La passione per il vino può diventare un mestiere. Aprire un'enoteca può essere una scelta imprenditoriale attraente per diverse ragioni, che spaziano dalla passione per il vino e la cultura enogastronomica al potenziale economico e di crescita del settore. Esplorare nuovi vini, conoscere piccoli produttori e raccontare ai clienti le storie che ci sono dietro ogni bottiglia è uno dei motivi che spinge i wine lovers ad aprire un'enoteca che, con i giusti accorgimenti e un pizzico di fortuna, può diventare un luogo di ritrovo per appassionati e intenditori di vino, creando una comunità attorno alla cultura del vino e offrendo esperienze uniche di degustazione.
Il settore del vino inoltre è in continua crescita, con un interesse crescente per i vini di qualità, biologici, naturali e di piccoli produttori. La domanda di vini particolari e di nicchia è in aumento, offrendo buone opportunità di guadagno.
Aprire un'enoteca o un wine bar? Quali sono le differenze?
Per avviare e gestire con successo un’enoteca o un wine bar, è necessario fare delle opportune distinzioni, L’enoteca è specializzata nella vendita di vino in bottiglia e può includere distillati e superalcolici. Non prevede il consumo in loco, quindi non si possono degustare vini né servire cibo. È una soluzione ideale per chi desidera concentrarsi esclusivamente sulla vendita di prodotti enologici. Il Wine Bar invece offre non solo la vendita di vino, ma anche la possibilità di degustazioni al tavolo, spesso accompagnate da cibo. Questa opzione richiede un ambiente accogliente e personale qualificato per guidare i clienti attraverso l'esperienza di degustazione.
Per aprire un’enoteca occorre in primo luogo avere le necessarie autorizzazioni. Così è necessario richiedere la licenza presso il Comune in cui si desidera aprire l'attività. Per un’enoteca è sufficiente una licenza per il commercio di bevande alcoliche, mentre per un wine bar sarà necessario ottenere una licenza per la somministrazione di alimenti e bevande. Per aprire un wine bar o un’enoteca inoltre occorre ottenere l’autorizzazione dell’ASL (Azienda Sanitaria Locale) di competenza. Questo perché il locale dove si svolge l’attività deve rispettare le norme igienico-sanitarie, con locali adeguatamente attrezzati per la preparazione e la somministrazione di cibi e bevande.
Dal punto di vista edilizio poi serve la S.C.I.A. (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) da presentarsi al Comune per dichiarare l'avvio dell'attività
Fare una ricerca di mercato
Prima di aprire un’enoteca o un wine bar, è essenziale condurre una ricerca di mercato approfondita per valutare le opportunità e i rischi. Nella ricerca di mercato due punti fondamentali sono l'analisi della domanda locale da una parte e lo studio della concorrenza dall'altra.
Analisi della domanda locale
Questo processo comporta in primis fare un’analisi della Domanda Locale, fondamentale per valutare il potenziale successo dell'attività. Sono da considerare elementi come le caratteristiche demografiche, analizzando il profilo della popolazione nella zona in cui desideri aprire, le abitudini di consumo e gli eventi e tendenze locali. nella zona, che potrebbero indicare un interesse per il vino e l’enogastronomia
Studio della concorrenza
Anche analizzare la concorrenza permette di identificare i punti di forza e di debolezza degli altri operatori nel settore e di posizionare la propria attività in modo differenziato. È opportuno quindi individuare le enoteche e i wine bar già presenti nella zona e confrontando i prezzi dei prodotti e dei servizi offerti dai concorrenti. Questo aiuterà a stabilire una strategia di prezzo competitiva e adeguata al mercato.
Come ottenere le licenze e le autorizzazioni necessarie
Per aprire un’enoteca, è necessario ottenere diverse licenze e autorizzazioni che permettono di operare in conformità con le normative vigenti. La licenza commerciale è necessaria per avviare un’attività di vendita di bevande alcoliche, come il vino, e per la gestione dell'enoteca. Per ottenerla occorre l’iscrizione alla Camera di Commercio per la provincia in cui si trova l'enoteca. E’ necessario poi aprire una partita IVA presso l'Agenzia delle Entrate, obbligatorio per tutte le attività di vendita al dettaglio. Inoltre per avviare l’attività, bisogna presentare una S.C.I.A. al Comune di competenza che permette di iniziare l'attività subito dopo la sua presentazione, a condizione che siano rispettati tutti i requisiti di legge. Inoltre occorre avere la licenza per la vendita di alcolici, obbligatoria per tutte le attività che commerciano alcolici.
