E' esonerato dalla presentazione del 730 e della dichiarazione dei redditi nel 2024 il contribuente che nell'anno d'imposta del 2023 possiede dei redditi che rientrano nei casi di esonero previsti dalla normativa e dalle istruzioni pubblicate dall'Agenzia delle Entrate.
Chi non deve presentare il 730? Chi non deve fare il 730?
E' sicuramente esonerato il lavoratore dipendente o il pensionato che possiede redditi corrisposti da un unico sostituto d'imposta (datore di lavoro o Inps o altro ente pensionistico) e pertanto ha già versato l'imposizione fiscale definitiva attraverso le trattenute in busta paga, il conguaglio fiscale di fine anno o le trattenute nelle rate di pensione. Salvo che non abbia interesse a ridurre la propria imposta Irpef, ad esempio con detrazioni fiscali per oneri e spese sostenute nell'anno 2023. Ma vi sono anche altri casi di esonero dalla dichiarazione dei redditi.
I casi di esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, sia modello 730 che modello redditi PF, previsti dalla normativa fiscale sono molteplici e si dividono in:
- casi di esonero legati al tipo di reddito e possesso di determinate condizioni (casi di esonero);
- casi di esonero legati al tipo di reddito ed a limiti di reddito percepito nell'anno d'imposta (casi di esonero con limite di reddito).
Affrontiamo tutti i casi.
- 2.1Lavoro dipendente o pensione: casi di esonero
- 2.2Quando conviene comunque presentare il 730
- 2.3Redditi da abitazione principale, pertinenze e altri fabbricati non locati
- 2.4Redditi da collaborazione coordinata e continuativa
- 2.5Redditi esenti
- 2.6Redditi soggetti ad imposta sostitutiva o ritenuta alla fonte a titolo di imposta
- 3.1Trattamento integrativo: quando è obbligatorio presentare il 730
- 3.2Lavoro dipendente o assimilato fino a 8.176 euro
- 3.3Redditi di lavoro autonomo occasionale fino a 5.500 euro
- 3.4Pensione e altre tipologie di reddito fino a 8.500 euro
- 3.5Pensione, terreni, abitazione principale e sue pertinenze fino a 7.500 euro
- 3.6Terreni e/o fabbricati (comprese abitazione principale e sue pertinenze)
- 3.7Assegno periodico corrisposto dal coniuge fino a 8.000 euro
- 3.8Compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche fino a 30.658,28 euro
- 3.9Compensi da attività sportive
Chi deve fare il 730?
Il contribuente ha la responsabilità di controllo.
Le istruzioni del modello 730/2024 prevedono un apposito paragrafo denominato "Chi è esonerato dalla presentazione della dichiarazione".
La prima cosa che chiarisce l'Agenzia delle Entrate è che "Il contribuente deve controllare se è obbligato a presentare la dichiarazione dei redditi – modello 730 o modello REDDITI – oppure se è esonerato".
Quindi è comunque un obbligo del contribuente (lo è qualsiasi percettore di un reddito tassato in Italia), verificare i propri obblighi tributari in materia di presentazione della dichiarazione dei redditi.
Poi le istruzioni dell'Agenzia delle Entrate, in merito al modello 730/2024, chiariscono ancora che "Il contribuente è tenuto a presentare la dichiarazione:
- se ha conseguito redditi nell’anno 2023;
- e non rientra nelle ipotesi di esonero".
Tali ipotesi di esonero sono elencata nelle tabelle pubblicate nelle istruzioni. Vediamo tutti i casi.
Casi di esonero per tipologia di reddito
Affrontiamo per primi i casi di esonero dalla dichiarazione dei redditi derivanti dal possesso di una determinata tipologia di reddito, al verificarsi delle specifiche condizioni di esonero previste.
Lavoro dipendente o pensione: casi di esonero
È esonerato dalla presentazione della dichiarazione il contribuente che possiede esclusivamente i redditi da lavoro dipendente o da pensione al verificarsi di due condizioni:
- redditi corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto o corrisposti da più sostituti purché certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio;
- E che le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali regionale e comunale.
Nella sostanza, se il sostituto d'imposta, datore di lavoro o Inps, ha effettuato le trattenute in busta paga tutti i mesi ed ha effettuato il conguaglio fiscale di fine anno, assoggettando di fatto il reddito annuale a tassazione definitiva, il contribuente può anche non presentare il modello 730.
