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19 Agosto 2023
13:00

Art. 318 c.p., Corruzione per l’esercizio della funzione

L’art. 318 del Codice Penale, rubricato “Corruzione per l’esercizio della funzione”. La norma in esame mira a tutelare l'onorabilità dei pubblici funzionari nei casi di corruzione.

Art. 318 c.p., Corruzione per l’esercizio della funzione
Dottoressa in Giurisprudenza
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L’art. 318 del Codice Penale, rubricato Corruzione per l’esercizio della funzione, dispone:

Il pubblico ufficiale, che, per l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente riceve, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità, o ne accetta la promessa, è punito con la reclusione da tre a otto anni”.

Procedibilità: d'ufficio
Competenza: Tribunale collegiale
Arresto: facoltativo
Fermo: consentito
Custodia cautelare in carcere: consentita
Altre misure cautelari personali: consentite
Termine di prescrizione: 8 anni

La norma disciplina la cd. corruzione impropria il cui oggetto è il baratto del compimento di un atto d’ufficio dietro un corrispettivo indebito.

E’ necessario che la promessa o dazione indebita delle somme di denaro o di un’altra utilità al pubblico funzionario sia finalizzata al compimento di un unico e specifico atto, non obbligatoriamente contrario ai doveri del suo ufficio

Il reato ha natura plurioffensiva, poichè lede sia il buon funzionamento sia la correttezza e la trasparenza della Pubblica Amministrazione. Il reato prevede, inoltre, il concorso necessario tra la condotta del corruttore privato (extraneus) e il corrotto funzionario pubblico (intraneus).

L'elemento soggettivo è il dolo generico consistente cioè nella rappresentazione, da parte del pubblico agente, delle conseguenze illecite da voler raggiungere.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Dopo la laurea presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Ho concluso la pratica forese in ambito penale, occupandomi di reati finanziari e doganali. Nel corso degli anni ho preso parte attivamente a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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