Aprire una palestra, anche in franchising, può essere una decisione imprenditoriale valida per chi è appassionato di fitness e salute, ed è disposto a investire tempo, sforzi e risorse per costruire un'attività di successo. La stima totale per aprire una palestra va da un minimo di 80mila ad un massimo di 300mila euro ed oltre, a seconda delle dimensioni, della posizione e del livello di allestimento.
L'industria del fitness è in continua espansione. Con l'aumento della consapevolezza dell'importanza di uno stile di vita sano, il mercato delle palestre continua a crescere. Ciò significa che ci sono opportunità continue per attirare nuovi clienti e far crescere l'attività.
Vediamo nel dettaglio come aprire una palestra da zero, quanto costa e i requisiti necessari.
Come aprire una palestra da zero
Boxe, up level, fit active, ecc.. aprire una palestra da zero è un'impresa che richiede una pianificazione attenta, una buona comprensione del mercato e una chiara visione del tipo di palestra che si vuole creare. Di seguito ecco i passaggi principali per avviare una palestra, includendo le diverse tipologie che potresti considerare.
Innanzitutto per chi volesse aprire una palestra da zero, è importante in primis effettuare un’analisi della concorrenza. Come? Studiando le palestre già presenti nella propria area, identificando i loro punti di forza e debolezza. Poi si deve definire un target di clientela (es. giovani, professionisti, famiglie) e comprendi le loro esigenze specifiche.
Poi è bene individuare un tipo di palestra, cruciale per distinguersi dalla concorrenza. Si va così dalla palestra tradizionale che offre un'ampia gamma di attrezzature per il fitness, solitamente con aree dedicate a pesistica, cardio, e allenamento funzionale, boutique gym, palestra specializzata in classi di gruppo come yoga, pilates, spinning o allenamento HIIT, CrossFit box, ossia la palestra dedicata all'allenamento CrossFit, con attrezzature specifiche come kettlebell, barre per trazioni, e pesi olimpionici, fino alla palestra specializzata in arti marziali, Up Level che combina fitness, allenamento funzionale e personal training ad alto livello alla palestra Fit Active, un modello di palestra accessibile e versatile, spesso aperto 24 ore su 24, con una vasta gamma di servizi per ogni tipo di utente.
Dopo aver individuato la palestra che fa al caso proprio è importante redigere un business Plan, indicando i costi iniziali, calcolando quelli di avvio, tra cui affitto, attrezzature, ristrutturazione, licenze, e marketing, il flusso di entrate e un Budget operativo in cui prevedere costi operativi mensili, come affitto, stipendi, manutenzione, e utenze.
Per aprire una palestra occorre passare agli aspetti legali e amministrativi, come la registrazione dell'attività aprendo una partita IVA e verificando le licenze necessarie (es. certificato di conformità edilizia, permesso sanitario) dal proprio Comune. Necessario è poi stipulare un'assicurazione per la propria attività, che copra sia i danni alla proprietà che eventuali incidenti o infortuni ai clienti.
Indispensabile quando si tratta di aprire una palestra è scegliere la location giusta, con uno spazio sufficiente per l'attrezzatura e le attività, con adeguate aree per spogliatoi, reception, e classi di gruppo. La palestra inoltre deve essere facilmente raggiungibile con parcheggio disponibile o vicinanza ai mezzi pubblici. Inoltre c’è da considerare anche il personale, quindi l’assunzione di istruttori e personal trainer, nonché dello staff di supporto, per la reception, la pulizia e la manutenzione.
Cosa serve per aprire una palestra: partita IVA e altri aspetti giuridici
Aprire una palestra richiede la gestione di vari aspetti giuridici, amministrativi e burocratici. Così in primo luogo occorre aprire una partite Iva. La scelta del codice ATECO più appropriato è importante; per una palestra, solitamente si utilizza il codice 93.13.00 ("Gestione di palestre").
