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La Nadef è la nota di aggiornamento al DEF ed è un documento importante, poiché contiene aggiornamenti basati sulla valutazione del quadro macroeconomico, nel rispetto di quelle che sono le prescrizioni nell’ambito della politica di bilancio tracciate dall’Unione europea.
Cos'è la Nadef?
La Nadef è la nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza nella quale sono indicate le misure che verranno attuate con la manovra finanziaria nel triennio successivo. Vengono inoltre segnalate eventuali variazioni relative agli obiettivi di politica economica individuati nel DEF, in considerazione del generale andamento della finanza pubblica, anche in adesione a quanto stabilito dalle istituzioni dell’Unione europea.
Quando si presenta la Nadef?
La Nadef deve essere presentata annualmente alle Camere entro il 27 settembre, poiché è necessario aggiornare le previsioni economiche e di finanza pubblica che sono state effettuate nell’ambito del Documento di economia e finanza, in considerazione di nuove valutazioni attinenti all’andamento macroeconomico nell’ambito del quadro della finanza pubblica.
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Perché è un documento importante?
La Nadef è un documento importante poiché tiene conto dell’andamento macroeconomico nel quadro generale della finanza pubblica; per questo motivo è un documento indispensabile con cui si aggiornano le indicazioni contenute nel DEF.
Quali sono gli obblighi e i vincoli che deve rispettare in sede europea?
L’Italia, in quanto membro dell’Unione europea, deve rispettare una serie di vincoli contenuti nel Patto di stabilità e crescita. Tra l’altro, viene stabilito che i Paesi membri non devono avere un deficit pubblico superiore al 3% del PIL, e devono mantenere il debito pubblico al di sotto del 60% del PIL.
Quali sono le principali misure previste dalla Nadef per il 2024 e gli anni successivi
La Nadef è stata redatta considerando il quadro complessivo della situazione economica internazionale, e dunque l’aumento dei tassi d’interesse e le conseguenze della guerra in Ucraina.
Nel comunicato del Governo vengono indicati i seguenti interventi previsti dal disegno di legge di bilancio:
- “conferma del taglio al cuneo fiscale sul lavoro anche nel 2024”;
- “prima fase della riforma fiscale”;
- “sostegno alle famiglie e alla genitorialità”;
- “prosecuzione dei rinnovi contrattuali del pubblico impiego, anche con particolare riferimento alla sanità”;
- “conferma degli investimenti pubblici, con priorità a quelli del PNRR;“rifinanziamento delle politiche invariate”.
Secondo quanto indicato nel comunicato governativo, la crescita del PIL è stimata allo 0,8 per cento nel 2023, all’1,2 per cento nel 2024 e, rispettivamente, all’1,4 per cento e all’1 per cento nel 2025 e nel 2026.
Per quanto concerne gli obiettivi di indebitamento netto in rapporto al PIL, viene indicato un deficit tendenziale del 5,2 per cento nel 2023, del 3,6 per cento nel 2024, del 3,4 nel 2025 e del 3,1 per cento nel 2026.
Per ciò che concerne il rapporto debito pubblico/PIL per il 2024 è previsto al 140,1 per cento e il tasso di disoccupazione è previsto in riduzione al 7,3 per cento nel 2024.