Le autorizzazioni sanitarie sono essenziali per garantire che l'attività rispetti le normative igienico-sanitarie. Così la Comunicazione all'ASL (Azienda Sanitaria Locale) serve per ottenere le autorizzazioni sanitarie. I locali dell'enoteca devono rispettare le norme igienico-sanitarie previste dalla legge. Questo include una corretta ventilazione, la presenza di servizi igienici per il personale e il rispetto delle norme sulla sicurezza alimentare per la conservazione dei prodotti.
Anche se un’enoteca non somministra cibo, il personale dovrebbe comunque seguire un corso di formazione HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), che insegna le norme per la gestione igienico-sanitaria degli alimenti e delle bevande. Questo è particolarmente importante se l’enoteca vende prodotti confezionati o offre degustazioni. Anche per esporre l'insegna dell'enoteca, è necessario ottenere un permesso dal Comune. Infine, se l'enoteca trasmette musica o organizza eventi che prevedono l'uso di opere protette da copyright, è necessario versare i contributi alla SIAE.
Finanziamenti e selezione dei vini
Per chi desidera aprire un'enoteca o un wine bar, i finanziamenti disponibili non sono specificamente mirati a questo tipo di attività, ma esistono fondi e bandi che possono essere adattati per coprire parte o tutte le spese necessarie.
Tra quelli che possono essere utilizzati per aprire un'enoteca o un wine bar, in particolare quelli rivolti alle piccole e medie imprese (PMI) o all'imprenditoria giovanile, troviamo Resto al Sud, un'iniziativa rivolta a sostenere l'imprenditoria nelle regioni del Sud Italia. In origine, era riservata agli individui sotto i 30 anni, ma oggi è aperta anche a persone di età superiore ai 40 anni. Questo bando fornisce contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati per avviare attività imprenditoriali, tra cui quelle nel settore enogastronomico. Molte regioni italiane inoltre offrono incentivi specifici per l'autoimprenditorialità, in particolare per le attività situate in aree interne, come i comuni montani o altre zone con particolari condizioni economiche. Questi bandi possono coprire spese per attrezzature, ristrutturazioni o formazione del personale.
Quanto costa aprire un'enoteca?
I costi per avviare un'enoteca possono variare notevolmente a seconda di diversi fattori, come la dimensione del locale, la sua ubicazione, il tipo di ristrutturazione necessaria e l'inventario iniziale. Tra i principali costi da tenere in considerazione abbiamo quelli per l’affitto ed eventuale ristrutturazione del locale, il cui prezzo varia notevolmente in base alla zona. In città importanti o in aree turistiche può costare da 1.000 a 3.000 euro al mese o più, mentre in aree meno centrali può partire da 500 euro. Poi c’è la voce allestimento: un locale già parzialmente arredato può richiedere un investimento minimo di 5.000-10.000 euro, mentre una ristrutturazione completa può costare tra 20.000 e 50.000 euro.
Anche ottenere le licenze necessarie (S.C.I.A., licenza per la vendita di alcolici, autorizzazioni sanitarie, ecc.) può comportare una spesa compresa tra 500 e 1.500 euro. L’aiuto di un consulente per il disbrigo delle pratiche burocratiche può costare tra 1.000 e 2.000 euro.
Spesa importante riguarda l’inventario iniziale. Nel caso dell’enoteca, l'acquisto iniziale dei vini dipende dalla quantità e dalla varietà delle etichette che si intende offrire. Un inventario di base per una piccola enoteca può costare tra 5.000 e 10.000 euro, mentre per un'enoteca più grande, l'investimento può arrivare a 20.000-30.000 euro. Tra gli altri costi dobbiamo considerare le spese di Marketing e Pubblicità, che nei primi mesi può costare tra 1.000 e 3.000 euro, includendo campagne online, eventi di inaugurazione e materiale promozionale e poi se si assume personale (es. sommelier o addetti alla vendita), bisogna considerare i costi legati agli stipendi. Un sommelier può percepire uno stipendio mensile di 1.500-2.500 euro.
In sintesi, il costo totale stimato per aprire un'enoteca di medie dimensioni, può andare da circa 30.000 a 80.000 euro.
Quali potrebbero essere i margini di profitto
I margini di profitto di un'enoteca dipendono principalmente dal prezzo di vendita, dal tipo di vino e dalla gestione dei costi. In generale, se si considera che un'enoteca genera un fatturato annuo di 150.000 euro, con un margine lordo del 60% (90.000 euro) e spese operative annue di circa 70.000 euro (affitto, personale, marketing), il margine netto potrebbe essere di circa 20.000 euro.