A meno che non abbia interesse a "scaricare" ulteriori detrazioni fiscali oppure beneficiare di oneri deducibili. E' il caso del contribuente che ad esempio ha interesse a ridurre la propria Irpef perché ha diritto alla detrazione del 19% delle spese sanitarie e delle spese degli scontrini parlanti della farmacia per i farmaci. Ma in assenza di detrazioni fiscali ulteriori (le più diffuse sono tutte contenute nel quadro E – oneri e spese del modello 730) oppure oneri deducibili dal reddito, rispetto alla detrazione per lavoro dipendente ed eventuale detrazioni per coniuge o familiari a carico, il contribuente può quindi non presentare il modello 730 o il modello Redditi PF perché esonerato.
Quando conviene comunque presentare il 730
La dichiarazione può essere presentata, quindi, anche in caso di esonero:
- per dichiarare eventuali spese sostenute;
- o fruire di detrazioni fiscali;
- o per chiedere rimborsi relativi a crediti o eccedenze di versamento che derivano dalle dichiarazioni degli anni precedenti o da acconti versati per il 2020.
La dichiarazione deve comunque essere presentata se le addizionali all’Irpef non sono state trattenute o sono state trattenute in misura inferiore a quella dovuta.
I casi di esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi legati al possesso di redditi da lavoro dipendente o da pensione, oppure redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, sono previsti anche nei casi di esonero con limite di reddito che tratteremo in seguito, soprattutto per coloro che hanno un reddito uguale o inferiore ad 8.176 euro (lavoro dipendente o assimilato) o 8.500 euro (pensione).
Redditi da abitazione principale, pertinenze e altri fabbricati non locati
Anche in questo caso, quando il contribuente possiede redditi da abitazione principale, da relative pertinenze o altri fabbricati non locali, può essere esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.
L’esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi non si applica se il fabbricato non locato è situato nello stesso comune dell’abitazione principale.
Inoltre, si deve trattare comunque di abitazione principale e pertinenze per le quali non è dovuta l’Imu.
La dichiarazione deve essere presentata anche se sono stati percepiti esclusivamente redditi che derivano dalla locazione di fabbricati per i quali si è optato per la cedolare secca.
L'esonero spetta anche al contribuente che ha sia redditi da lavoro dipendente o pensione che in aggiunta un'abitazione principale, più eventuali pertinenze ed eventuali altri fabbricati non locati. In questo caso, occorre che sussistano le condizioni descritte per entrambi i casi.
Quindi per i redditi da lavoro dipendente o da pensione, occorre che siano erogati da un unico sostituto d'imposta, che abbia effettuato il conguaglio fiscale di fine anno sui redditi percepiti nell'anno d'imposta 2023 (oggetto della dichiarazione dei redditi 2024) e che le detrazioni per coniuge e familiari a carico siano spettanti e non siano dovute le addizionali regionale e comunale, sempre per l'anno 2023. In aggiunta per l'abitazione principale non deve essere dovuta l'IMU e per l'eventuale fabbricato non locato non deve essere situato nello stesso comune dell'abitazione principale.
Redditi da collaborazione coordinata e continuativa
Si tratta di redditi assimilati al reddito da lavoro dipendente. Coloro che hanno prodotto nell'anno d'imposta 2023 dei redditi derivanti da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (quindi co.co.co.), possono essere esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi.
Anche nel caso dei cococo, siccome si tratta di redditi fiscalmente analoghi al reddito da lavoro dipendente, le condizioni di esonero sono le stesse. E sono le seguenti:
- redditi corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto o corrisposti da più sostituti purché certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio;
- E che le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali regionale e comunale.
Anche in questo caso la dichiarazione deve comunque essere presentata se le addizionali all’Irpef non sono state trattenute o sono state trattenute in misura inferiore a quella dovuta.
Sono escluse dai casi di esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, in ogni caso, le collaborazioni di carattere amministrativo-gestionale di natura non professionale rese in favore di società e associazioni sportive dilettantistiche.
Redditi esenti
Sono ovviamente rientranti nei casi di esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, i contribuenti che hanno percepito esclusivamente redditi esenti.
Sono ad esempio redditi esenti da imposizione fiscale:
- rendite erogate dall’Inail esclusivamente per invalidità permanente o per morte;
- alcune borse di studio;
- pensioni di guerra;
- pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva;
- pensioni, indennità, comprese le indennità di accompagnamento e assegni erogati dal Ministero dell’Interno ai ciechi civili, ai sordi e agli invalidi civili,
- sussidi a favore degli hanseniani,
- pensioni sociali.
