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2 Novembre 2024
15:00

Art. 625 c.c. “Erronea indicazione dell’erede o del legatario o della cosa che forma oggetto della disposizione”: commentato e spiegato semplicemente

L'articolo 625 del Codice Civile, rubricato "Erronea indicazione dell'erede o del legatario o della cosa che forma oggetto della disposizione", rientra nel Libro II - Delle successioni, Titolo III - Delle successioni testamentarie, Capo V - Dell'istituzione di erede e dei legati , Sezione I - Disposizioni generali.

Art. 625 c.c. “Erronea indicazione dell’erede o del legatario o della cosa che forma oggetto della disposizione”: commentato e spiegato semplicemente
Dottoressa in Giurisprudenza
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L'articolo 625 del Codice Civile, rubricato "Erronea indicazione dell'erede o del legatario o della cosa che forma oggetto della disposizione", rientra nel Libro II – Delle successioni, Titolo III – Delle successioni testamentarie, Capo V – Dell'istituzione di erede e dei legati , Sezione I – Disposizioni generali.

L'istituzione di erede è una disposizione con cui il testatore designa il suo successore e forma il contenuto tipico del testamento.

Il legato è una disposizione mortis causa a titolo particolare, con cui un soggetto (il legatario), succede in uno o più determinati diritti reali o uno o più rapporti determinati, che non vengono considerati come quota dell'intero patrimonio del defunto.

Vediamo il testo aggiornato della norma, il commento e la spiegazione semplice.

Art. 625 c.c.: testo aggiornato

Ecco il testo aggiornato dell’art. 625 del Codice Civile.

"Se la persona dell'erede o del legatario è stata erroneamente indicata, la disposizione ha effetto, quando dal contesto del testamento o altrimenti risulta in modo non equivoco quale persona il testatore voleva nominare .

La disposizione ha effetto anche quando la cosa che forma oggetto della disposizione è stata erroneamente indicata o descritta, ma è certo a quale cosa il testatore intendeva riferirsi".

Articolo 625 del Codice Civile: commento e spiegazione

Se l'erede o il legatario sono stati indicati erroneamente nel testamento, la disposizione è valida se, dal contesto del testamento o da altre circostanze, è chiaro senza dubbio chi il testatore voleva nominare.

Allo stesso modo, se il bene oggetto della disposizione testamentaria è stato indicato o descritto erroneamente, la disposizione rimane valida se è chiaro a quale bene il testatore intendeva riferirsi.

Casistica giurisprudenziale in tema di art. 625 c.c.

Vediamo adesso la casistica della giurisprudenza in tema di art. 625 c.c.

Corte di Cassazione, sezione 2, sentenza 11 aprile 2013, n. 8899
"In tema di successioni testamentarie, a norma degli artt. 625 e 628 cod. civ., l'indicazione del beneficiario fatta dal testatore in modo impreciso o incompleto non rende nulla la disposizione qualora, dal contesto del testamento o altrimenti, con riferimento comunque ad univoci dati obbiettivi, sia possibile determinare in modo certo la persona dell'erede o del legatario. Ne consegue che non è nulla la disposizione testamentaria operata a favore di persona indicata nella scheda con riferimento al solo nome e cognome e senza data di nascita, in presenza di altra persona avente i medesimi nome e cognome, ove sia possibile rimuovere in via interpretativa l'incompletezza della disposizione e l'incertezza causata da tale omonimia, anche attraverso l'utilizzo di elementi specificativi esterni all'atto, valorizzando l'effettiva volontà del testatore".

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Dopo la laurea presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Ho concluso la pratica forese in ambito penale, occupandomi di reati finanziari e doganali. Nel corso degli anni ho preso parte attivamente a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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