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23 Ottobre 2024
15:37

Bonus sicurezza 2024-2025: cosa rientra, a chi spetta e come ottenerlo

Il Bonus sicurezza 2024, chiamato anche bonus allarme o bonus antifurto, è il contributo economico che intende agevolare chi compia lavori e installi sistemi di sicurezza e videosorveglianza, rendendo più sicure la propria casa. Si tratta quindi di una detrazione fiscale del 50% sui sistemi di sicurezza e impianti di allarme che è stata confermata anche dalla Legge di Bilancio 2024 che ne ha esteso l’operatività anche per quest’anno.

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Bonus sicurezza 2024-2025: cosa rientra, a chi spetta e come ottenerlo
Dottoressa in Giurisprudenza
Bonus sicurezza 2024: come funziona, a chi spetta e come ottenerlo

Il Bonus sicurezza 2024 è il contributo economico che intende agevolare chi compia lavori e installi sistemi di sicurezza e videosorveglianza, rendendo più sicura la propria casa.

Per la sua notorietà, alcuni hanno già cominciato a ribattezzare l'agevolazione come "bonus allarme", "bonus antifurto" oppure "bonus videosorveglianza" per riferirsi detrazione fiscale del 50% sui sistemi di sicurezza e impianti di allarme che è stata confermata anche dalla Legge di Bilancio 2024 che ne ha esteso l’operatività anche per quest’anno

Si tratta di una detrazione fiscale intende coprire i costi delle spese sostenute entro il 31 dicembre 2024.

E’ bene precisare che, a differenza di altri contributi, il Bonus Sicurezza non è connesso a nessun tipo di riqualificazione edilizia: in sostanza, per ottenere il contributo agevolato non è necessario aver sostenuto spese di ristrutturazione in casa.

La detrazione antifurto resta valida anche nel 2025, ma con alcune precisazioni: la detraibilità scende al 36% per un massimo agevolabile fino a 48.000 euro a partire da 1 gennaio 2025.

Vediamo in maniera chiare e dettagliata come funziona il Bonus sicurezza, quali interventi sono compresi, a chi spetta e a quanto ammonta.

Bonus sicurezza 2024 cos’è e come funziona

Il bonus antifurto 2024 è l’agevolazione che intende aiutare i privati che acquistino e installino sistemi di sicurezza per le abitazioni.

Viene corrisposto sotto forma di detrazione IRPEF pari al 50% dei costi sostenuti e suddivisa in 10 rate annuali per un limite massimo di spesa di 96.000 euro.

E’ una detrazione indipendente che non è correlata al compimento di lavori di ristrutturazione o di riqualificazione edilizia: non è necessario ristrutturare casa per ottenere il bonus sicurezza.

Il bonus può essere richiesto infatti per l’installazione di finestre anti-sfondamento, per la sostituzione della porta blindata oppure per l’acquisto di cancelli e sistemi di videosorveglianza.

La detrazione è applicabile soltanto con riguardo alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2024 e pagate con metodi di pagamento tracciabili:

  • carta di credito o debito;
  • bancomat;
  • bonifico bancario.

Nel caso del bonifico è bene sapere che sarà necessario attestare le spese mediante bonifico parlante.

Nella causale del bonifico sarà opportuno indicare la norma di riferimento (ovvero, l’art. 16bis DPR 917/1986), il codice fiscale del beneficiario dell’agevolazione nonché il codice fiscale (o Partita Iva) del beneficiario del pagamento.

Le stesse regole valgono anche per il Bonus Antifurto 2025 ma con alcune modificazioni: infatti, dal 1 gennaio 2025, la detrazione passa dal 50% al 36% e con il limite massimo di agevolazione da 96.000 a 48.000 euro.

Quali interventi sono compresi dal bonus sorveglianza

Il Bonus sicurezza incentiva l’acquisto e l’installazione di sistemi atti a rinforzare, sostituire o difendere l’abitazione del cittadino.