Poi è necessario scegliere la forma giuridica dell'attività, come ditta individuale, società a responsabilità limitata (SRL), società semplice (SNC) o società cooperativa. La scelta dipende dalle dimensioni dell'attività, dal numero di soci e dal capitale disponibile. In secondo luogo è necessario, dopo aver aperto la Partita IVA, è obbligatorio iscrivere l'attività al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio locale. Questo passaggio formalizza l'esistenza legale dell'impresa.
Inoltre, è necessario aprire una posizione presso l'INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) per il pagamento dei contributi previdenziali, sia per te stesso (se sei titolare) che per eventuali dipendenti. Infine, è obbligatorio anche iscrivere l'attività all'INAIL (Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) per garantire la copertura assicurativa contro gli infortuni sul lavoro.
I requisiti per aprire una palestra
Per aprire una palestra occorre rispettare precisi requisiti che riguardano il titolare della palestra, il personale nonchè la struttura.
Requisiti del titolare di una palestra
I titolari e gli istruttori devono possedere adeguate qualifiche professionali. Questo può includere diplomi di laurea in Scienze Motorie o attestati rilasciati da enti riconosciuti per l'insegnamento delle discipline sportive.
Requisiti del personale
Gli istruttori devono aggiornarsi regolarmente attraverso corsi di formazione per garantire un livello di competenza adeguato e conforme alle ultime normative e metodologie.
Requisiti amministrativi
È necessaria per avviare l’attività e dovrà essere associata al corretto codice ATECO. Inoltre, oltre a una polizza di responsabilità civile (RC) per danni a terzi, potrebbe essere richiesta un’assicurazione per il personale e per i clienti contro infortuni.
Requisiti della struttura
La palestra deve essere situata in una zona adatta, conforme al piano regolatore comunale. Gli ambienti devono essere sufficientemente ampi per ospitare le attività sportive, con una suddivisione chiara tra area fitness, sale corsi, spogliatoi, bagni, e aree comuni. La struttura deve essere accessibile alle persone con disabilità, in conformità alle normative vigenti sull’abbattimento delle barriere architettoniche (Legge 13/1989). Le sale devono avere un sistema di ventilazione e aerazione adeguato, nonché un'illuminazione sufficiente, naturale o artificiale. È essenziale garantire condizioni igieniche ottimali, con particolare attenzione agli spogliatoi, docce, e servizi igienici. Gli ambienti devono essere facilmente pulibili e disinfettabili. La struttura deve rispettare le norme antincendio, con uscite di sicurezza, estintori, e, se necessario, un sistema di rilevazione e allarme incendio. Deve essere richiesto il certificato di prevenzione incendi dai Vigili del Fuoco. Tutti gli impianti elettrici devono essere a norma (Legge 46/90 e DM 37/2008), certificati da un tecnico abilitato. Se la palestra si trova in un edificio di nuova costruzione o ristrutturato, potrebbe essere necessario il certificato di agibilità rilasciato dal Comune.
Quanto costa aprire una palestra anche in franchising: il budget iniziale
Il costo per aprire una palestra può variare notevolmente a seconda di diversi fattori, come la dimensione della struttura, la posizione, il tipo di palestra e se si sceglie di aprire in modo indipendente o tramite un franchising.
Proviamo ad elencare le principali voci di costo e una stima del budget iniziale necessario.
- Affitto o acquisto dello spazio: Questo è uno dei costi principali e varia a seconda della posizione. In una città grande, l'affitto di un locale di 300-500 mq potrebbe costare da 2.000 a 10.000 euro al mese. L'acquisto di un immobile può richiedere un investimento iniziale di centinaia di migliaia di euro.
- Ristrutturazione e allestimento: Se lo spazio necessita di ristrutturazione o allestimento, è bene considerare una spesa tra 20.000 e 100.000 euro, a seconda delle condizioni del locale e del tipo di attrezzature e finiture necessarie.
