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15 Giugno 2024
17:00

Art. 606 c.c. “Nullità del testamento per difetto di forma”: commentato e spiegato semplicemente

L'art. 606 c.c., rubricato "Nullità del testamento per difetto di forma", rientra nel Libro II, Titolo III, Capo IV, Sezione I.

Art. 606 c.c. “Nullità del testamento per difetto di forma”: commentato e spiegato semplicemente
Dottoressa in Giurisprudenza
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L'articolo 606 del Codice Civile, rubricato "Nullità del testamento per difetto di forma", rientra nel Libro II – Delle successioni, Titolo III – Delle successioni testamentarie, Capo IV – Della forma dei testamenti, Sezione I – Dei testamenti ordinari.

La capacità di disporre per testamento è l'idoneità di un soggetto a disporre dei propri beni per testamento.

Vediamo il testo aggiornato della norma, il commento e la spiegazione semplice.

Art. 606 c.c.: testo aggiornato

Ecco il testo aggiornato dell’art. 606 del Codice Civile.

"Il testamento è nullo quando manca l'autografia o la sottoscrizione nel caso di testamento olografo , ovvero manca la redazione per iscritto, da parte del notaio, delle dichiarazioni del testatore o la sottoscrizione dell'uno o dell'altro, nel caso di testamento per atto di notaio .

Per ogni altro difetto di forma il testamento può essere annullato su istanza di chiunque vi ha interesse . L'azione di annullamento si prescrive nel termine di cinque anni dal giorno in cui è stata data esecuzione alle disposizioni testamentarie".

Articolo 606 del Codice Civile: commento e spiegazione

La nullità per difetto di forma riproduce, dal punto di vista sanzionatorio, il rigoroso formalismo voluto dalla legge per il testamento, a ulteriore garanzia del principio della libertà testamentaria.

Le ipotesi di nullità formale del testamento sono tassative.

Casistica giurisprudenziale in tema di art. 606 c.c.

Vediamo la casistica della giurisprudenza in tema di art. 606 c.c.

Corte di Cassazione, sezione 2, ordinanza 31 ottobre 2023, n. 30237
"Nel testamento olografo l'omessa o incompleta indicazione della data ne comporta l'annullabilità; l'apposizione di questa ad opera di terzi, invece, se effettuata durante il confezionamento del documento, lo rende nullo perché, in tal caso, viene meno l'autografia stessa dell'atto, senza che rilevi l'importanza dell'alterazione. Peraltro, l'intervento del terzo, se avvenuto in epoca successiva alla redazione, non impedisce al negozio mortis causa di conservare il suo valore tutte le volte in cui sia comunque possibile accertare la originaria e genuina volontà del de cuius".

Corte di Cassazione, sezione 2, ordinanza 31 ottobre 2023, n. 30221
"In tema di successione mortis causa, nel testamento pubblico le operazioni attinenti al ricevimento delle disposizioni testamentarie e quelle relative alla confezione della scheda sono idealmente distinte e, pertanto, possono svolgersi al di fuori di un unico contesto temporale; in tal caso, qualora la scheda sia predisposta dal notaio, condizione necessaria e sufficiente di validità del testamento è che egli, prima di dare lettura della scheda stessa, faccia manifestare di nuovo al testatore la sua volontà in presenza dei testi".

Corte di Cassazione, sezione 2, ordinanza 5 ottobre 2023, n. 28043
"In caso di impugnazione del testamento correlata alla falsità del medesimo, rivestono la qualità di litisconsorti necessari non solo tutti coloro che, una volta appurata la nullità dello stesso, potrebbero vantare diritti sulla successione in qualità di eredi legittimi, ma anche tutti i beneficiari delle disposizioni a titolo universale o particolare contenute nella scheda testamentaria, non essendo concepibile che, all'esito dello stesso processo, un testamento possa essere ritenuto valido (o invalido) nei confronti dell'erede istituito e invalido (o valido) nei confronti del legatario".

Corte di Cassazione, sezione 2, ordinanza 14 aprile 2023, n. 9979
"La sentenza definitiva di rigetto della domanda di nullità del testamento comporta la formazione del giudicato anche sulla validità delle singole clausole della scheda testamentaria, sicché è preclusa la possibilità di ridiscuterne in un nuovo giudizio, e ciò in ragione del potere-dovere del giudice, investito della domanda di nullità dell'intero atto "mortis causa", di rilevare, quand'anche non dedotta, la nullità di ogni distinta pattuizione".

Corte di Cassazione, sezione 2, ordinanza 16 febbraio 2022, n. 5091
"Quando l'erede in forza di un testamento olografo agisca per far dichiarare che quello successivo, che istituisce erede il convenuto, è stato alterato nella data da terzi, si è fuori della previsione dell'art. 602, comma 3, c.c., che riguarda i casi in cui è consentita la prova della non corrispondenza della data apposta dal testatore a quella del giorno di redazione della scheda, mentre l'alterazione della data da parte di terzi può essere fatta valere soltanto per mezzo della querela di falso il cui onere probatorio, in mancanza di altri elementi di prova, ben può essere assolto mediante le sole presunzioni".

Corte di Cassazione, sezione 6-2, ordinanza 9 novembre 2020, n. 25077
"L'interesse del successibile "ex lege" ad impugnare il testamento olografo può essere disconosciuto, qualora costui non dia prova dell'inesistenza in vita di altri eredi legittimi di grado poziore in termini di evidente probabilità, ancorché non di oggettiva certezza".

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Laureata in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Intelligence istituzionale e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea. Nel corso degli anni ho preso parte a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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