Le Aps, ossia le associazioni di promozione sociale, sono organizzazioni del Terzo Settore liberamente costituite per svolgere attività di utilità sociale a favore di associati o anche di terzi. Si caratterizzano per essere senza fine di lucro e nel pieno rispetto della libertà e dignità degli associati, per il raggiungimento di finalità sociali, civili, culturali e di ricerca etica e spirituale promuovendo la partecipazione, la solidarietà e il pluralismo.
Entriamo nei dettagli e facciamo qualche esempio di associazione di promozione sociale, come si costituisce, cosa può fare per il sociale e come gestirla.
Cos'è un'associazione di promozione sociale
Un'associazione di promozione sociale, anche conosciuta con la sigla di APS, è un'organizzazione senza fini di lucro, formata da un gruppo di persone che si uniscono volontariamente per perseguire finalità di utilità sociale e culturale, a beneficio della comunità o di una specifica categoria di persone. Queste associazioni operano per favorire la partecipazione attiva dei cittadini, promuovere il benessere sociale, e diffondere la cultura, la solidarietà e la tutela dei diritti.
Le APS possono operare in diversi settori, come l'assistenza sociale, la tutela dell'ambiente, l'educazione, la promozione culturale e sportiva, la salute, i diritti umani e la protezione civile. Sono regolate in Italia dalla legge n. 383/2000 e fanno parte del Terzo Settore, cioè quel comparto della società civile che si occupa di attività socialmente rilevanti.
Esempi di associazione di promozione sociale
Per capire meglio cosa fanno le associazioni di promozione sociale, possiamo portare qualche esempio. Così sono APS i circoli culturali e ricreativi che organizzano eventi culturali, corsi, laboratori artistici e musicali, e attività ricreative per diverse fasce di età.
Svolgono attività di promozione sociale anche le associazioni giovanili che organizzano attività educative, sportive e ricreative per i giovani, come campi estivi, corsi di formazione e volontariato. Sono APS anche le organizzazioni di volontariato: gruppi che forniscono supporto a persone in difficoltà, come anziani, persone con disabilità, immigrati o soggetti svantaggiati, così anche associazioni per la tutela dei diritti e gruppi sportivi dilettantistici, ossia quelli che organizzano attività sportive non competitive per favorire la socializzazione e il benessere fisico.
I requisiti legali di un'associazione di promozione sociale
Le Associazioni di Promozione Sociale (APS) sono soggette a una serie di requisiti normativi che ne regolano la costituzione e le modalità operative. In primis devono soddisfare requisiti numerici, nel senso che per costituire un’APS sono necessarie almeno 7 persone fisiche oppure 3 diverse APS già esistenti. Se l'associazione non riesce a mantenere questi numeri, ha 12 mesi per reintegrare la propria base associativa. In alternativa, può iscriversi a una diversa sezione del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS).
Le APS inoltre devono svolgere attività di interesse generale in modo esclusivo o prevalente, perseguendo finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Le attività secondarie (come raccolte fondi, gestione del patrimonio, somministrazione di cibo e bevande, eventi, viaggi) sono ammesse solo se previste dallo statuto e devono essere strumentali rispetto all'attività principale. Se l'APS svolge attività commerciale, è obbligata ad aprire una Partita IVA. Le attività devono essere svolte principalmente da volontari, che non possono essere retribuiti. È possibile avvalersi di lavoratori dipendenti o liberi professionisti, ma il loro numero non deve superare il 50% dei volontari o il 5% degli associati.
Come si apre un'associazione di promozione sociale
Per aprire un'associazione di promozione sociale (APS) occorre in primo luogo individuare sette soci fondatori. L'associazione difatti deve essere costituita da almeno sette soci fondatori. L'APS deve esercitare in via esclusiva o principale una o più attività di interesse generale, così come elencate nell’art. 5 del D. Lgs. 117/2017 (Codice del Terzo Settore), con finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
Fondamentale poi redigere, in duplice copia originale, l'atto costitutivo e lo statuto dell'associazione. I documenti devono includere tutti i requisiti e gli articoli richiesti dal Codice del Terzo Settore, specificando gli scopi dell'associazione, le attività, i diritti e i doveri dei soci, e le modalità di gestione dell'ente. Bisogna poi recarsi all'Agenzia delle Entrate per registrare l'associazione e ottenere il Codice Fiscale. Una volta compiuti questi passaggi, per l’apertura di un’associazione di promozione sociale è necessaria l’iscrizione al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) tramite il portale web predisposto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. E’ importante l'iscrizione al RUNTS perché consente di accedere ai benefici previsti per gli enti del Terzo Settore, come agevolazioni fiscali e contributi. Dopo l'iscrizione al RUNTS, la procedura di costituzione dell'APS è terminata e l'associazione è ufficialmente riconosciuta come ente del Terzo Settore.
