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13 Gennaio 2024
9:00

Bonifico parlante: cos’è e come compilarlo

Il bonifico parlante è una tipologia di bonifico che deve essere effettuata per potere ottenere detrazioni fiscali. Vediamo in cosa consiste e come va fatto per ottenere i benefici previsti dalla legge.

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Bonifico parlante: cos’è e come compilarlo
Avvocato
Bonifico parlante

Coloro che intendono effettuare delle ristrutturazioni per migliorare l’efficienza energetica di determinati edifici ovvero ridurre il rischio sismico degli stessi oppure coloro che vogliono ristrutturare abitazioni e acquistare nuovi mobili ed elettrodomestici possono godere di una serie di agevolazioni che si sostanziano in detrazioni fiscali.

Per beneficiare di tali agevolazioni, tuttavia, è necessario effettuare i pagamenti relativi, ad esempio, a una ristrutturazione, seguendo una serie di regole e stando attenti a inserire in maniera corretta la causale del versamento.

In questo modo si potrà dimostrare all’Amministrazione di aver effettivamente sostenuto quella spesa e di avere diritto a ottenere l’agevolazione.

Che cos'è il bonifico parlante e quando è obbligatorio

Il bonifico parlante è una tipologia di bonifico che deve essere effettuata per potere ottenere detrazioni fiscali.

Il fruitore delle detrazioni è colui che deve effettuare una serie di attività che implicano agevolazioni fiscali riconosciute dalla legge.

Ad esempio, nel caso delle detrazioni riconosciute per le ristrutturazioni che riducano il rischio sismico, colui che effettua tali ristrutturazioni può beneficiare del bonus.

Si può trattare di un privato o di un’impresa.

La detrazione per rischio sismico, come quella per la riqualificazione energetica,  può essere sfruttata sia dai privati che dalle imprese (più precisamente dai soggetti Irpef e Ires).

Invece la detrazione per ristrutturazioni solo da soggetti irpef.

L'obbligo del bonifico parlante è solo per i privati (non per le imprese).

Le detrazioni per gli interventi antisismici, ad esempio, possono avere come beneficiari anche gli Istituti autonomi per le case popolari istituiti nella forma di società che rispondono ai requisiti della legislazione europea in materia di in house providing, per ristrutturazioni che siano realizzate su immobili di loro proprietà o gestiti per conto dei Comuni, e che siano adibiti a edilizia residenziale pubblica.

Si può beneficiare della detrazione in questione anche se si acquista una casa antisismica.

Per beneficiare delle detrazioni previste dalla legge, in pratica, è necessario che il soggetto interessato indichi in maniera specifica la causale del versamento e una serie di dati per dimostrare in maniera puntuale all’Amministrazione che effettivamente è stata sostenuta una spesa per poter accedere alle detrazioni previste dalla legge.

Si tratta, dunque, di una serie di indicazioni obbligatorie che devono essere contenute nel bonifico, ma che permettono, a chi usufruisce dei benefici, di ottenere grandi vantaggi.

Si possono ottenere, ad esempio, detrazioni del 50% e oltre per interventi di ristrutturazione edilizia che riguardino l’efficientamento energetico oppure l’acquisto di mobili ed elettrodomestici.

Vediamo in dettaglio in cosa consiste il bonifico parlante e in quali circostanze va effettuato.

Differenza tra bonifico normale e bonifico parlante

Il bonifico parlante si differenzia da quello ordinario poiché in quest’ultima ipotesi non è necessario effettuare tutta una serie di riferimenti che nel bonifico parlante sono indispensabili per ottenere le detrazioni.

Il bonifico parlante, in sostanza, è specifico per ottenere delle agevolazioni fiscali concesse dallo Stato e per questo motivo deve permettere la corretta identificazione del pagamento e della causale dello stesso.

Come compilare il bonifico parlante senza errori

Per compilare il bonifico parlante senza errori, è necessario prima di tutto indicare i dati fondamentali che sono i seguenti:

  • nome e cognome della persona che effettua il bonifico;
  • denominazione del destinatario del bonifico;
  • la causale in maniera dettagliata;
  • il numero di partita IVA o il codice fiscale del destinatario;
  • il codice fiscale della persona che beneficia della detrazione.

La detrazione può essere richiesta anche da persona diversa rispetto a quella che ha effettuato il bonifico.

Bonifico per detrazione fiscale

Per ottenere le detrazioni fiscali che sono previste in determinate ipotesi dalla legge, vanno indicati alcuni dati nella compilazione del bonifico.

Importante indicare, a parte i dati relativi a nome cognome e codice fiscale, anche quelli che riguardano la causale del versamento e il riferimento normativo relativo alle leggi che prevedono le detrazioni.