Per questa ragione si tratta di una detrazione fiscale del 50% che copre alcuni tipi di interventi.

Ecco una lista di alcuni interventi compresi dal Bonus sicurezza:

  • apporre o sostituire grate sulle finestre;
  • installare vetri antisfondamento;
  • installare rilevatori di apertura e/o di effrazioni sui serramenti;
  • sostituire porte blindate;
  • sostituire o installare cancellate o recinzioni murarie degli edifici;
  • acquistare e montare fotocamere, videocamere o apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto;
  • apposizione o sostituzione di serrature, lucchetti, catenacci, spioncini;
  • installazione o sostituzione di saracinesche;
  • apposizione o acquisto di casseforti a muro;
  • dispositivi di protezione da allagamenti e fughe di gas.

E’ necessario precisare, tuttavia, che sono esclusi invece i costi dovuti per il contratto stipulato con un istituto di vigilanza privato per la sorveglianza della propria abitazione.

A chi spetta

La detrazione fiscale prevista dal Bonus sicurezza 2024 è accessibile a tutti i contribuenti tenuti al pagamento delle imposte sui tributi (IRPEF o IRES) e senza limiti di reddito.

Possono infatti ottenere il contributo agevolato sia i proprietari degli immobili, sia gli inquilini o comodatari, ma anche i non residenti in Italia.

Ecco chi ha diritto al bonus sicurezza 2024:

  • il proprietario oppure il nudo proprietario;
  • il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • l’inquilino oppure il comodatario;
  • i soci di cooperative divise e indivise;
  • i soci delle società semplici;
  • gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.

Inoltre, a patto che sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture:

  • il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado) e il componente dell’unione civile;
  • il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
  • il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.

A quanto ammonta

Il Bonus sicurezza 2024 è il contributo economico sotto forma di detrazione fiscale IRPEF pari al 50% confermata anche dalla Legge di Bilancio 2024.

I costi possono coprire una spesa massima di 96.000 euro e successivamente verrà spalmato in 10 rate annuali.

Vale a dire che la metà della spesa effettuata verrà restituita sotto forma di detrazioni sulle tasse da versare, con detrazioni a cadenza annuale per 10 anni.

Il Bonus Sicurezza 2025, invece, prevederà una diminuzione della detraibilità scende che scende al 36% per un massimo agevolabile fino a 48.000 euro a partire da 1 gennaio 2025.

Come fare domanda per il bonus sicurezza 2024 e 2025

Per ottenere il bonus sicurezza è necessario presentare il modello 730 oppure il modello Redditi PF (ex Unico) in autonomia oppure affidandosi all’attività di consulenza fiscale di un professionista o del CAF.

Il modello di dichiarazione dovrà contenere:

  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione;
  • la Partita IVA oppure il codice fiscale della ditta che si occuperà dell’installazione;
  • la causale del versamento;
  • il numero e la data delle fatture;
  • l’importo totale.

Nel caso in cui si sia optato per il pagamento tracciabile con bonifico parlante occorrerà indicare nella causale del bonifico  la norma di riferimento (ovvero, l’art. 16bis DPR 917/1986), il codice fiscale del beneficiario dell’agevolazione nonché il codice fiscale (o Partita Iva) del beneficiario del pagamento.

Quando scade il bonus sicurezza

Il bonus antifurto 2024 intende coprire i costi sostenuti per una spesa massima di 96mila euro per unità immobiliare.

E’ richiesto il tracciamento dei pagamenti e deve essere richiesto tramite il modello 730 o il modello redditi entro il 31 dicembre del 2024.

Il Bonus Sicurezza 2025, invece, prevederà una diminuzione della detraibilità scende che scende al 36% per un massimo agevolabile fino a 48.000 euro a partire da 1 gennaio 2025.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Dopo la laurea presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Ho concluso la pratica forese in ambito penale, occupandomi di reati finanziari e doganali. Nel corso degli anni ho preso parte attivamente a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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