La vita "creditizia" delle persone fisiche ma anche delle persone giuridiche è caratterizzata dal ricorso frequente ai mutui e ai prestiti. Mutuo e prestito sono parole che "accompagnano" la quotidianità di banche, istituti di credito e finanziarie.
Entrambi gli istituti giuridici sono finalizzati all'acquisizione di credito quindi di denaro per le finalità più varie. Ovviamente è noto che il mutuo, generalmente, è richiesto per l'acquisto di un immobile, per la sua ristrutturazione o costruzione mentre il prestito può essere utilizzato per finalità svariate.
La durata del prestito è compresa tra i trentasei mesi e gli ottantaquattro mesi mentre, com'è noto, il mutuo può avere un piano di ammortamento che si spinge fino a 30 anni. Capiamo, nel dettaglio, quali sono le differenze.
Le differenze tra mutuo e prestito
Il prestito, sia per i privati che per le aziende, è finalizzato al pagamento di spese correnti di casa, anche per ristrutturazione in alcuni casi ma non per l'acquisto di un immobile. Non consente di usufruire delle agevolazioni previste dalla legge finanziaria che, invece, sono previste per coloro che vogliano acquistare la prima casa.
Rispetto al mutuo ha una durata più breve. Alcuni istituti di credito offrono la possibilità di richiedere finanziamenti con un piano di ammortamento anche di 18 mesi. Si tratta di prestiti di piccole entità la cui massima durata può essere di trentasei mesi. Tuttavia, generalmente, il piano di ammortamento di un prestito personale oscilla tra i 36 mesi e gli 84 mesi. In alcuni casi, quando si consolidano più finanziamenti e si aggiunge liquidità è possibile che il piano di ammortamento arrivi anche sino a 120 mesi.
L'iter per la richiesta di un finanziamento similare è più breve e, in caso di storico creditizio favorevole del cliente, la richiesta può essere evasa anche nel giro di 24 ore. Non è prevista l'istituzione di garanzie a sostegno della richiesta creditizia. La rata è fissa ed il tasso di interesse, generalmente, resta lo stesso per tutta la durata del piano di ammortamento. E' opportuno sottolineare che un'altra forma di finanziamento senza garanzie è il mutuo chirografario.
Il mutuo chirografario è concesso, dunque, dagli istituti di credito solo alle imprese o ai privati che dimostrino di avere una certa solidità finanziaria o economica. La garanzia è, infatti, il solo patrimonio del richiedente, sia essa persona fisica o giuridica. Poiché il rischio di insolvenza è maggiore rispetto al mutuo ipotecario, anche le cifre concesse hanno un limite.
Diciamo che il prestito personale ai privati ed il mutuo chirografario sono due istituti giuridici simili, al di là delle finalità e delle modalità di richiesta, per il semplice fatto che non è necessario prestare alcun tipo di garanzia, la quale è rappresentata dalla sola solidità economica del richiedente. Certo è che questa situazione va, tuttavia, dimostrata attraverso dei documenti ( es. busta paga, cedolino della pensione, modello unico con ricevuta telematica ecc.). Genericamente il contr
La durata
La durata di un prestito personale vari anche a seconda dell'importo richiesto. E' possibile, in alcuni istituti di credito o finanziarie, richiedere anche 1000 euro, in questo caso la durata può oscillare tra i 12 mesi ed i 36 mesi. Qualora l'importo della richiesta cresca, la durata del piano di ammortamento si amplia e può giungere anche a 84 mesi o 120 mesi.
Molti istituti di credito offrono la possibilità di consolidare più finanziamenti ovvero di unire un debito già accesso, quindi preesistente con la richiesta di nuova liquidità. In questo caso la durata del nuovo finanziamento, frutto del consolidamento, può estendersi sino a 120 mesi.
Lo scopo
Il prestito personale può essere richiesto per diverse finalità. E' frequente che venga richiesto per l'acquisto di mobili, elettrodomestici, automobili, per il pagamento di spese mediche o dentistiche, per corsi di formazione, master o rette di istituti scolastici.
In questo caso sono i rivenditori, i professionisti o gli enti di formazione che offrono questa opportunità. Quando il prestito è richiesto agli istituti di credito, generalmente il cliente è tenuto a specificare quale sia il motivo della richiesta. Se il prestito è richiesto per la ristrutturazione di locali commerciali o immobili, è possibile che l'istituto di credito o la finanziaria richieda i preventivi di spesa.
Sono escluse dal credito ai consumatori tutte le forme di credito per esigenze che riguardano le attività professionali, quali l’acquisto di una macchina agricola o una stampante per il negozio.
Mutuo ipotecario e prestito personale
Il prestito personale è diverso rispetto all'istituto giuridico del mutuo ipotecario. In primis è opportuno sottolineare che si differenziano per lo scopo. E' noto che il mutuo ipotecario è finalizzato ( o meglio la liquidità che se ne ottiene) alla costruzione, all'acquisto oppure alla ristrutturazione di un immobile.
La richiesta di finanziamento non necessita della prestazione di alcun tipo di garanzia reale, ma abbiamo detto che il richiedente deve solo dimostrare di avere una certa solidità economica o almeno di essere in grado di poter adempiere l'obbligo di pagamento per tutta la durata del piano di ammortamento.
Nel caso del mutuo ipotecario, a garanzia della copertura del debito è posta un'ipoteca sull'eventuale immobile che si vuole acquistare o, nel caso di mutuo per liquidità, la garanzia può essere posta anche su un immobile già di proprietà del richiedente. Il mutuo consente a chi lo richiede di usufruire di una serie di agevolazioni fiscali, se la pratica riguarda l’acquisto di una prima casa, ad esempio, si potranno detrarre gli interessi e si usufruirà di un’imposta agevolata dello 0,25% sulla somma ottenuta ( generalmente per l'acquisto della prima casa si fa ricorso al mutuo ipotecario).
