Il codice tributo 3848 è utilizzato per il pagamento dell'addizionale comunale IRPEF, in acconto, trattenuta dal sostituto di imposta. L'addizionale comunale all'IRPEF è una tassa locale applicata dal comune di residenza del contribuente e si calcola in base all'aliquota stabilita da ciascun comune.
Vediamo nei dettaglio cos'è il codice tributo 3848, quando si versa, come si compila il modello F24 e cosa fare in caso di omesso o parziale versamento.
Cos’è e a cosa corrisponde il codice tributo 3848
l codice tributo 3848 si riferisce proprio al versamento del saldo dell'addizionale comunale IRPEF effettuato dal sostituto d'imposta, che nel caso dei lavoratori dipendenti è il datore di lavoro. Quest'ultimo trattiene l'importo dovuto direttamente dalla busta paga del dipendente e lo versa per conto di quest'ultimo all'Agenzia delle Entrate tramite il modello F24.
L’addizionale comunale IRPEF è un'imposta aggiuntiva rispetto all'IRPEF, determinata dai comuni e applicata al reddito delle persone fisiche residenti. Il codice tributo 3848 viene utilizzato dal datore di lavoro (sostituto d'imposta) per il versamento del saldo dell'addizionale comunale all'IRPEF trattenuta dalle retribuzioni dei dipendenti.
In sostanza il codice tributo 3848 permette ai datori di lavoro di adempiere all'obbligo fiscale relativo al versamento del saldo dell'addizionale comunale IRPEF trattenuta dalle retribuzioni dei propri dipendenti.
Quando si versa
Il datore di lavoro utilizza il modello F24 per effettuare questo pagamento, riportando il codice tributo 3848 e indicando l'anno di riferimento e l'importo dovuto. Il codice tributo 3848 relativo al saldo dell’Addizionale comunale all'Irpef trattenuta dal sostituto d'imposta si versa in 11 rate, da gennaio a novembre 2024, con importo pari al saldo dell'addizionale comunale calcolato nel conguaglio fiscale di dicembre 2023 di tutti i lavoratori.
Il versamento si effettua con Modello F24 con modalità telematiche, direttamente oppure tramite intermediario. In caso di modello F24 a saldo zero, il modello F24 deve essere presentato esclusivamente utilizzando i servizi "F24 web" o "F24 online" dell'Agenzia delle Entrate, attraverso i canali telematici Fisconline o Entratel. Negli altri casi, il modello F24 può essere presentato anche mediante i servizi di internet banking messi a disposizione da banche, Poste Italiane e altri prestatori di servizi di pagamento convenzionati con l'Agenzia delle Entrate.
Come si compila l’F24
Il modello F24 deve essere compilato nella sezione IMU ed altri tributi locali con le seguenti informazioni:
- codice ente/codice comune: inserire il codice comune dalla tabella dei Codici Catastali dei Comuni disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate;
- ravv.: da non compilare;
- immob. variati: da non compilare;
- acc.: da non compilare;
- saldo: da non compilare;
- numero immobili: da non compilare;
- codice tributo: 3848;
- rateazione/mese rif: il mese di riferimento, ad esempio per il mese di marzo si inserisce 03;
- anno di riferimento: indicare l’anno d’imposta per cui si effettua il pagamento;
- importi a debito versati: indicare l’importo a debito;
- importi a credito compensati: da non compilare;
- TOTALE G: la somma degli importi a debito indicati nella sezione IMU e Altri Tributi Locali;
- TOTALE H: la somma degli importi a credito indicati nella sezione IMU e Altri Tributi Locali, non compilare se non sono presenti importi a credito;S
- SALDO (G-H): indicare il saldo (TOTALE G – TOTALE H);
- detrazione: da non compilare.
Come si fa il ravvedimento operoso
Se il datore di lavoro (o sostituto d’imposta) omette il versamento del saldo dell'addizionale comunale IRPEF entro la scadenza, o versa un importo insufficiente, può regolarizzare la propria posizione fiscale utilizzando l'istituto del ravvedimento operoso. Questo strumento consente di ridurre le sanzioni e versare gli interessi dovuti insieme all'imposta omessa.
Per completare il ravvedimento operoso, il sostituto d’imposta deve compilare il modello F24, inserendo i codici tributo e specificando l'anno di riferimento, l'importo dell'imposta omessa, la sanzione ridotta e gli interessi calcolati. In questo modo, può sanare la situazione e ridurre gli eventuali oneri legati alla mancata o insufficiente contribuzione entro le tempistiche previste.