Per diventare professore universitario, è necessario, prima di tutto, conseguire una laurea relativa alla materia a cui si è interessati.
Dopo la laurea, bisogna superare una serie di concorsi pubblici per diventare prima ricercatore universitario, poi professore associato e infine professore ordinario.
Secondo l’opinione comune, però, diventare professore universitario è difficile.
Non è un’affermazione del tutto vera: se si è muniti della giusta costanza e se questa strada è quella che realmente si sogna di intraprendere, si può raggiungere il tanto sospirato obiettivo.
Si può decidere di diventare professore universitario di filosofia, medicina, giurisprudenza, storia, lettere, economia ecc…
Bisogna assecondare le proprie inclinazioni e poi scegliere la facoltà giusta.
In primo luogo, se si sogna di diventare professori universitari, è necessario possedere una forte motivazione, poiché si tratta di un percorso caratterizzato da anni di studio e ricerca.
Il professore universitario, infatti, è un ricercatore a tutti gli effetti nella sua materia: questo vuol dire che durante l’intero arco della sua professione dovrà dedicarsi a studi e approfondimenti, alla stesura di articoli scientifici e manuali; dovrà effettuare conferenze, partecipare a convegni e viaggiare per ampliare le sue conoscenze e contribuire all’evoluzione del pensiero scientifico.
Il professore universitario, in poche parole, non si dedica soltanto alla lezione universitaria o allo svolgimento di esami o alla partecipazione alle seduta di laurea.
Il suo lavoro è molto più impegnativo e implica una serie di responsabilità che vanno al di là della gestione del suo corso di studi.
Il professore universitario, in sostanza, è un esperto della materia che contribuisce al progresso e all’evoluzione del pensiero scientifico, non solo attraverso pubblicazioni e convegni.
Egli può anche ottenere incarichi di tipo governativo, ad esempio prendere parte a una commissione incaricata di redigere un nuovo Codice normativo.
Insomma, si tratta di un ruolo affascinante, prestigioso e che implica una serie di responsabilità e notevoli soddisfazioni.
Vediamo, dunque, come si diventa professore universitario.
Come diventare professore universitario: gli step
Per diventare professore universitario, è necessario, prima di tutto, conseguire la laurea nella materia a cui si è interessati.
Successivamente, sarà necessario partecipare a una serie di concorsi pubblici per diventare prima ricercatore, poi professore associato e infine professore universitario.
Vediamo, in dettaglio, quali sono gli step per diventare professore universitario.
La laurea
Se si ambisce a diventare professore universitario è necessario, in primo luogo, conseguire la laurea nella materia a cui si è interessati.
Se, ad esempio, si vuole diventare professori di diritto privato o di diritto costituzionale, è necessario conseguire la laurea in giurisprudenza.
Se si vuole insegnare medicina, va presa la laurea in medicina.
Se durante il percorso universitario si è già consapevoli della strada che si vuole intraprendere, è bene studiare i vari esami tenendo bene a mente l’obiettivo che si intende raggiungere.
Qualora si voglia diventare professore universitario, dunque, bisogna cercare di studiare in maniera approfondita, poiché la carriera del professore universitario si basa sullo studio, sull’approfondimento e sulla ricerca.
Sarebbe meglio, dunque, essere presenti alle lezioni, partecipare a eventuali seminari o convegni di approfondimento delle materie che si stanno studiando.
Cominciare a sviluppare da subito, dunque, una curiosità e un approccio corretto alle materie.
Inoltre, sarebbe meglio conseguire la laurea con un’ottima votazione: il curriculum studiorum è importante, se si vuole diventare professore universitario.
Il dottorato
Dopo il conseguimento della laurea, è necessario partecipare a un concorso pubblico per frequentare il dottorato di ricerca, che può essere vinto con borsa di studio e senza borsa di studio.
Il dottorato ha una durata variabile tra i 3 e i 5 anni e prevede la frequentazione di una serie di lezioni.
Il Concorso
Per diventare professore universitario, dopo la laurea è necessario partecipare a una serie di concorsi per diventare:
- Ricercatore a tempo indeterminato.
- Professore di II fascia.
- Professore di I fascia.
Vi sono, poi, una serie di posizioni ulteriori che è possibile ricoprire durante la carriera universitaria:
- Assistente universitario.
- Ricercatore a tempo determinato: si tratta di contratti triennali non rinnovabili al termine dei quali si può accedere direttamente al ruolo di Professore di II fascia, se in possesso dell’Abilitazione Scientifica Nazionale, e a seguito di valutazione positiva dell’ateneo oppure di contratti rinnovabili per un certo numero di anni.
- Assegnista di ricerca: ogni contratto può avere una durata minima di un anno e massima di tre anni. La durata totale dei rapporti come assegnista di ricerca non può comunque essere superiore a sei anni. La durata globale dei rapporti come assegnista di ricerca e di ricercatore a tempo determinato non può superare i dodici anni.
- Professore straordinario a tempo determinato: professore con contratto di 3 anni rinnovabile per altri 3 anni, si tratta di un posto riservato a coloro che hanno conseguito l’idoneità per la fascia dei professori ordinari, ovvero a soggetti in possesso di elevata qualificazione scientifica e professionale.
Quanto tempo ci vuole per diventare professore all’università
Per diventare professore universitario sono necessari diversi anni.
L'iter per diventare professore universitario è caratterizzato dai seguenti step:
- Laurea nella materia in cui si ha intenzione di insegnare.
- Dottorato di ricerca, che può avere una durata tra i tre e i cinque anni.
- Concorso per diventare ricercatore.
- Concorso per diventare professore.
Si diventare ricercatore anche in giovane età, intorno ai 30 anni, ma si diventa professore universitario ordinario, solitamente, non prima dei 40 anni di età.
Quanto guadagna un professore universitario: lo stipendio
Lo stipendio di un professore universitario è alquanto elevato e può corrispondere, in media, a circa 3.000/4.000 euro al mese.