Causale del bonifico

Per ottenere la detrazione fiscale è necessario indicare in maniera dettagliata la causale del versamento insieme alla normativa di riferimento.

Vediamo in dettaglio di cosa si tratta.

Bonifico parlante per ristrutturazioni

Il bonifico parlante per ottenere agevolazioni relative alle ristrutturazioni fa riferimento alla disciplina introdotta dall’articolo 16-bis del Dpr 917/86.

L’agevolazione in questione si sostanzia in una detrazione dall’IRPEF, che va ripartita in 10 quote annuali dello stesso importo, del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare totale che non sia superiore a 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

Per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2024, il beneficio è più alto poiché è del 50% e il limite massimo di spesa è innalzato a 96.000 euro per unità immobiliare.

Nella causale va inserita la dicitura “Bonifico per detrazione fiscale ristrutturazione edilizia – Lavori edilizi ai sensi dell'art. 16-Bis DPR 917-1986 .

Pagamento fattura n° … del ….. a favore della Ditta ………. P.IVA …………….

Beneficiario della detrazione……………codice fiscale……………".

Bonifico parlante per mobili ed elettrodomestici

Il bonus per mobili ed elettrodomestici consiste nella possibilità di ottenere una detrazione Irpef del 50% per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ , che vengano utilizzati per arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

Possono dunque essere compresi nell’agevolazione: letti, armadi, librerie, tavoli ecc…

Non sono oggetto del beneficio, invece, porte o pavimentazioni o tendaggi.

La detrazione, che è del 50%, va calcolata su un importo massimo di 8.000 euro per l’anno 2023 e di 5.000 euro per il 2024.

Va tuttavia precisato che per il bonus mobili non è necessario il bonifico parlante, si può pagare anche con carta di credito o di debito.

Bonifico parlante per beneficiare dell'ecobonus

Si può usufruire di agevolazioni fiscali se si effettuano interventi che aumentano il livello di efficienza energetica degli edifici.

La disciplina relativa all’ecobonus è contenuta nell’articolo 14 del decreto legge 63/2013 convertito con modificazioni dalla L. 3 agosto 2013, n. 90 e consiste in una detrazione dall’IRPEF o dall’IRES, che va ripartita in 10 rate annuali di pari importo, e che varia quanto a entità a seconda che l’intervento sia relativo a una sola unità immobiliare o a edifici condominiali e a seconda dell’anno in cui lo stesso è stato effettuato.

L’agevolazione può essere richiesta per i costi che sono stati sostenuti entro il 31 dicembre 2024.

La detrazione varia dal  50% al 65%, ma si può usufruire anche di una detrazione pari al 70% o al 75% se si raggiungono livelli di efficienza energetica più elevati, fino all’85% anche in casi particolari in cui si verifica anche riduzione del rischio sismico.

Nella causale va inserita la dicitura “Bonifico per ristrutturazione per ecobonus – ai sensi dell'art. 14 del d.l. 63/2013

Pagamento fattura n° … del ….. a favore della Ditta ………. P.IVA …………….

Beneficiario della detrazione……………codice fiscale……………”.

Bonifico parlante per sismabonus

L'agevolazione definita “sismabonus” è stata introdotta dall'art.16 comma 1-bis del DL 63/2013, e riguarda coloro che effettuano interventi per l’adozione di misure antisismiche sugli edifici.

L’agevolazione consiste in una detrazione IRPEF e IRES.

Per le spese che sono state sostenute dal 1º gennaio 2017 al 31 dicembre 2024 spetta una detrazione del 50%, su un ammontare massimo di 96.000 euro per unità immobiliare e deve essere ripartita in cinque quote annuali di pari importo.

A determinate condizioni la detrazione può essere anche più elevata.

Nella causale va inserita la dicitura “Bonifico per ristrutturazione per sismabonus – ai sensi dell'art. 16 comma 1-bis del d.l. 63/2013

Pagamento fattura n° … del ….. a favore della Ditta ………. P.IVA …………….

Beneficiario della detrazione……………codice fiscale……………”.

Laureata con lode in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. Ho poi conseguito la specializzazione presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali, sono stata collaboratrice della cattedra di diritto pubblico comparato e ho svolto la professione di avvocato. Sono autrice e coautrice di numerosi manuali, alcuni tra i più noti del diritto civile e amministrativo. Sono inoltre autrice di numerosi articoli giuridici e ho esperienza pluriennale come membro di comitato di redazione. Per Lexplain sono editor per l'area "diritto" e per l'area "fisco". 
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