- Attrezzature: L'acquisto delle attrezzature è un altro grande investimento. Una palestra ben attrezzata può richiedere tra 30.000 e 150.000 euro per l'acquisto di macchinari cardio, pesi liberi, attrezzi multifunzione, ecc.
- Licenze e permessi: Ottenere tutte le licenze necessarie può costare tra 2.000 e 5.000 euro, inclusi i permessi edilizi, sanitari, e le assicurazioni.
- Marketing e promozione: Il lancio della palestra richiede un budget di marketing iniziale tra 5.000 e 15.000 euro per pubblicità, sito web, social media, e promozioni.
- Personale: Considera almeno 3-6 mesi di stipendi per il personale prima che la palestra inizi a generare profitti significativi. Questo potrebbe costare tra 20.000 e 50.000 euro.
C’è anche chi decide di aprire una Palestra in Franchising. In tal caso tra i costi da considerare ci sono le fee di ingresso (franchise fee), una quota iniziale da pagare per entrare a far parte di un franchising. I costi variano da 10.000 a 50.000 euro a seconda del marchio e del tipo di franchising. Molti franchising offrono pacchetti completi di attrezzature e allestimento standardizzato, con prezzo che oscilla tra 50.000 e 150.000 euro. Oltre alla fee iniziale, si dovrà pagare delle royalties mensili o annuali che rappresentano una percentuale delle entrate (di solito tra il 5% e il 10%).
La stima totale per aprire una palestra indipendente è da 80.000 a 300.000 euro, a seconda delle dimensioni, della posizione e del livello di allestimento.
Per chi sceglie di aprire una palestra in franchising, la stima va da 100.000 a 400.000 euro, a seconda del marchio del franchising e del livello di personalizzazione richiesto.
Le agevolazioni per chi vuole aprire una palestra
Aprire una palestra può richiedere un investimento significativo, ma esistono diverse agevolazioni e finanziamenti che possono aiutare chi desidera intraprendere questa attività in Italia. Qualche esempio? Gli incentivi per le nuove imprese (Nuove Imprese a Tasso Zero), un programma, gestito da Invitalia, cge offre finanziamenti a tasso zero per giovani imprenditori tra i 18 e i 35 anni o donne di qualsiasi età che vogliono avviare una nuova impresa. “Resto al Sud” è un incentivo, sempre gestito da Invitalia, destinato ai giovani imprenditori fino a 55 anni che intendono aprire un'attività nelle regioni del Sud Italia. Prevede un finanziamento che copre il 100% delle spese ammissibili, con il 50% a fondo perduto e il restante 50% come prestito a tasso agevolato.
Poi c’è “Smart&Start Italia”, un programma che sostiene la creazione e lo sviluppo di start-up innovative in tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione al Mezzogiorno.
Per accedere a queste agevolazioni, si consiglia di visitare i siti web di Invitalia, delle Camere di Commercio, delle regioni e dei comuni per trovare i bandi aperti e le agevolazioni disponibili.
Quanto guadagna in media una palestra
Il margine netto di una palestra, che rappresenta il profitto netto come percentuale del reddito annuale, può variare in modo significativo, generalmente collocandosi tra il 10% e il 25%. Questo significa che, una volta coperte tutte le spese operative, una palestra potrebbe guadagnare tra il 10% e il 25% del suo reddito annuale come profitto.
Tuttavia, il margine netto effettivo dipende da diversi fattori, come la dimensione della palestra, la sua localizzazione, i costi di gestione, il modello di business, e l'efficienza operativa. Ad esempio, una palestra con bassi costi operativi e un'alta fedeltà dei clienti potrebbe avere un margine netto più vicino al 25%, mentre una palestra con costi elevati e una base clienti più variabile potrebbe avere un margine più vicino al 10%.
In sintesi, mentre il margine netto può variare, rientrare in questa gamma del 10%-25% è considerato normale per il settore.