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8 Novembre 2024
17:00

Art. 826 c.c., Patrimonio dello Stato, delle province e dei comuni

L'articolo 826 del Codice Civile, rubricato come "Patrimonio dello Stato, delle Province e dei Comuni", rientra nel Libro III, Titolo I, Capo II del Codice. Ecco la disicplina.

Art. 826 c.c., Patrimonio dello Stato, delle province e dei comuni
Dottoressa in Giurisprudenza
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L’art. 826 del Codice Civile, di cui al Capo II, Titolo I, Libro III, dispone che:

“I beni appartenenti allo Stato, alle province e ai comuni, i quali non siano della specie di quelli indicati dagli articoli  precedenti, costituiscono il patrimonio dello  Stato  o,  rispettivamente,  delle province e dei comuni. 

Fanno parte del patrimonio indisponibile dello Stato le foreste che a norma delle leggi in materia  costituiscono  il  demanio  forestale dello Stato, le miniere, le cave e torbiere quando la  disponibilità ne è sottratta  al  proprietario  del  fondo,  le  cose  d'interesse storico, archeologico, paletnologico, paleontologico e artistico,  da chiunque e  in  qualunque  modo  ritrovate  nel  sottosuolo,  i  beni costituenti la dotazione della Presidenza della Repubblica, le caserme, gli armamenti, gli aeromobili militari e le navi da guerra. 

Fanno  parte  del   patrimonio   indisponibile   dello   Stato   o, rispettivamente, delle  province  e  dei  comuni,  secondo  la  loro appartenenza, gli edifici destinati a sede di uffici pubblici, con  i loro arredi, e gli altri beni destinati a un pubblico servizio”.

Il patrimonio indisponibile è l’insieme dei beni appartenenti allo Stato, alle Province e ai Comuni che possono essere interessati da atti dispositivi di diritto privato, purché ciò non pregiudichi la loro destinazione e la generale utilità.

I beni oggetto del patrimonio indisponibile rientrano nella macrocategoria dei beni pubblici che, a propria volta, distingue il patrimonio indisponibile dai beni demaniali.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Dopo la laurea presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Ho concluso la pratica forese in ambito penale, occupandomi di reati finanziari e doganali. Nel corso degli anni ho preso parte attivamente a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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