In questi casi non è obbligatoria la presentazione della dichiarazione dei redditi.
Redditi soggetti ad imposta sostitutiva o ritenuta alla fonte a titolo di imposta
Il contribuente è esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, modello 730 o modello Redditi PF 2024, se nell'anno d'imposta 2023 ha percepito dei redditi soggetti ad imposta sostitutiva (diversi da quelli soggetti a cedolare secca).
Ad esempio sono redditi soggetti ad imposta sostitutiva gli interessi sui BOT o sugli altri titoli del debito pubblico.
Il contribuente è esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, modello 730 o modello Redditi PF 2024, se nell'anno d'imposta 2020 ha percepito dei redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta.
Ad esempio sono redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo d'imposta gli interessi sui conti correnti bancari o postali, così come i redditi derivanti da lavori socialmente utili.
Casi di esonero con limite di reddito
Vediamo ora tutti i casi di esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, ma che scattano solo nel caso in cui il reddito sia uguale o inferiore ad una prefissata soglia prevista per l'esonero.
Va a priori precisato che anche in questi casi la dichiarazione deve comunque essere presentata se le addizionali all’Irpef non sono state trattenute o sono state trattenute in misura inferiore a quella dovuta.
Ed anche se sono stati percepiti esclusivamente redditi che derivano dalla locazione di fabbricati per i quali si è optato per la cedolare secca.
La dichiarazione può essere presentata, anche in caso di esonero con limite di reddito, per convenienza economica del contribuente, per dichiarare eventuali spese sostenute o fruire di detrazioni o per chiedere rimborsi relativi a crediti o eccedenze di versamento che derivano dalle dichiarazioni degli anni precedenti o da acconti versati per il 2023.
Trattamento integrativo: quando è obbligatorio presentare il 730
Tutti i contribuenti rientranti nei casi che vengono elencati in seguito non sono esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, quindi l'esonero non si applica se come contribuenti sono tenuti a restituire in tutto in parte il trattamento integrativo.
Si tratta appunto dei casi in cui per incapienza fiscale, l'imposta lorda non supera la detrazione per lavoro dipendente, con la conseguenza che, se non conguagliati nel conguaglio di fine anno, il trattamento integrativo va restituito in tutto o in parte.
Se vi ha provveduto il datore di lavoro nel conguaglio fiscale di fine anno nella busta paga di dicembre 2023 e quindi il lavoratore restituisce già il trattamento integrativo in 8 rate nelle buste paga dell'anno 2024, allora il contribuente rientra nei casi di esonero.
Lavoro dipendente o assimilato fino a 8.176 euro
E' esonerato dalla presentazione della dichiarazione il contribuente che possiede un reddito da lavoro dipendente + altre tipologie di reddito, quindi che ha un reddito complessivo ai fini Irpef calcolato senza tener conto del reddito derivante dall'abitazione principale e dalle sue pertinenze, uguale o inferiore ad 8.176 euro nell'anno d'imposta 2023.
Questa condizione esonera il contribuente dalla presentazione della dichiarazione dei redditi ma a patto che il periodo di lavoro nell'anno 2023 sia non inferiore a 365 giorni. Ossia il contribuente abbia percepito un reddito da lavoro dipendente avendo lavorato tutto l'anno e quindi avendo un numero di giorni di spettanza della detrazione per lavoro dipendente, come certificato nella CU 2024, pari a 365.
Una ulteriore condizione è che le detrazioni per coniuge e familiari a carico siano spettanti e non siano dovute le addizionali regionale e comunale.
Se il sostituto d’imposta ha operato le ritenute il contribuente può recuperare il credito presentando la dichiarazione dei redditi.
Redditi di lavoro autonomo occasionale fino a 5.500 euro
Vi è un caso particolare di esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi ed è quello del contribuente che percepisce redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e altri redditi per i quali la detrazione prevista non è rapportata al periodo di lavoro, sempreché il reddito percepito nell'anno d'imposta 2023 sia inferiore o uguale a 5.500 euro.
E' il caso ad esempio:
- dei compensi percepiti per l’attività libero professionale intramuraria del personale dipendente dal Servizio sanitario nazionale,
- redditi da attività commerciali occasionali;
- e dei redditi da attività di lavoro autonomo occasionale.