Quanto costa un'associazione di promozione sociale
Aprire un'associazione di promozione sociale ha costi contenuti anche se tutto dipende da quello che si intende fare. In linea generale possiamo dire che per aprire un'associazione di promozione sociale occorre pagare la registrazione all'Agenzia delle entrate, circa 200 euro. Poi vanno aggiunti l'eventuale sede ove svolgere le attività, i costi legati alla sede stessa quindi le bollette, l'eventuale affitto, il materiale pubblicitario e di marketing ed eventuali collaboratori.
Cosa possono fare le associazioni di promozione sociale
Le associazioni di promozione sociale (APS) possono svolgere una vasta gamma di attività che rientrano negli ambiti di interesse generale definiti dal Codice del Terzo Settore (D. Lgs. 117/2017). Queste attività devono avere finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.
Possono ad esempio promuovere la cultura, organizzando corsi, seminari, eventi culturali, mostre e attività educative e sostenere la diffusione delle arti, della musica, del teatro e delle attività ricreative. Le associazioni di promozione sociale possono anche gestire centri sportivi o organizzare eventi sportivi amatoriali, promuovendo attività fisiche per tutte le fasce d'età, comprese le persone con disabilità. Le APS inoltre possono tutelare l'ambiente e il patrimonio culturale, svolgendo attività di educazione ambientale e di sensibilizzazione sulle tematiche ecologiche, partecipando a progetti di riqualificazione del territorio e di recupero del patrimonio storico e artistico e infine promuovendo l'agricoltura sociale e l'uso sostenibile delle risorse naturali.
Ma non solo. Le APS possono anche intervenire fornendo supporto a persone in difficoltà, come disabili, anziani, minori, famiglie in condizioni di disagio e offrendo servizi di assistenza domiciliare, consulenza e supporto psicologico.
Gestione dell'associazione
Le associazioni di promozione sociale (APS) sono gestite principalmente dagli organi statutari previsti nello statuto dell'associazione stessa. I principali organi di gestione delle APS sono:
- assemblea dei Soci: organo sovrano dell'associazione e comprende tutti i soci che hanno diritto di voto. L'Assemblea si occupa di deliberare sulle questioni più importanti, come l'approvazione del bilancio, la modifica dello statuto, l'elezione del Consiglio Direttivo e la pianificazione delle attività. Le decisioni vengono prese a maggioranza, rispettando il principio di democraticità.
- consiglio Direttivo: organo esecutivo che gestisce l'associazione, e viene eletto dall'Assemblea dei Soci. Composto da un numero variabile di membri (stabilito dallo statuto), tra cui il Presidente e, eventualmente, altre figure come il Vicepresidente, il Segretario e il Tesoriere. Il Consiglio Direttivo è responsabile dell'attuazione delle decisioni dell'Assemblea, della gestione amministrativa e finanziaria e della programmazione delle attività.
Ruoli e responsabilità
All’interno degli organi di gestione troviamo singole figure che svolgono ruoli specifici. Così in primo luogo il Presidente dell’APS che è il legale rappresentante dell'associazione e può essere anche il Presidente del Consiglio Direttivo. Il presidente è incaricato di convocare e presiedere le riunioni del Consiglio Direttivo e dell'Assemblea dei Soci e rappresenta l'associazione nei rapporti esterni e ha il compito di garantire il rispetto delle norme statutarie.
Poi all’interno dell’APS abbiamo anche altri organi opzionali, nel senso che la loro presenza non è obbligatoria, come il Collegio dei Revisori dei Conti che può essere previsto per controllare la gestione economica e finanziaria dell'associazione, assicurandosi che le risorse siano utilizzate in conformità con gli scopi dell'ente e il Collegio dei Probiviri, un organo facoltativo che può essere costituito per risolvere eventuali controversie interne tra i soci o tra i soci e l'associazione.
