video suggerito
video suggerito
17 Ottobre 2024
13:00

Bonus mobili 2025 per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici fino a 5mila euro

Prorogato al 2025 il bonus mobili, l'agevolazione fiscale al 50% connessa alla ristrutturazione, per comprare mobili e grandi elettrodomestici.

11 condivisioni
Bonus mobili 2025 per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici fino a 5mila euro
Esperta in Diritto Tributario
Immagine

Il bonus mobili, la detrazione fiscale per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici, connesso alla ristrutturazione, è stato prorogato al 2025, da calcolare su un importo massimo di 5.000 euro. La conferma arriva dall’ultima legge di Bilancio 2025 che ha previsto che il bonus ristrutturazione al 50% sarà valido per il 2025 solo sull'immobile inteso come abitazione principale, mentre peri lavori sulla seconda e terza casa si applica l’aliquota al 36% con limite massimo di spesa di 48mila euro per unità immobiliare.

Bonus mobili 2025 confermato

Il bonus mobili 2025 è un’agevolazione fiscale che significa poter detrarre dall’Irpef, ossia l’Imposta sul Reddito delle persone fisiche, una quota pari al 50% delle spese sostenute per comprare mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Come funziona bonus mobili 2025

Per avere il bonus mobili occorre in primo luogo effettuare una ristrutturazione edilizia, potendo fruire della detrazione al 50% nel 2025 se si tratta di lavori eseguiti sull’abitazione principale, al 36% nel 2025 se eseguiti sulle seconde e terze case. Ristrutturando casa si può fruire del bonus mobili per l’acquisto dei mobili.

Non si tratta di uno sconto sulla cucina o il divano ma uno sconto sulle tasse da pagare annualmente quando si presenta la dichiarazione dei redditi.

Quali lavori danno diritto al bonus mobili

Per avere l’agevolazione è indispensabile, quindi, realizzare un intervento di recupero del patrimonio edilizio sia su singole unità immobiliari residenziali sia su parti comuni di edifici, sempre residenziali. Il bonus mobili spetta anche quando i beni acquistati sono destinati ad arredare un ambiente diverso dello stesso immobile oggetto di intervento edilizio. Per fare un esempio si pensi alla ristrutturazione del bagno di casa, per cui si può fruire della detrazione per ristrutturazione e si compra la cucina sfruttando il bonus mobili.

L’Agenzia delle entrate elenca una serie di esempi di lavori su singoli appartamenti o su parti comuni di edifici residenziali, come la guardiola del condominio.

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza
  • realizzazione dei servizi igienici
  • sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso
  • sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare.
  • installazione di una stufa a pellet o di impianti dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili
  • la sostituzione della caldaia, in quanto intervento diretto a sostituire una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento.
  • realizzazione di una mansarda o di un balcone
  • trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda
  • apertura di nuove porte e finestre.

I lavori esclusi dal bonus mobili

La tinteggiatura di pareti e soffitti, la sostituzione di pavimenti, di infissi esterni e/o il rifacimento di intonaci interni, realizzati su singoli appartamenti non danno diritto al bonus. Non danno diritto al bonus mobili neanche gli interventi finalizzati all’adozione di misure dirette a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi (a meno che, per le loro particolari caratteristiche, non siano anche inquadrabili tra gli interventi edilizi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro o risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia)

Il bonus mobili non si può avere neanche se si realizzano lavori di Ecobonus.

Come ottenere il bonus mobili

Il bonus mobili 2025 è un’agevolazione fiscale del 50% da calcolare su un importo massimo di 5.000 euro riferito, complessivamente, alle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo. La detrazione si ottiene indicando le spese sostenute nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello Redditi persone fisiche).

Chi può avere il bonus mobili nel 2025

Il bonus mobili spetta unicamente al contribuente che usufruisce della detrazione per le spese di intervento di recupero del patrimonio edilizio.

Quali mobili comprare con bonus mobili

Il bonus mobili spetta per l’acquisto di mobili nuovi come per esempio:

  • letti,
  • armadi,
  • cassettiere,
  • librerie,
  • scrivanie,
  • tavoli,
  • sedie,
  • comodini,
  • , poltrone,
  • credenze,
  • materassi,
  • apparecchi di illuminazione.

Non si può avere il bonus mobili per acquistare porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo.

Quali elettrodomestici comprare con bonus mobili

Con il bonus mobili si possono acquistare anche grandi elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, come rilevabile dall’etichetta energetica.

L’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo.

Rientrano nei grandi elettrodomestici, per esempio:

  • frigoriferi,
  • congelatori,
  • lavatrici,
  • lavasciuga e asciugatrici,
  • lavastoviglie,
  • apparecchi per la cottura,
  • stufe elettriche,
  • forni a microonde,
  • piastre riscaldanti elettriche,
  • apparecchi elettrici di riscaldamento,
  • radiatori elettrici,
  • ventilatori elettrici,
  • apparecchi per il condizionamento.

Gli acquisti di alcuni elettrodomestici,  come forni, frigoriferi, lavastoviglie, lavasciuga, per i quali si può usufruire del bonus mobili devono essere comunicati all’Enea, anche se è bene precisare che la mancata o tardiva trasmissione non implica, tuttavia, la
perdita del diritto alle detrazioni.

Come avere bonus mobili in condominio

Il bonus mobili si può avere anche se si vive in condominio. In particolare come precisa l’Agenzia delle Entrate, quando si effettua un intervento sulle parti condominiali (per esempio, guardiole, appartamento del portiere, lavatoi), i condòmini hanno diritto alla detrazione, ciascuno per la propria quota, solo per i beni acquistati e destinati ad arredare queste parti.

Il bonus non è concesso, invece, se acquistano arredi per la propria abitazione. Si può avere il bonus mobili in condominio anche se si eseguono lavori di manutenzione ordinaria, esclusi invece nel caso di singoli appartamenti. Tra i lavori di manutenzione ordinaria rientrano ad esempio la  tinteggiatura pareti e soffitti, la sostituzione di pavimenti, di infissi esterni, il rifacimento di intonaci, la sostituzione di tegole e rinnovo delle impermeabilizzazioni, la riparazione o sostituzione di cancelli o portoni, delle grondaie e/o delle mura di cinta.

Come pagare mobili ed elettrodomestici

Per avere la detrazione sugli acquisti di mobili e di grandi elettrodomestici occorre effettuare i pagamenti con bonifico o carta di debito o credito. Non è consentito, invece, pagare con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

Se il pagamento è disposto con bonifico, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste S.p.a. per le spese di ristrutturazione edilizia. Il bonus mobili si può avere anche se i beni sono acquistati con un finanziaria.

Sfondo autopromo
Segui Lexplain sui canali social
api url views