Il contribuente potrebbe aver interesse, però, a recuperare la ritenuta d'acconto del 20% versata, avendo quindi interesse, a tal fine, a presentare la dichiarazione dei redditi.
Pensione e altre tipologie di reddito fino a 8.500 euro
Un caso simile al precedente è il caso del contribuente titolare di reddito da pensione + altre tipologie di reddito che abbia un reddito complessivo ai fini Irpef calcolato senza tener conto del reddito derivante dall'abitazione principale e dalle sue pertinenze, uguale o inferiore ad 8.500 euro nell'anno d'imposta 2023.
Anche in questo caso può essere esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, sempre con la condizione che il periodo di pensione nell'anno 2023 sia non inferiore a 365 giorni.
Ulteriori condizioni sono che le detrazioni per coniuge e familiari a carico sono spettanti e non sono dovute le addizionali regionale e comunale.
Se il sostituto d’imposta ha operato le ritenute il contribuente può recuperare il credito presentando la dichiarazione.
Pensione, terreni, abitazione principale e sue pertinenze fino a 7.500 euro
Vi è un caso particolare di esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi ed è quello della combinazione tra redditi da pensione fino a 7.500 euro nell'anno d'imposta 2023, più redditi derivanti da terreni fino a 185,92 euro, più abitazione principale e relative sue pertinenze (box, cantina, ecc.).
Il contribuente in questo caso, rispettando i limiti di reddito singoli di cui sopra, può essere esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi, ma sempre a condizione che il periodo di pensione che il periodo di pensione nell'anno 2023 sia non inferiore a 365 giorni.
Terreni e/o fabbricati (comprese abitazione principale e sue pertinenze)
Se il contribuente possiede redditi da terreni o fabbricati, compreso l'abitazione principale e pertinenze per le quali non è dovuta l’Imu, è esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi se il reddito è uguale o inferiore a 500 euro.
Assegno periodico corrisposto dal coniuge fino a 8.000 euro
E' esonerato dalla presentazione della dichiarazione dei redditi il contribuente che nell'anno d'imposta 2020 ha percepito l'assegno periodico corrisposto dal coniuge + altre tipologie di reddito ed abbia un reddito complessivo ai fini Irpef, calcolato senza tener conto del reddito derivante dall’abitazione principale e dalle sue pertinenze, uguale o inferiore a 8.00o euro.
È escluso l’assegno periodico destinato al mantenimento dei figli. Esso è infatti escluso dalla base imponibile Irpef ai sensi dell'art. 3, comma 3 del TUIR, quindi è esentasse.
Compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche fino a 30.658,28 euro
È esonerato dalla presentazione della dichiarazione il contribuente che possiede esclusivamente i redditi da compensi derivanti da attività sportive dilettantistiche fino a 30.658,28 euro, in quanto il contribuente ha un reddito esente da imposta fino a 10.000 euro, assoggettato a ritenuta a titolo d'imposta del 23%, da euro 10.001 a euro 30.658,28 e solo oltre tale soglia è tenuto al versamento dell'Irpef ordinaria con potenziale obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi.
Compensi da attività sportive
E' esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi il contribuente che possiede compensi da attività sportive fino ai seguenti limiti di reddito:
- 30.658,28 euro per i redditi derivanti esclusivamente da attività sportive nel settore del dilettantismo svolte dal 1 gennaio al 30 giugno 2023;
- 15.000 euro per i redditi derivanti esclusivamente da attività sportive nel settore del dilettantismo svolte dal 1 luglio al 31 dicembre 2023 o redditi derivanti esclusivamente da attività nel settore del professionismo svolte dal 1 luglio 2023 al 31 dicembre 2023 da sportivi under 23 anni.
Questi compensi sono determinati dopo la riforma del lavoro sportivo.
Esonero per imposta lorda non superiore a 10,33 euro
In generale è esonerato dalla presentazione della dichiarazione il contribuente, non obbligato alla tenuta delle scritture contabili, che possiede redditi per i quali è dovuta un’imposta non superiore ad euro 10,33.
Contribuenti non obbligati alla tenuta delle scritture contabili che si trovano nella condizione in cui l'imposta lorda (calcolata sul reddito complessivo al netto della deduzione per l’abitazione principale e relative pertinenze), meno le detrazioni per carichi di famiglia, meno le detrazioni per redditi di lavoro dipendente, pensione e/o altri redditi, meno le ritenute determina un importo non superiore a euro 10,33.