Elezione dei rappresentanti
Nelle associazioni di promozione sociale, l'elezione dei rappresentanti avviene secondo le modalità stabilite dallo statuto dell'associazione, in linea con i principi di democraticità e partecipazione. In genere, i rappresentanti vengono eletti dall'Assemblea dei Soci, che è l'organo sovrano dell'associazione. In primo luogo il Presidente o il Consiglio Direttivo convoca l'Assemblea dei Soci per discutere e deliberare sull'elezione dei rappresentanti e la convocazione deve essere fatta secondo i termini e le modalità previste dallo statuto, che possono includere la comunicazione scritta ai soci o la pubblicazione in un luogo accessibile (come la sede sociale o il sito web).
I soci interessati a ricoprire cariche all'interno del Consiglio Direttivo o di altri organi dell'associazione possono presentare la propria candidatura. Lo statuto dell'APS può prevedere requisiti specifici per le candidature, come un certo periodo di anzianità come socio o il rispetto di determinati criteri di competenza. L'elezione avviene attraverso il voto dell'Assemblea dei Soci e tutti i soci aventi diritto di voto partecipano all'elezione. La votazione può essere effettuata in diversi modi: con votazione a scrutinio segreto (per garantire l'anonimato) o a scrutinio palese (dichiarando apertamente il proprio voto) e ogni socio ha diritto a un voto, salvo eventuali limitazioni previste dallo statuto (ad esempio, soci minorenni senza diritto di voto).
Al termine delle votazioni, i candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti vengono nominati nei rispettivi ruoli.
Fonti di finanziamento e gestione delle risorse finanziarie
Le associazioni di promozione sociale (APS) possono finanziare le loro attività attraverso diverse fonti di entrate, nel rispetto dei principi di trasparenza e senza scopo di lucro.
Così ad esempio le APS possono chiedere ai propri soci il pagamento di una quota associativa annuale. Queste quote rappresentano una delle principali fonti di finanziamento e contribuiscono a coprire le spese ordinarie dell'associazione. Le quote possono variare in base allo statuto e al tipo di socio (ordinario, sostenitore, minorenne, ecc.). I soci possono offrire contributi volontari per sostenere specifiche attività o progetti dell'associazione. Inoltre l’APS può ricevere donazioni da privati, aziende o enti che vogliono supportare le sue finalità sociali. Le donazioni possono essere in denaro o beni materiali (ad esempio, attrezzature, mobili).
Le associazioni di promozione sociale possono anche accedere a contributi, sovvenzioni o finanziamenti da parte di enti pubblici (comuni, regioni, Stato, Unione Europea) per progetti specifici di interesse pubblico o per attività che rientrano tra le finalità previste dal Codice del Terzo Settore. Le APS possono iscriversi inoltre agli elenchi dei beneficiari del "cinque per mille", una quota dell'imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) che i contribuenti possono destinare a sostegno degli enti del Terzo Settore. E poi fundraising e campagne di raccolta fondi, sponsorizzazioni e partnership con aziende, le modalità di finanziamento delle associazioni di promozioni sociali è molto vasta.
Differenza tra associazione culturale e associazione di promozione sociale
Spesso usati come sinonimi, la differenza tra associazione di promozione sociale e associazione culturale riguarda la normativa di riferimento. Sia le associazioni culturali che le associazioni APS difatti sono enti senza scopo di lucro ma con delle differenze.
Così per costituire un’associazione culturale come associazione o cooperativa sono sufficienti 3 persone fisiche disposte a diventare soci fondatori, mentre nel caso delle APS le persone fisiche devono essere necessariamente almeno sette. Inoltre l’associazione culturale non può essere iscritta negli elenchi beneficiari del cinque per mille cosa che invece avviene per le APS. Il Codice del Terzo Settore ha eliminato difatti le associazioni culturali dall’articolo del TUIR dedicato alla gestione fiscale degli enti non commerciali.
Di fatto, quindi, per poter beneficiare dei vantaggi fiscali previsti per gli ETS le associazioni culturali dovranno diventare APS.