video suggerito
video suggerito
29 Febbraio 2024
17:00

Come diventare magistrato: che laurea serve e che concorso fare

Molti vogliono diventare magistrato, ma prima di percorrere questa strada è bene conoscere tutti i dettagli sul concorso in magistratura e sulla professione di magistrato. Vediamoli di seguito.

9 condivisioni
Come diventare magistrato: che laurea serve e che concorso fare
Avvocato
Immagine

Diventare magistrato è l’obiettivo di molti laureati in giurisprudenza.

Si tratta di una carriera che dà la possibilità di mettere a frutto le nozioni e le competenze acquisite durante l’intero percorso di studi giuridici e che, per questo motivo, può comportare grandi soddisfazioni e, al contempo, notevoli responsabilità.

Per diventare magistrato occorre aver conseguito la laurea in giurisprudenza e partecipare a un concorso pubblico.

E’ opinione comune che diventare magistrato sia difficile, poiché si tratta di un percorso che richiede anni di studio intenso e mirato al superamento del concorso.

Questa opinione non è del tutto falsa, poiché il superamento del concorso in magistratura richiede una conoscenza tecnica delle materie giuridiche alquanto profonda e una notevole capacità di ragionamento, indispensabile per il superamento delle prove concorsuali.

Se si è realmente motivati, tuttavia, e si pensa che questa sia la strada giusta da percorrere, bisogna rendersi conto del fatto che raggiungere questo obiettivo non è per nulla impossibile.

E’ necessario un notevole impegno, bisogna studiare con costanza ed esercitarsi nel modo giusto.

Se si è costanti e si studia nel modo corretto, si può agevolmente raggiungere il tanto sospirato obiettivo.

Va prima di tutto considerato che, dopo la laurea, si può subito affrontare il concorso in magistratura, secondo quanto previsto dalla attuale disciplina, mentre un tempo era necessario conseguire anche il diploma di specializzazione per le professioni legali o, in alternativa, aver ottenuto l’abilitazione per l’esercizio della professione forense, il dottorato in ambito giuridico o aver svolto, in aggiunta alla laurea, un tirocinio formativo di 18 mesi presso un ufficio giudiziario.

Questo vuol dire che l’età media dei nuovi magistrati tenderà a essere più bassa.

Se ci si laurea in giurisprudenza a 24 anni, si può diventare magistrato anche a soli 25 o 26 anni.

Siccome si tratta di uno studio particolarmente impegnativo, tuttavia, non è detto che il concorso venga superato al primo tentativo.

Per questo, chi si accinge ad affrontare questo percorso, deve mettere in conto che potrà diventare magistrato, in media, intorno ai 28 anni.

Si può prendere in considerazione l’idea di diventare magistrato anche in un’altra fase della vita.

Diventare magistrato a 40 o a 50 anni è possibile, poiché non sono previsti limiti di età per partecipare al concorso in magistratura.

Ci sono una serie di vantaggi che devono essere considerati per una persona che decide di diventare magistrato a 40 o a 50 anni.

Negli anni precedenti, infatti, si è avuta la possibilità di acquisire una serie di competenze e una certa maturità a livello professionale che permetterà di gestire la professione con una consapevolezza profonda.

L’entusiasmo legato al mutamento della propria vita professionale, inoltre, potrebbe contribuire a rendere questa scelta particolarmente felice.

Prima di imboccare il percorso per diventare magistrato, tuttavia, è necessario comprendere chi è e cosa fa il magistrato.

Inoltre, è necessario avere un quadro completo della magistratura italiana e conoscere le differenze tra la magistratura ordinaria e la magistratura speciale.

Bisogna inoltre conoscere la differenza tra magistrato e giudice onorario.

Vediamo di seguito chi è e cosa fa il magistrato e come superare il concorso in magistratura.

Sommario

Chi è e cosa fa il magistrato

Il magistrato ha il compito di risolvere le controversie applicando la legge.

All’art. 101 della Costituzione, infatti, è stabilito che “I giudici sono soggetti soltanto alla legge”.

