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3 Marzo 2024
17:00

Art. 540 c.c. “Riserva a favore del coniuge”: commentato e spiegato semplicemente

L'articolo 540 del Codice civile, rubricato come "Riserva a favore del coniuge", prevede che al coniuge venga riservata la metà del patrimonio dell’altro coniuge, più altre particolarità. Vediamo la disciplina.

Art. 540 c.c. “Riserva a favore del coniuge”: commentato e spiegato semplicemente
Dottoressa in Giurisprudenza
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L'articolo 540 del Codice Civile, rubricato "Riserva a favore del coniuge", rientra nel Libro II – Delle successioni, Titolo I – Disposizioni generali sulle successioni, Capo X – Dei legittimari, Sezione I – Dei diritti riservati ai legittimari

La successione è una fase di passaggio in cui una persona (ovvero il successore o avente causa) subentra alla posizione giuridica di un'altra (l'autore o dante causa).

Vediamo il testo aggiornato della norma, il commento e la spiegazione semplice.

Art. 540 c.c.: testo aggiornato

Ecco il testo aggiornato e quindi ufficiale dell’art. 540 del Codice Civile:

Comma 1 dell'art. 540 c.c. "A favore del coniuge è riservata la metà del patrimonio dell'altro coniuge, salve le disposizioni dell'art. 542 per il caso di concorso con i figli".

Comma 2 dell'art- 540 c.c. "Al coniuge, anche quando concorra con altri chiamati, sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare, e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni. Tali diritti gravano sulla porzione disponibile e, qualora questa non sia sufficiente, per il rimanente sulla quota di riserva del coniuge ed eventualmente sulla quota riservata ai figli".

Articolo 540 del Codice Civile: commento e spiegazione

La norma si applica anche al caso di successione legittima, conformemente alla sua ratio che si fonda sulla uguaglianza e protezione del superstite, per il quale la ricerca di un nuovo alloggio potrebbe essere fonte di un grave danno, anche psicologico e morale.

Casistica giurisprudenziale in tema di art. 540 c.c.

Vediamo la casistica della giurisprudenza in tema di art. 540 c.c.

Corte di Cassazione, sezione 2, sentenza 26 luglio 2023, n. 22566
"I diritti di abitazione e uso, accordati al coniuge superstite dall'art. 540, comma 2, c.c. spettano anche al coniuge separato senza addebito, eccettuato il caso in cui, dopo la separazione, la casa sia stata lasciata da entrambi i coniugi o abbia comunque perduto ogni collegamento, anche solo parziale o potenziale, con l'originaria destinazione familiare".

Corte di Cassazione, sezione 2, sentenza 10 marzo 2023, n. 7128
"Il diritto reale di abitazione, riservato al coniuge superstite dall’art. 540, comma 2, c.c., ha ad oggetto la sola “casa adibita a residenza familiare”, e cioè l'immobile in cui i coniugi abitavano insieme stabilmente prima della morte del de cuius, quale luogo principale di esercizio della vita matrimoniale; ne consegue che tale diritto non può comprendere due (o più) residenze alternative, ovvero due (o più) immobili di cui i coniugi avessero la disponibilità e che usassero in via temporanea, postulando la nozione di casa adibita a residenza familiare comunque l’individuazione di un solo alloggio costituente, se non l’unico, quanto meno il prevalente centro di aggregazione degli affetti, degli interessi e delle consuetudini della famiglia".

Corte di Cassazione, sezione 2, ordinanza 9 febbraio 2023, n. 4008
"Secondo quanto dispone l'art. 540, comma 2, c.c. in tema di successione necessaria, qualora il valore dei diritti del coniuge sulla casa familiare superi la disponibile, ma l'eccedenza sia comunque contenuta nella legittima del coniuge, quest'ultimo, dopo avere prelevato tali diritti secondo la regola dei legati di specie, mantiene il diritto di avere in proprietà, nella qualità di legittimario, la parte della legittima non assorbita dai diritti sulla casa familiare. Pertanto, in caso di concorso del coniuge con più figli, la legittima complessiva del coniuge è pari alla metà dell'asse, comprensiva dei diritti sulla casa familiare, mentre l'altra metà spetta ai figli in parti uguali".

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Dopo la laurea presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Ho concluso la pratica forese in ambito penale, occupandomi di reati finanziari e doganali. Nel corso degli anni ho preso parte attivamente a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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