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13 Settembre 2024
11:00

Codice univoco: cos’è, dove lo puoi trovare e le differenze con il codice destinatario

Il codice univoco è specifico per la fatturazione elettronica verso la PA, mentre il codice SDI (codice destinatario) è usato per indirizzare fatture elettroniche tra privati.

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Codice univoco: cos’è, dove lo puoi trovare e le differenze con il codice destinatario
Esperta in Diritto Tributario
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Quando si parla di fatturazione elettronica si sente spesso la nozione di codice univoco e SDI, anche conosciuto come codice destinatario. Si tratta di due codici utilizzati per la fatturazione elettronica in Italia, ma servono a scopi diversi e hanno caratteristiche distinte.

In particolare il codice univoco è un codice alfanumerico di sei caratteri utilizzato esclusivamente per indirizzare le fatture elettroniche verso enti pubblici ed è obbligatorio per le fatture elettroniche emesse nei confronti della Pubblica Amministrazione (PA).

Il codice SDI è anch’esso un codice alfanumerico di sette caratteri, ma viene utilizzato principalmente per la trasmissione di fatture elettroniche tra privati e può essere fornito anche da fornitori di servizi di fatturazione elettronica.

Vediamo nel dettaglio cosa sono, quali sono le differenze e come trovarli.

Perché il codice univoco è fondamentale per la fatturazione elettronica

Il codice univoco, noto anche come codice univoco per la fatturazione elettronica (CUU), è un codice alfanumerico di sei caratteri utilizzato esclusivamente per la fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione (PA) in Italia.

Tale codice è fondamentale per garantire che le fatture elettroniche vengano indirizzate correttamente agli enti pubblici. E' fondamentale per garantire che la fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione avvenga in modo preciso, conforme e efficiente, assicurando che le fatture siano indirizzate correttamente ai dipartimenti appropriati, rispettino le normative, e contribuendo al tempo stesso all'automazione e alla trasparenza del processo di fatturazione.

Il Sistema di Interscambio (SDI) dell'Agenzia delle Entrate utilizza il codice univoco per automatizzare il processo di ricezione e smistamento delle fatture, riducendo il bisogno di intervento manuale, riducendo così la possibilità di errori.

Cos'è il codice SDI e le differenze tra codice univoco e codice destinatario

Capita di confondere il codice univoco con il codice SDI (codice destinatario), che ha una funzione e una composizione diversa. Il codice univoco, composto da sei caratteri alfanumerici, è specifico per la fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione. Ogni ufficio di un ente pubblico può avere un proprio codice univoco. Il codice SDI, invece è composto da sette caratteri alfanumerici e identifica un canale di consegna per fatture elettroniche tra privati e può essere fornito da un intermediario di fatturazione elettronica. Può essere utilizzato anche dalle PA, ma non è specifico per la PA come il codice univoco.

Come evitare confusione? Ci sono alcune regole che si possono mettere in pratica per evitare di confondere il codice SDI con quello univoco. In primis è bene verificare il destinatario, assicurandosi di utilizzare il codice corretto a seconda che la fattura sia indirizzata a un ente pubblico o a un soggetto privato.  Per gli enti pubblici, basta seguire le indicazioni ufficiali per ottenere e utilizzare il codice univoco. Per i privati, si deve invece utilizzare il codice SDI fornito dal servizio di fatturazione elettronica.

Come trovare il codice univoco di una P.A.: il portale IPA.

Per trovare il codice univoco di una Pubblica Amministrazione (PA), si può utilizzare il Portale IPA, acronimo di Indice della Pubblica Amministrazione, uno strumento ufficiale che raccoglie e fornisce informazioni sui codici univoci degli enti pubblici italiani.

Per utilizzare il portale si deve in primis accedere al sito web ufficiale del Portale IPA e ricercare l’ente. Nella pagina principale, si trova una sezione di ricerca in cui basta inserire il nome dell’ente pubblico per cui si desidera trovare il codice univoco. E’ possibile anche cercare per altri parametri come la provincia.

Volendo fare un esempio, si pensi a chi debba inviare una fattura elettronica al Comune di Milano. Come procedere? Basta andare sul Portale IPA, cercare “Comune di Milano” nella barra di ricerca, selezionare il Comune di Milano dai risultati della ricerca e infine trovare il Codice Univoco nella sezione delle informazioni dell’ente.

Cosa fare se un destinatario non ha codice SDI?

Può capitare che un destinatario non ha un codice SDI. Cosa fare in questi casi? Sono diverse le opzioni che si possono presentare.  Così si può in primo luogo effettuare una verifica con il destinatario, contattandolo e chiedendogli direttamente se ha un codice SDI. Alcuni destinatari potrebbero avere il codice ma non lo hanno comunicato.

Nel caso di Pubbliche Amministrazioni, se non si possiede il codice SDI, si può utilizzare il codice univoco per la fatturazione elettronica, che è obbligatorio per le fatture verso le PA. Si può anche considerare l’opzione di conferire l’incarico ad un intermediario. Infine, se non si riesce ad ottenere un codice SDI e si deve inviare una fattura elettronica a un privato, si può inviare tramite PEC, a condizione che il destinatario abbia fornito un indirizzo PEC. In ogni caso la PEC può essere reperita qui.

Il codice univoco è obbligatorio?

Il codice univoco è obbligatorio per le fatture elettroniche verso la Pubblica Amministrazione. Ogni ente pubblico deve avere uno o più codici univoci e utilizzare questi codici per ricevere le fatture elettroniche.

Il codice SDI è essenziale per la trasmissione di fatture elettroniche tra privati e può essere necessario anche per le PA. In sostanza, non è obbligatorio che i privati abbiano un codice SDI, ma è essenziale per l'invio di fatture elettroniche tra aziende e professionisti.

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