All’art. 102, primo comma, della Costituzione è inoltre previsto che: “La funzione giurisdizionale è esercitata da magistrati ordinari istituiti e regolati dalle norme sull’ordinamento giudiziario”.

Per diventare magistrato ordinario è necessario partecipare a un concorso pubblico che prevede il superamento di tre prove scritte e una prova orale.

Il giudice onorario, a differenza del magistrato ordinario, non è un giudice togato: il suo incarico non è a tempo indeterminato come quello del magistrato ordinario

Il giudice onorario, infatti, svolge il suo incarico a tempo determinato.

Sono giudici onorari, ad esempio, i giudici di pace onorari (GOP) e i VPO (Vice procuratori onorari).

Altra differenza consiste nel fatto che per diventare magistrato ordinario è necessario superare un concorso per esami, mentre per diventare, ad esempio, GOT, è necessario superare un concorso per soli titoli.

Una volta diventato magistrato ordinario, si può essere assegnati alla sezione civile o penale.

Ci si può occupare di cause relative al diritto fallimentare o di famiglia.

Si può essere assegnati, ad esempio, al Tribunale dei minorenni.

Si può inoltre diventare magistrati di sorveglianza, che sono magistrati che hanno competenze relative all’esecuzione della pena in carcere.

Per quanto riguarda i gradi di giudizio, va ricordato che, nell’ambito della magistratura ordinaria, si può essere giudici di primo grado, di appello o di Cassazione.

Inoltre, si può diventare giudici della Corte d’Assise: si tratta di una Corte che si occupa dei reati più gravi come quelli di terrorismo e giudica in primo grado e in appello.

Differenza tra magistratura ordinaria, magistratura amministrativa, magistratura contabile, magistratura militare

I magistrati ordinari, come visto, devono superare un concorso pubblico e se risultano vincitori diventano dipendenti dello Stato a tempo indeterminato.

I magistrati ordinari sono istituiti e regolati dalle norme sull’ordinamento giudiziario.

Accanto alla magistratura ordinaria, la nostra Costituzione prevede la magistratura speciale, che si occupa di materie peculiari.

E’ importante sapere che nella Costituzione è espressamente stabilito il divieto di istituzione di nuovi giudici speciali (art. 102, comma 2, Cost.).

Questo vuol dire che sono ammesse esclusivamente le magistrature speciali disciplinate dalla Costituzione e non possono essere istituite nuove magistrature speciali.

Sono magistrati speciali, ad esempio, i magistrati amministrativi.

La magistratura amministrativa ha giurisdizione per la tutela nei confronti della pubblica amministrazione degli interessi legittimi e, in particolari materie indicate dalla legge, anche dei diritti soggettivi (art. 103, comma 1, Cost.).

I magistrati amministrativi di primo grado sono i magistrati Tar, mentre i magistrati amministrativi di secondo grado sono i magistrati del Consiglio di Stato.

Per diventare magistrato amministrativo è necessario superare un concorso pubblico per esami per entrare nella magistratura amministrativa.

Altro giudice speciale previsto dalla Costituzione è la magistratura contabile.

I magistrati della Corte dei conti hanno giurisdizione nelle materie di contabilità pubblica.

Per diventare magistrato della Corte dei conti è necessario superare un concorso specifico.

I magistrati militari in tempo di guerra hanno la giurisdizione stabilita dalla legge, mentre in tempo di pace hanno giurisdizione soltanto per i reati militari commessi da appartenenti alle Forze armate (art. 103, ult. comma Cost.).

Anche per diventare magistrato militare è necessario superare un concorso specifico: il concorso per magistrato militare.

La differenza sostanziale tra il percorso per diventare magistrato ordinario e quello per diventare magistrato speciale (amministrativo, contabile, militare) consiste nel fatto che per partecipare al concorso per diventare magistrato ordinario è sufficiente, allo stato attuale, la sola laurea in giurisprudenza.

I concorsi per accedere alla magistratura speciale, invece, sono concorsi di secondo livello.