La richiesta di un "primo" prestito non prevede che il richiedente usufruisca di agevolazioni fiscali. Il mutuo, inoltre, può essere a tasso fisso o variabile. Il tasso del prestito personale rimane tale per tutta la durata del finanziamento.
Il mutuo ipotecario e le sue caratteristiche
Entriamo nel dettaglio per capire, effettivamente, cosa sia un mutuo ipotecario.
E' un finanziamento. Il cliente riceve l'intera somma di denaro, una volta che c'è stata l'approvazione creditizia, e si impegna a rimborsarlo nel corso di 20, 25 o massimo 30 anni con delle rate che possono essere fisse o variabili. Serve per acquistare un immobile o costruirlo o ristrutturarlo. A volte è utilizzato anche per rifinanziare o sostituire mutui già ottenuti per la stessa finalità.
La durata del mutuo è scelta di comune accordo tra intermediario e cliente e determina, ovviamente, l'importo della rata. Si definisce ipotecario perché il pagamento delle rate è garantito da un'ipoteca su un immobile. Il mutuo ipotecario può essere concesso dalle banche o da altri istituti finanziari. Facciamo un esempio di mutuo ipotecario.
Supponiamo che l'importo del mutuo sia di 150 mila euro con un tasso fisso del 2,1%, se la durata è di 20 anni, la rata mensile è di 766 euro e gli interessi pagati sono pari a 34 mila euro. Se la durata fosse di 40 anni, la rata mensile è di 462 euro ma gli interessi da pagare crescono molto. La cifra è di 72 mila euro.
Il prestito e le sue caratteristiche
Facciamo un breve riepilogo del prestito personale, che si sostanzia nella sottoscrizione di un contratto di finanziamento. Può essere finalizzato a pagare le spese correnti di casa oppure una ristrutturazione, ma non all'acquisto vero e proprio dell'immobile.
Non permette di usufruire delle agevolazioni previste dalla legge finanziaria per chi compra una prima casa. Il prestito personale ha una durata più breve rispetto al mutuo, come abbiamo già sottolineato, mediamente si attesta intorno ai 48/60 mesi, anche se per i consolidi di prestito si può arrivare sino a 120 mesi.
L'iter per l'approvazione è più breve, spesso è possibile ottenere un finanziamento in circa 15 giorni o anche meno. Il prestito personale ha ad oggetto somme più piccole rispetto a quelle richieste per i mutui, in genere l'importo massimo è di 75 mila euro. L'interesse, che viene applicato, è fisso, ovvero non varia nel corso del piano di ammortamento. In questo modo il cliente è certo sull'importo della rata sin dal principio ovvero sin dalla stipula del contratto di finanziamento.
Quando conviene il prestito e quando conviene il mutuo
Si tratta sicuramente di un quesito che si pongono molto spesso coloro che devono procedere all'acquisto di un immobile per importi non elevati. Sulla base di quanto abbiamo detto in merito ai due strumenti di pagamento, è opportuno sottolineare che la valutazione deve essere fatta in base a diversi fattori, gli importi massimi da poter richiedere, la durata e le agevolazioni previste.
E' noto che la richiesta di mutuo può raggiungere anche importi elevati ma l'iter di approvazione è più lungo e la documentazione da consegnare è ampia. L'iter burocratico per ottenere un prestito è più snello e questo è un vantaggio che invoglia, per cifre non elevate, a richiedere un finanziamento. Com'è noto non è necessario porre alcun tipo di garanzia reale sul prestito, tipo l'ipoteca. In merito al prestito abbiamo sottolineato che non è obbligatorio specificare qual è lo scopo per il quale lo si richiede, il mutuo, al contrario è finalizzato, quasi sempre, all'acquisto, alla ristrutturazione o alla costruzione di un immobile.
E' importante sottolineare, poi, che la concessione del mutuo è sempre subordinata al buon esito della perizia tecnica che l'istituto di credito farà effettuare da un suo esperto.
La richiesta di mutuo può essere utile solo a coloro che hanno intenzione di procedere all'acquisto di un immobile il cui valore può raggiungere i 150.000 euro o più. Se per l'acquisto di un immobile sono necessari 30, 40 o 60 mila euro è preferibile ricorrere al prestito personale, la rapidità del processo, per l'assenza di tutte quelle spese accessorie legate alla stipula di un contratto di mutuo.
Sicuramente i tassi di interesse dei mutui sono più vantaggiosi, talvolta, rispetto a quelli dei prestiti. Sarà opportuno, dunque, per il richiedente, fare un bilanciamento degli aspetti "pro" e degli aspetti "contro" di entrambi gli istituti.
Prestito personale e finanziamento: quali differenze?
Sarebbe più corretto dire che la differenza è tra prestito personale e finanziamento finalizzato. Nel dettaglio, i prestiti personali sono finanziamenti non finalizzati, cioè la motivazione per la quale viene richiesto il prestito non è vincolata: il prestito viene concesso da banche o da società finanziarie a chiunque abbia un reddito dimostrabile senza bisogno di dichiarare a che cosa sarà destinata la somma.
Tale importo viene corrisposto ad un tasso di interesse (TAN) solitamente fisso e rimborsabile attraverso un piano di ammortamento caratterizzato da rate costanti. Il finanziamento, che è generalmente finalizzato, è quello concesso da un istituto di credito o da una finanziaria, attraverso esercizi commerciali, rivenditori, studi professionali per il pagamento in rate di un determinato bene o servizio.
La somma viene liquidata all'esercente al fine di rilasciare il bene o la prestazione professionale al cliente.