video suggerito
video suggerito
5 Ottobre 2024
11:00

Assistente infermiere: la nuova figura professionale nella sanità

E' stata introdotta in Italia la figura dell'assistente infermiere a seguito dell'apposita Conferenza Stato-Regioni che ha regolarizzato questa nuova professione sanitaria.

12 condivisioni
Assistente infermiere: la nuova figura professionale nella sanità
Giornalista pubblicista
Immagine

Una recente novità ha coinvolto i lavoratori del settore sanitario italiano: il 3 ottobre 2024 è nata nel nostro paese la figura dell'assistente infermiere, a seguito dell'apposita Conferenza Stato-Regioni che è andata a regolarizzare una professione ormai indispensabile per la sanità.

Secondo quanto stabilito, questa figura deve possedere la qualifica di Operatore Socio Sanitario (OSS), ma acquisisce competenze aggiuntive tramite formazione specifica e si occupa di compiti ben precisi, soprattutto in termini di organizzazione e di primo soccorso.

La nuova professione, che andrà a rivoluzionare il sistema lavorativo sanitario, sarà ufficializzata solamente a partire dal 2025, ma si possono già delineare le sue caratteristiche.

Chi è l'assistente infermiere

La recente figura si colloca tra un assistente OSS e un infermiere vero e proprio, da un lato andando a collaborare con gli infermieri presenti in struttura, dall'altro lato svolgendo le mansioni tipiche di un Operatore Socio Sanitario.

Si tratta di una professione intermedia che segue specifici parametri e regole sia dal punto di vista della formazione necessaria ad accedervi, sia per quanto riguarda i compiti che deve svolgere. Trovandosi in una posizione di responsabilità superiore a quella prevista per gli OSS, c'è chi ha soprannominato questa nuova figura come "Super OSS".

Di fatto il Ministero della Salute, le Regioni e le Provincie Autonome di Trento e di Bolzano hanno trovato un accordo prima di tutto intorno alla revisione del profilo professionale dell'Operatore Socio Sanitario, per poi introdurre l'assistente infermiere. I due ruoli vengono così delineati e descritti in modo preciso e specifico, portando ordine tra le professioni sanitarie.

Come diventare assistente infermiere: la formazione

L'accordo portato avanti dal Ministero indica anche qual è la formazione specifica che un assistente infermiere deve seguire per svolgere questo ruolo, definendolo come un lavoratore in possesso della qualifica di Operatore Socio Sanitario che successivamente segue un ulteriore percorso di acquisizione di competenze per diventare assistente infermiere.

Per accedere allo step formativo necessario a svolgere questa nuova professione è quindi indispensabile rispettare alcuni requisiti specifici:

  • avere conseguito la qualifica di OSS;
  • avere un diploma di scuola secondaria di secondo grado di 5 anni o un titolo equipollente conseguito all'estero;
  • avere esperienza maturata come OSS da almeno 24 mesi.

Una volta rispettate queste condizioni, il lavoratore può accedere al percorso formativo necessario a diventare assistente infermiere. Questo corso ha una durata minima di 500 ore e deve durare un minimo di sei mesi, fino ad un massimo di 12. Successivamente a questi step, sarà necessario seguire anche un tirocinio pratico in modo da sviluppare le competenze necessarie sul campo.

Ma la formazione non finisce qui: l'assistente infermiere è anche tenuto a frequentare particolari eventi di aggiornamento, pari ad un'ora per ogni mese lavorato nel corso dell'anno.

Schema di accordo per l'istituzione del profilo professionale di Assistente Infermiere

Quali compiti svolge l'assistente infermiere

Oltre a continuare a svolgere i tradizionali compiti che sono affidati ad un OSS, ad esempio supportando i pazienti nella deambulazione, nella vestizione e operando nella somministrazione dei pasti, questa nuova figura deve occuparsi anche del supporto gestionale, formativo e organizzativo secondo le indicazioni date dagli infermieri.

Nello specifico quindi lavora per soddisfare i bisogni di assistenza delle persone adulte o anziane con problemi di salute specifici, cronici oppure con disabilità fisiche o mentali.

Rispetto ad un OSS, questa figura è maggiormente coinvolta nelle valutazioni utili a individuare i bisogni specifici del paziente. Deve conoscere le pratiche di primo soccorso e intervenire in azioni di controllo e monitoraggio affinché le attività vengano svolte correttamente.

Assistente infermiere: cosa ne pensano le associazioni di categoria

Intorno alla nuova professione si riscontrano pareri contrastanti presso le associazioni di categoria: da un lato infatti si sottolinea il vantaggio di andare a regolamentare molti lavoratori che svolgono mansioni molto vicine a quella degli infermieri, dall'altro lato l'assistente infermiere potrebbe comportare nuovi rischi, soprattutto in merito alla qualità della formazione a cui queste figure potranno accedere.

In particolare il Sindacato Infermieri Italiani ha sollevato perplessità collegate alla mancanza di competenze ed esperienza idonee a svolgere determinate mansioni, apportando rischi non indifferenti per i pazienti.

La categoria degli infermieri quindi, attraverso le associazioni dedicate, si mostra contraria a questa nuova prospettiva, per cui anche la Federazione Europea degli Infermieri (EFN) è intervenuta con pareri opposti a questa decisione.

Sfondo autopromo
Segui Lexplain sui canali social
api url views