E’ necessario, cioè, solitamente, possedere titoli ulteriori alla laurea.

Ad esempio, per accedere al concorso per magistrato tar, è necessario possedere la laurea in giurisprudenza ed essere magistrato ordinario oppure essere iscritti all’albo degli avvocati da almeno otto anni.

Per questo motivo, solitamente, si può diventare magistrato ordinario anche molto presto, ad esempio a 25 anni.

Si diventa magistrato Tar o magistrato della Corte dei conti, invece, dopo un percorso più lungo, quindi, solitamente intorno ai 30 anni di età.

Il percorso per diventare magistrato ordinario

Per diventare magistrato è necessario possedere la laurea in giurisprudenza.

Vediamo di seguito, quali sono i requisiti per partecipare al concorso in magistratura previsti dall’ultimo bando pubblicato (Decreti 9 e 19 ottobre 2023 – Concorso, per esami, a 400 posti di magistrato ordinario):

  • cittadinanza italiana;
  • esercizio dei diritti civili;
  • condotta incensurabile;
  • idoneità fisica all'impiego;
  • posizione regolare nei confronti del servizio di leva;
  • non essere stati dichiarati per tre volte non idonei al concorso alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda;
  • laurea in giurisprudenza conseguita, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni.

Come si può vedere, per diventare magistrato ordinario non si possono effettuare più di tre tentativi.

Questo è un limite che bisogna tenere ben presente già all’inizio del proprio percorso di studi.

Per diventare magistrato, è necessario possedere costanza nello studio.

Lo studio, inoltre, deve essere caratterizzato da un approccio critico agli argomenti.

Può essere utile frequentare un corso di preparazione al concorso in magistratura, per esercitarsi con costanza in vista del superamento delle varie fasi concorsuali.

La laurea in giurisprudenza

Chi ha il sogno di diventare magistrato deve, prima di tutto, conseguire la laurea in giurisprudenza.

Durante lo studio universitario è bene cominciare a sviluppare costanza e il dovuto approccio critico rispetto alle varie tematiche affrontate.

Cosa fare dopo la laurea: studio, pratica forense, scuola di specializzazione, dottorato

Dopo la laurea, coloro che vogliono diventare magistrati si pongono una serie di interrogativi: svolgere la pratica forense o dedicarsi soltanto allo studio?

Frequentare la scuola di specializzazione o concorrere per un dottorato?

Si tratta di scelte molto personali.

Una riflessione va fatta: dedicarsi soltanto allo studio, senza svolgere nemmeno la pratica forense, può tuttavia rivelarsi una strada che non permette di sviluppare un approccio anche pratico alle tematiche affrontate.

Se si riesce, dunque, sarebbe bene conciliare lo studio per il concorso in magistratura con lo svolgimento della pratica forense o con la frequentazione di una scuola di specializzazione o di un dottorato.

In questo modo, si avrà la possibilità di sviluppare una visione delle materie giuridiche più ampia e di confrontarsi con esperienze che possono costituire ulteriore arricchimento.

Il concorso in magistratura: le prove

Le prove del concorso per diventare magistrato ordinario sono le seguenti.

E’ prevista una prova scritta, ovvero un tema, nelle tre seguenti materie:

  • diritto civile;
  • diritto penale;
  • diritto amministrativo.

Si supera lo scritto con un punteggio minimo di 12/20 per ogni tema.

Il tema deve essere consegnato entro 8 ore dalla dettatura della traccia.

Dopo aver superato lo scritto è possibile accedere alla prova orale.

Le materie oggetto della prova orale sono le seguenti:

a) diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano;

b) procedura civile;

c) diritto penale;

d) procedura penale;

e) diritto amministrativo, costituzionale e tributario;

f) diritto commerciale e fallimentare;

g) diritto del lavoro e della previdenza sociale;

h) diritto comunitario;

i) diritto internazionale pubblico e privato;

l) elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario;

m) colloquio su una lingua straniera scelta fra le seguenti: inglese, francese, spagnolo e tedesco.

