rate del mutuo. Alla domanda vanno allegati:
- carta d’identità (per i soli cittadini italiani e dell’unione europea)
- passaporto e permesso di soggiorno (per cittadini extra UE).
Inoltre il richiedente insieme alla domanda di sospensione dovrà presentare la seguente documentazione:
- in caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato, con attualità dello stato di disoccupazione la lettera di licenziamento ovvero documentazione attestante le dimissioni da lavoro per giusta causa. In caso di contratto di lavoro a tempo determinato, copia del contratto o della relativa proroga, nonché delle eventuali comunicazioni che attestino l’interruzione del rapporto (es. dimissioni per giusta causa).
- in caso di dimissioni da lavoro per giusta causa è necessario produrre la sentenza o atto transattivo bilaterale da cui si evinca l’accertamento della sussistenza della giusta causa che ha comportato le dimissioni del lavoratore oppure e una lettera di dimissioni per giusta causa con il riconoscimento espresso da parte del datore di lavoro della giusta causa che ha comportato le dimissioni del lavoratore ovvero lettera di dimissioni unitamente all’atto introduttivo del giudizio per il riconoscimento della giusta causa.
- insorgenza di condizioni di non autosufficienza o handicap grave dell'intestatario o di uno dei cointestatari del contratto del mutuo il certificato rilasciato dall'apposita commissione istituita presso l'ASL competente per il territorio di residenza del richiedente che qualifichi il mutuatario quale portatore di handicap grave (art. 3, comma 3, legge 104/1992) ovvero invalido civile (da 80% a 100%).
- in caso di sospensione dal lavoro per almeno 30 giorni lavorativi consecutivi occorre allegare alla richiesta la copia del provvedimento amministrativo di autorizzazione dei trattamenti di sostegno del reddito; copia della richiesta del datore di lavoro di ammissione al trattamento di sostegno al reddito; copia della dichiarazione del datore di lavoro, resa ai sensi del D.P.R. n. 445 del 2000, che attesti la sospensione dal lavoro per cause non riconducibili a responsabilità del lavoratore, con l’indicazione del numero di giorni di sospensione.
- in caso di riduzione dell’orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni lavorativi consecutivi (documenti alternativi tra loro): copia del provvedimento amministrativo di autorizzazione dei trattamenti di sostegno del reddito; copia della richiesta del datore di lavoro di ammissione al trattamento di sostegno al reddito; copia della dichiarazione del datore di lavoro, resa ai sensi del D.P.R. n. 445 del 2000, che attesti la riduzione dell’orario di lavoro per cause non riconducibili a responsabilità del lavoratore, con l’indicazione del numero di giorni di riduzione dell’orario di lavoro.
Il modulo di richiesta sospensione mutuo 2024
Il modulo di domanda da presentare alle banche è scaricabile sul sito Consap. La domanda va presentata alla banca in cui è in corso il pagamento del mutuo, insieme alla carta di identità o al passaporto o al permesso di soggiorno per cittadini extra UE.
Quante volte si può sospendere il mutuo
La sospensione del mutuo attraverso il Fondo Gasparrini può essere richiesta per un massimo di 18 mesi complessivi durante la vita del mutuo. Questo limite può essere utilizzato in più richieste, fino al raggiungimento del totale dei 18 mesi.
Se si è già beneficiato di una sospensione e si è ripreso il pagamento delle rate, per poter richiedere una nuova sospensione deve passare almeno un anno dal termine della sospensione precedente, a meno che la nuova richiesta non sia dovuta a un peggioramento della condizione di difficoltà economica.
Quante rate si possono saltare al mutuo
In base alla durata della sospensione richiesta, si possono saltare diverse rate, fino a un massimo di 18 rate in totale.
Quando costa la sospensione del mutuo
Durante il periodo di sospensione, il Fondo copre il 50% degli interessi maturati sulla quota capitale. Il restante 50% degli interessi sulla quota capitale rimane a carico del mutuatario e viene aggiunto all'importo residuo del mutuo. Inoltre non ci sono costi di commissione per l'attivazione della sospensione tramite il Fondo Gasparrini. Alcune banche potrebbero applicare spese aggiuntive per altre forme di sospensione (come la moratoria bancaria), ma per il Fondo Gasparrini non dovrebbero esserci ulteriori addebiti.
Cosa comporta la sospensione di mutui e prestiti
Sospendere il mutuo significa interrompere temporaneamente il pagamento delle rate, ma ci sono alcune conseguenze da considerare. In primis il prolungamento della durata del mutuo. Ciò significa che il periodo di sospensione allunga la durata complessiva del mutuo. Ad esempio, se si sospendono 6 mesi di rate, il mutuo si prolungherà di 6 mesi rispetto alla scadenza originaria.
Anche se il pagamento delle rate è sospeso, gli interessi sulla quota capitale continuano a maturare. Come detto, nel caso del Fondo Gasparrini, il mutuatario deve coprire solo il 50% di questi interessi. Infine, la sospensione approvata tramite il Fondo non dovrebbe influire negativamente sul merito creditizio del mutuatario. Tuttavia, altre forme di sospensione potrebbero essere segnalate nelle banche dati (come CRIF), anche se non come evento negativo.
Cosa fare se la banca non vuole sospendere il mutuo
Se la banca non accetta la richiesta di sospensione del mutuo, occorre in primo luogo capire il perchè. Magari non si hanno i requisiti per chiedere la sospensione, per esempio perchè il mutuo non è inferiore a 250.000 euro.
E' utile chiedere alla banca una motivazione scritta e rivolgersi direttamente a Consap, l’ente che gestisce il Fondo. Consap può intervenire per verificare se la banca ha rispettato le regole e se il rifiuto è giustificato. Infine nel caso di controversie con la banca, è sempre possibile rivolgersi all'Arbitro Bancario Finanziario (ABF), un organismo indipendente che può aiutare a risolvere la questione senza dover intraprendere un'azione legale.