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16 Luglio 2024
9:00

Come calcolare l’IMU sulla seconda casa nel 2024, quando si paga e chi deve farlo

Tutto quello che c'è da sapere sull'IMU sulla seconda casa: dai soggetti che pagano al calcolo, alle ipotesi di esenzioni e riduzioni fino alle modalità di versamento.

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Come calcolare l’IMU sulla seconda casa nel 2024, quando si paga e chi deve farlo
Esperta in Diritto Tributario
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Introdotta, a partire dall’anno 2012, sulla base dell’art. 13 del D. L. 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, in sostituzione dell’imposta comunale sugli immobili (ICI), l’IMU è l’imposta sugli immobili che si paga in due rate, solitamente a metà giugno e poi a metà dicembre.

E’ dovuta per il possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9, di aree fabbricabili e di terreni agricoli ed è dovuta dal proprietario o dal titolare di altro diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), dal concessionario nel caso di concessione di aree demaniali e dal locatario in caso di leasing.

Non si paga sulla prima casa tranne nel caso di immobile di lusso o di pregio.  Sono assoggettate all’imposta esclusivamente le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (c.d. di lusso).

L’abitazione principale è definita come l’unità immobiliare in cui il soggetto passivo e i componenti del suo nucleo familiare risiedono anagraficamente e dimorano abitualmente.

Quando si deve pagare l'IMU sulla seconda casa

L’IMU si paga sull’immobile adibito a seconda casa a prescindere dalla categoria catastale. Nel dettaglio l’imposta si paga sulle seconde case che sono classificate in:

  • A/1 – Abitazioni di tipo signorile
  • A/2 – Abitazioni di tipo civile
  • A/3 – Abitazioni di tipo economico
  • A/4 – Abitazioni di tipo popolare
  • A/5 – Abitazioni di tipo ultrapopolare
  • A/6 – Abitazioni di tipo rurale
  • A/7 – Abitazioni in villini
  • A/8 – Abitazioni in ville
  • A/9 – Castelli, palazzi di eminenti pregi artistici e storici
  • A/10 – Uffici e studi privati
  • A/11 – Abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi

Generalmente si paga in due scadenze:

  • 16 giugno: si versa l’acconto, pari all'imposta dovuta per il primo semestre applicando l'aliquota e la detrazione dei dodici mesi dell'anno precedente.
  • 16 dicembre: si versa la seconda rata, a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, con eventuale conguaglio sulla prima rata, deve essere versata entro il 16 dicembre di ciascun anno sulla base della delibera di approvazione delle aliquote e del regolamento pubblicati sul sito www.finanze.gov.it alla data del 28 ottobre dell’anno di riferimento.

Quanto si paga l'IMU sulla seconda casa: esempi di calcolo

L’IMU si calcola applicando alla base imponibile l’aliquota fissata per la particolare fattispecie. Per i fabbricati iscritti in catasto, la base imponibile è costituita dal valore dell’immobile, determinato applicando all’ammontare della rendita catastale, rivalutata del 5%, il moltiplicatore 160 per la categoria catastale A/10.

Per capire quanto si paga di IMU, il Servizio Politiche Economiche, Fiscali e Previdenziali della Uil ha precisato in un report ad hoc che il costo medio complessivo dell’IMU per una "seconda casa", ubicata in una città capoluogo, sarà di 1.022 euro (511 euro per l'acconto di giugno), con punte di oltre 2.000 euro nelle grandi città. Tra le città con i costi più elevati per le seconde case, Roma si posiziona al primo posto con un valore medio annuo di 2.135 euro. Seguono Siena, dove il costo medio annuo è di 1.937 euro, e Padova con 1.770 euro. A Livorno, il costo medio per una seconda casa è di 1.549 euro, mentre Verona chiude la lista delle cinque città più costose con un costo medio annuo di 1.497 euro.

Chi deve pagarla

L’IMU è dovuta da:

  • proprietario dell’immobile;
  • titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sull’immobile;
  • genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice;
  • concessionario nel caso di concessione di aree demaniali;
  • locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.

Esenzioni e riduzioni

Il legislatore ha previsto delle ipotesi di riduzione o esonero dal versamento dell’Imu, anche se si tratta di una seconda casa. Così ad esempio se l’immobile è dichiarato inagibile o inabitabile e di fatto non utilizzato, limitatamente al periodo dell'anno durante il quale sussistono dette condizioni, la base imponibile è ridotta del 50%.

Per le abitazioni concesse in comodato invece, si applica la riduzione del 50% della base imponibile per le unità immobiliari, fatta eccezione per quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo ai parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale, a condizione che:
–  il contratto di comodato sia registrato;
–  il comodante possieda in Italia la sola abitazione concessa in comodato; oltre a quest’ultima, egli può tuttavia possedere un altro immobile adibito a propria abitazione principale, ad eccezione delle unità abitative classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9;
–  il comodante risieda anagraficamente nonché dimori abitualmente nello stesso comune in cui è situato l'immobile concesso in comodato.
La riduzione della base imponibile si applica anche qualora, in caso di morte del comodatario, l’immobile resta destinato ad abitazione principale del coniuge di quest'ultimo in presenza di figli minori

Devo pagare l'IMU se la seconda casa è disabitata?

Si. L’Imu si paga anche se l’immobile non è adibito a residenza principale e non vi abita nessuno. Se una seconda casa è semplicemente disabitata, ma non è inagibile o inutilizzabile è soggetta al pagamento dell'Imu.

Devo pagare l'IMU se non ho la residenza nella seconda casa?

Si. L’Imu si paga anche se l’immobile non è adibito a residenza principale.

Come si paga l'IMU se la seconda casa è cointestata?

Quando ci sono più soggetti comproprietari dello stesso immobile, ognuno è tassato pro quota e ogni comproprietario paga l’IMU in proporzione alla sua quota di proprietà.

Così se ci sono tre comproprietari al 33% ciascuno, ognuno di loro dovrà versare solo un terzo dell’imposta.

Come pagare l'imposta municipale propria

Il versamento dell’IMU deve essere effettuato esclusivamente tramite una delle seguenti modalità:

–  modello F24;
–  bollettino di conto corrente postale con esso compatibile.

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