Quanto guadagna un magistrato

Un magistrato ordinario, a inizio carriera, guadagna intorno ai 2.200 euro netti al mese.

Già alla prima valutazione di professionalità lo stipendio aumenta di molto, in quanto si può giungere a guadagnare circa 3.500 euro netti al mese.

Un magistrato a fine carriera può giungere a guadagnare intorno ai 5.500 euro netti al mese.

Se poi si occupano funzioni direttive, lo stipendio aumenta ulteriormente fino a giungere a più di 6.000 euro netti al mese.

Come diventare giudice penale

Per diventare giudice penale occorre superare il concorso per diventare magistrato ordinario.

Successivamente, si potrà essere assegnati allo svolgimento delle funzioni di magistrato penale.

Il magistrato penale può svolgere funzione giudicante o funzione requirente.

In questo secondo caso, sarà un Pubblico Ministero (PM).

Come diventare magistrato antimafia

Per diventare magistrato antimafia, è necessario superare il concorso per diventare magistrato ordinario.

Successivamente, una volta superato il concorso, si avrà la possibilità di optare per incarichi in ambito penale che riguardano, in particolare, la lotta alla mafia.

Come diventare magistrato di sorveglianza

Per diventare magistrato di sorveglianza, occorre superare il concorso per diventare magistrato ordinario.

Una volta superato il concorso, sarà possibile essere assegnati alla magistratura di sorveglianza.

Come diventare magistrato tributario

Per diventare magistrato tributario è necessario superare il concorso per magistrato tributario, che sarà indetto, a quanto pare, a breve termine.

Si tratta di una novità, in quanto fino a ora, le funzioni in questione sono state svolte da giudici onorari, ovvero non togati.

Potevano svolgere le funzioni di giudice tributario anche i magistrati ordinari.

A seguito della recente riforma, si è deciso di istituire la figura del magistrato tributario, ovvero un magistrato di professione, che diverrà tale a seguito del superamento di un concorso pubblico.

Per ora non ci sono notizie certe sul concorso in magistratura tributaria.

A quanto pare, tuttavia, le materie oggetto d’esame saranno il diritto civile, il diritto processuale civile, il diritto commerciale, il diritto sostanziale tributario e il diritto processuale tributario.

Come diventare magistrato militare

Per diventare magistrato militare è necessario essere già magistrato ordinario e aver compiuto i 40 anni di età.

Successivamente si potrà partecipare al concorso pubblico per titoli bandito dal Ministero.

Come diventare magistrato tar

Per diventare magistrato tar è necessario superare un concorso pubblico.

Al concorso per diventare magistrato tar si accede se si possiede una laurea in giurisprudenza.

Sono inoltre necessari altri requisiti:

  • essere magistrati ordinari, che abbiano superato 18 mesi di tirocinio conseguendo una valutazione positiva di idoneità; essere magistrati contabili e della giustizia militare;
  • essere avvocati dello Stato e i procuratori dello Stato alla seconda classe di stipendio;
  • essere dipendenti dello Stato, muniti della laurea in giurisprudenza conseguita al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, con qualifica dirigenziale o appartenenti alle posizioni funzionali per l'accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea;
  • fare parte del personale docente di ruolo delle università nelle materie giuridiche o essere ricercatori i quali abbiano maturato almeno cinque anni di servizio;
  • essere dipendenti delle regioni, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, muniti della laurea in giurisprudenza conseguita al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, assunti attraverso concorsi pubblici ed appartenenti alla qualifica dirigenziale o a quelle per l'accesso alle quali e' richiesto il possesso della laurea, con almeno cinque anni di anzianita' maturati, anche cumulativamente, nelle predette qualifiche;
  • essere avvocati iscritti all'albo da otto anni;essere consiglieri regionali, provinciali e comunali, muniti della laurea in giurisprudenza, che abbiano esercitato le funzioni per almeno cinque anni o, comunque, per un intero mandato.

Le prove d’esame sono le seguenti.

