Aumenti stipendio CCNL Studi Professionali da ottobre 2024

Ai lavoratori assunti presso gli studi professionali spetta da ottobre 2024 la seconda tranche di aumenti di stipendio prevista per il 2024 e fino a settembre 2025. La prima fase di incremento dei minimi retributivi è stata registrata a marzo 2024, mentre la seconda tranche entra in vigore dal 1 ottobre 2024.

Il contratto di riferimento è il CCNL Studi professionali Confprofessioni (Consilp), Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs-Uil per i lavoratori degli Studi Professionali e delle strutture che svolgono attività professionali. Gli aumenti di ottobre 2024 partono da 39,15 euro lordi a 63,51 euro lordi in busta paga mensilmente, in base al livello in cui è inquadrato il lavoratore. E più precisamente:

• Quadri: aumento di 63,51 euro lordi mensili;
• Primo livello: aumento di 56,20 euro lordi mensili;
• Secondo livello: aumento di 48,95 euro lordi mensili;
• Terzo livello Super: aumento di 45,41 euro lordi mensili;
• Terzo livello: aumento di 45,00 euro lordi mensili;
• Quarto livello Super: aumento di 43,65 euro lordi mensili;
• Quarto livello: aumento di 42,07 euro lordi mensili;
• Quinto livello: aumento di 39,15 euro lordi mensili.

Gli incrementi di stipendio per questi lavoratori proseguiranno nei prossimi anni: la terza fase degli aumenti di stipendio è prevista per ottobre 2025 e la quarta a dicembre 2026.

Come cambia lo stipendio da ottobre 2024

In base alle tabelle retributive del CCNL Studi Professionali, i lavoratori hanno diritto a specifici aumenti in busta paga in riferimento al mese di ottobre 2024, in relazione al livello di riferimento. Tali importi vanno così a modificare lo stipendio effettivo percepito, determinando queste retribuzioni mensili minime:

• Quadri (ex 1° S Confedertecnica): 2.345,02 euro;
• 1° livello: 2.075,19 euro;
• 2° livello: 1.807,61 euro;
• 3°S livello: 1.676,70 euro;
• 3° livello: 1.661,37 euro;
• 4°S livello: 1.611,07 euro;
• 4° livello: 1.553,35 euro;
• 5° livello: 1.445,63 euro.

Questi importi devono essere considerati come lordi, ovvero per conoscere la cifra effettiva in busta paga bisogna ancora sottrarre le spese di imposte e contributi.

Aumenti in busta paga CCNL Studi Professionali ottobre 2024

Ecco la tabella degli aumenti del minimo tabellare in busta paga dei lavoratori.

A chi spettano gli aumenti

Il CCNL Studi Professionali qui analizzato fa riferimento a tutti i lavoratori dipendenti che operano nelle specifiche aree indicate dal contratto nazionale, ovvero vi rientrano i professionisti nell'area economico-amministrativa come commercialisti e contabili, ma anche nell'area giuridica come avvocati e giudici.

Vi fanno parte i lavoratori nell'area tecnica come ingegneri, geometri e architetti, i professionisti nell'area medico-sanitaria e coloro che svolgono altri tipi di professioni intellettuali. Ogni livello del contratto va a specificare quali sono gli importi dello stipendio previsti in busta paga, inclusi gli aumenti stabiliti fino al 2027.

Di quanto aumenta il netto in busta paga da ottobre 2024

Va considerato che gli aumenti sono indicati qui al lordo di contributi e imposte, che vanno calcolate in base all'aliquota IRPEF applicata nello specifico. Per determinare qual è lo scaglione di riferimento bisogna valutare qual è lo stipendio annuo complessivo del lavoratore in relazione alle tabelle del CCNL specifico ed al livello di inquadramento. In base a questo importo, le tasse si applicano con una diversa percentuale:

• fino a 28.000 euro: aliquota Irpef al 23%;
• da 28.000,01 euro a 50.000 euro: aliquota Irpef al 35%;
• oltre 50.000 euro: aliquota Irpef al 43%.

Va tenuto presente che questa imposta è progressiva, per cui si applica in modo specifico in base al guadagno annuo, al reddito complessivo del contribuente. Per fare un esempio, se si percepiscono 30.000 euro, i primi 28.000 saranno tassati con la prima aliquota del 23%, mentre i successivi saranno assoggettati alla tassazione del secondo scaglione, quindi al 35%.

Per ciò che riguarda gli aumenti previsti in busta paga per i lavoratori con CCNL Studi Professionali, dall'importo lordo bisogna sottrarre le imposte così calcolate e i contributi versati per conto del lavoratore all'INPS.

Verosimilmente, un lavoratore inquadrato nel secondo livello con gli aumenti di ottobre percepisce 1.807,61 euro lordi, che per 14 mensilità equivalgono a 25.306,54 euro annui. Il lavoratore entra nel primo scaglione IRPEF per cui deve sottrarre il 23% di "tasse" dal guadagno lordo, oltre ai contributi in base alle disposizioni INPS.

Aumenti CCNL Studi Professionali lavoratori part time

Lo stipendio di un lavoratore part time si calcola in modo proporzionale rispetto a quello percepito da un lavoratore assunto a tempo pieno. Il CCNL Studi Professionali prevede la possibilità di svolgere il part time orizzontale, verticale o misto, anche in smart working dove gli accordi lo consentono.

Anche i lavoratori part time recepiranno gli aumenti in busta paga previsti dall'incremento di ottobre 2024, con importi riparametrati in base al ridotto orario di lavoro rispetto ai lavoratori full time. Ad esempio, un lavoratore part-time di 20 ore settimanali, percepirà il 50% dell'aumento relativo al suo livello di inquadramento.

Aumenti CCNL Studi Professionali apprendistato

Anche coloro che lavorano in apprendistato vedranno in busta paga gli effetti degli aumenti da ottobre 2024, tenendo conto di quali sono le caratteristiche di questo accordo specificate dal CCNL.

Per i lavoratori in apprendistato per la qualifica e diploma professionale, le retribuzioni sono commisurate in base a questo schema, in cui la percentuale fa riferimento al rispettivo stipendio erogato al livello in cui si trova:

• primi 12 mesi: 45% della retribuzione tabellare;
• fino a 24 mesi: 55% della retribuzione tabellare;
• oltre 24 mesi: 65% della retribuzione tabellare.

Per l'apprendistato professionalizzante, le retribuzioni sono stabilite dalle apposite tabelle indicate dal CCNL e bisogna tenere conto che in tutti questi casi agiscono anche gli aumenti di ottobre 2024, in percentuale rispetto a quanto corrisposto al lavoratore full time.