In arrivo dal 2025 un nuovo bonus anziani da 850 euro al mese che andrà ad aggiungersi all’indennità di accompagnamento. È il decreto anziani del 2024 ad aver introdotto tale agevolazione chiamata assegno di assistenza da usare però solo come copertura per i costi di cura e assistenza di persone in avanti con l’età e molto fragili.
Bonus anziani 2025: cos’è e come funziona
Il bonus anziani 2025 è una nuova prestazione universale a favore degli anziani fragilissimi, prevista dal Decreto legislativo n.29 del 15 marzo 2024, noto anche come "Decreto Anziani". Questo contributo, denominato assegno di assistenza, sarà pari a 850 euro mensili e si aggiungerà all'indennità di accompagnamento, che attualmente ammonta a 531,76 euro. Pertanto, i beneficiari potranno ricevere fino a 1381,76 euro al mese, una somma non soggetta a pignoramento né alla formazione del reddito a fini fiscali.
L'assegno di assistenza potrà essere utilizzato esclusivamente per coprire i costi relativi al lavoro di cura e assistenza. In particolare, potrà essere impiegato per stipulare contratti di lavoro con collaboratori domestici che forniscono assistenza alla persona, conformemente ai contratti collettivi nazionali di settore. Con il bonus anziani da 850 euro al mese sarà possibile acquistare servizi di assistenza forniti da imprese qualificate nel settore dell'assistenza sociale non residenziale.
Chi può avere il bonus anziani: beneficiari e requisiti
Per avere il Bonus Anziani si dovranno soddisfare una serie di condizioni. In particolare, gli interessati devono:
- avere almeno 80 anni;
- presentare un ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) inferiore a 6.000 euro, che attesti una situazione economica non elevata;
- dimostrare un livello di bisogno assistenziale gravissimo, valutato dall’INPS tramite una commissione specifica;
- essere già titolari dell’indennità di accompagnamento o soddisfare i requisiti per richiederla.
Questi criteri restrittivi mirano a garantire che il bonus venga destinato a chi ne ha maggiormente bisogno, sebbene possano escludere molti anziani in difficoltà.
Il decreto anziani fa delle distinzioni tra:
- persona anziana, ossia colui che ha compiuto 65 anni;
- persona grande anziana, ossia colui che ha compiuto 80 anni;
- persona anziana non autosufficiente, ossia colui che, anche in considerazione dell'età anagrafica e delle disabilità pregresse, presenta gravi limitazioni o perdita dell'autonomia nelle attività fondamentali della vita quotidiana e del funzionamento bio-psico-sociale, valutate sulla base di metodologie standardizzate, tenendo anche conto delle indicazioni fornite dalla Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e della salute – International Classification of Functioning Disability and Health (ICF) dell'Organizzazione mondiale della sanità, dei livelli di stratificazione del rischio sulla base dei bisogni socioassistenziali e delle condizioni di fragilità, di multimorbilità e di vulnerabilità sociale, le quali concorrono alla complessità dei bisogni della persona, anche considerando le specifiche condizioni sociali, familiari e ambientali, in coerenza con quanto previsto dal regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale (SSN).
Come fare domanda per il Bonus anziani
Il bonus anziani sarà erogato dal prossimo anno e fino al 31 dicembre 2026, con una dotazione massima di 250 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026.
Le modalità attuative specifiche per richiedere il bonus non sono ancora state definite, ma è probabile che la procedura avverrà tramite l'INPS, con la possibilità di presentare la domanda in modalità telematica o con l'assistenza di CAF e patronati. Con tutta probabilità occorrerà presentare l’ISEE sociosanitario, un indicatore che tiene conto del reddito e del patrimonio dei componenti di un nucleo familiare ristretto, includendo solo il beneficiario, il coniuge e i figli a carico. È necessario per l'accesso a prestazioni sociosanitarie, come l'assistenza domiciliare per persone non autosufficienti. Si richiede tramite la Dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), che può essere presentata in qualsiasi momento dell'anno.