E’ previsto lo svolgimento di quattro prove scritte nelle seguenti materie:

  • diritto privato;
  • diritto amministrativo;
  • scienza delle finanze e diritto finanziario;
  • diritto amministrativo (prova pratica).

La prova orale verte sulle seguenti materie:

  • diritto privato;
  • diritto amministrativo;
  • scienza delle finanze e diritto finanziario;
  • diritto costituzionale;
  • diritto penale;
  • diritto processuale civile e penale;
  • diritto internazionale pubblico e privato;
  • diritto del lavoro;
  • economia politica.

Come diventare magistrato della Corte dei conti

Per diventare magistrato della Corte dei conti è necessario possedere la laurea in giurisprudenza.

I requisiti ulteriori per partecipare al concorso sono i seguenti:

  • essere magistrati dell’ordine giudiziario che abbiano conseguito la nomina a magistrato di tribunale;
  • essere procuratori dello Stato con la seconda classe di stipendio;essere magistrati militari di tribunale e i magistrati amministrativi;
  • essere avvocati iscritti nel relativo albo professionale da almeno cinque anni;
  • essere impiegati delle amministrazioni pubbliche, nonché quelli dei due rami del Parlamento e del Segretariato generale della Presidenza della Repubblica, muniti di laurea in giurisprudenza con la qualifica dirigenziale o appartenenti alle posizioni funzionali per l’accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea, con almeno cinque anni di anzianità anche complessiva nella qualifica o posizione funzionale.

Sono previste quattro prove scritte:

  • diritto civile, diritto commerciale e diritto processuale civile;
  • diritto costituzionale e diritto amministrativo;
  • contabilità pubblica e scienza delle finanze;
  • prova pratica riferita alle funzioni della Corte dei conti.

La prova orale verte sulle materie delle prove scritte e inoltre sulle seguenti materie:

a) diritto penale e diritto processuale penale;

b) diritto internazionale e diritto comunitario;

c) diritto finanziario;

d) diritto pubblico dell’economia;

e) politica economica;

f) programmazione economica e controllo delle aziende e delle amministrazioni pubbliche;

g) economia ed organizzazione aziendale;

h) statistica economica;

i) prova facoltativa di lingua (francese, inglese, tedesco, spagnolo).

Come diventare giudice onorario

Per diventare giudice onorario, ovvero giudice non togato, è necessario superare un concorso pubblico per soli titoli.

E’ sufficiente aver conseguito la laurea in giurisprudenza.

Si tratta di incarichi a termine.

Per diventare magistrato bisogna essere avvocato?

Per diventare magistrato non bisogna essere necessariamente avvocato.

E’ sufficiente aver conseguito la laurea in giurisprudenza.

Un tempo, invece, l’abilitazione alla professione di avvocato era necessaria per partecipare al concorso in magistratura.

In alternativa, bisognava possedere il diploma conseguito presso la scuola di specializzazione per le professioni legali oppure il dottorato.

C’è da fare una riflessione sul punto.

E’ vero che per diventare magistrato non è necessario essere già un avvocato, ma aver svolto in precedenza la professione può rappresentare un elemento positivo per chi si trova ad affrontare il concorso in magistratura, in quanto si è già maturata una certa esperienza sul campo e una consapevolezza profonda relativa ad alcuni aspetti applicativi delle materie giuridiche.

Dopo un certo numero di anni, un avvocato può dunque scegliere di voltare pagina e provare a superare il concorso in magistratura.

Dalla sua parte, avrà una certa maturità nell’approccio ai problemi giuridici.

Laureata con lode in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. Ho poi conseguito la specializzazione presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali, sono stata collaboratrice della cattedra di diritto pubblico comparato e ho svolto la professione di avvocato. Sono autrice e coautrice di numerosi manuali, alcuni tra i più noti del diritto civile e amministrativo. Sono inoltre autrice di numerosi articoli giuridici e ho esperienza pluriennale come membro di comitato di redazione. Per Lexplain sono editor per l'area "diritto" e per l'area "fisco". 
Sfondo autopromo
Segui Lexplain sui canali social
api url views