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18 Luglio 2024
17:00

La Banca centrale europea lascia tassi di interesse invariati al 4,25%, 3,75% e 4,50%

La BCE ha lasciato i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi rispettivamente al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%.

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La Banca centrale europea lascia tassi di interesse invariati al 4,25%, 3,75% e 4,50%
Esperta in Diritto Tributario
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La Banca Centrale Europea (BCE) ha deciso nella riunione di politica monetaria del 18 luglio 2024, di mantenere invariati i tassi d'interesse, confermando le seguenti percentuali:

La decisione della BCE

Questa decisione è stata comunicata dalla BCE dopo la riunione del Consiglio direttivo. La stabilità dei tassi d'interesse può riflettere una valutazione da parte della BCE sulle condizioni economiche attuali, comprese l'inflazione, la crescita economica e la situazione del mercato del lavoro. Mantenere i tassi invariati può indicare un approccio prudente, in attesa di ulteriori dati economici prima di apportare eventuali modifiche future.

Il Consiglio direttivo è determinato ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione al suo obiettivo del 2% a medio termine. Manterrà i tassi di riferimento su livelli sufficientemente restrittivi finché necessario a conseguire questo fine. Per determinare livello e durata adeguati della restrizione, il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione. In particolare, le decisioni sui tassi di interesse saranno basate sulla sua valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria, senza vincolarsi a un particolare percorso dei tassi.

Tassi di interesse Bce: quali sono

I tassi di interesse a cui fa riferimento la Banca centrale europea sono:

  • tasso di rifinanziamento principale: è il tasso al quale le banche si aggiudicano prestiti della durata di sette giorni. Le operazioni di rifinanziamento principale vengono condotte regolarmente su iniziativa della BCE ogni settimana. Questo tasso è attualmente pari al  4,25%.
  • tasso sui prestiti marginale: è il costo annuo che paga una banca per prendere a prestito denaro ‘overnight', cioè un prestito da restituire il girono successivo, dalla BCE. Oggi è l 4,5%.
  • tasso sui depositi: rappresenta la remunerazione che le banche commerciali ottengono quando depositano il denaro presso la BCE e in questo periodo storico è il principale riferimento per l'EURIBOR, il tasso a cui le banche commerciali si prestano denaro tra loro, e, in generale, per i tassi di interesse nell'area dell'euro. Attualmente questo tasso è pari al  3,75%.

Gli effetti sui mutui

Lo scorso giugno, la Banca Centrale Europea ha ridotto i tassi d'interesse di 25 punti base. Questa decisione ha avuto un impatto positivo, sebbene limitato, sui mutui a tasso variabile in Italia. Secondo le simulazioni condotte, questa riduzione ha comportato un calo della rata mensile di circa 18 euro per un finanziamento medio.

Oggi la decisione di lasciare i tassi invariati che, dice il Codacons, "è una pessima notizia per le famiglie italiane che hanno acceso un mutuo a tasso variabile.

Secondo l'associazione dei consumatori infatti un taglio dei tassi dello 0,25% equivale ad un risparmio medio tra i 15 e i 30 euro sulla rata mensile delle tipologie di mutuo variabile più diffuse in Italia, tra -180 e -360 euro annui a famiglia.

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