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21 Novembre 2024
9:00

Art. 2813 c.c., Pericolo di danno alle cose ipotecate

L'articolo 2813 del Codice Civile, rubricato "Pericolo di danno alle cose ipotecate", si pone a difesa del creditore ipotecario innanzi agli eventuali atti di disposizione lesivi compiuti dal debitore o da un terzo e da cui possa generarsi la deterioramento o il perimento del bene.

Art. 2813 c.c., Pericolo di danno alle cose ipotecate
Dottoressa in Giurisprudenza
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L’articolo 2813 del Codice Civile, di cui alla Sezione I, Capo IV, Titolo III, del Libro VI, disciplina:

“Qualora il debitore o un terzo compia atti da cui possa derivare il perimento o il deterioramento dei beni ipotecati, il creditore può domandare all'autorità giudiziaria che ordini la cessazione di tali atti o disponga le cautele necessarie per evitare il pregiudizio della sua garanzia”.

L’art. 2813 protegge il creditore dagli eventuali atti dispositivi e di alienazione del bene compiuti dal debitore e che potrebbero cagionargli un pregiudizio. La limitazione della garanzia, accorda al creditore una vera tutela preventiva grazie all’azione inibitoria che ha come obiettivo il divieto di azioni dannose, compiute dal debitore o da un terzo, sul bene.

Sul punto è possibile richiamare la sentenza emessa dalla Corte d'Appello di Milano, 4 luglio 2011, prevedendo che

"E' legittima la clausola di rotazione del pegno purché il bene offerto in sostituzione abbia un valore non superiore a quello del bene originariamente costituito in garanzia".

La tutela annunciata dalla disposizione mira a garantire al creditore la certezza che gli atti dispositivi del bene vengano limitati dalla garanzia.

Questa assicura una tutela preventiva e, attraverso il ricorso ad un'azione  inibitoria, protegge le eventuali azioni dannose perpetrate dal debitore o da un terzo sulla cosa in oggetto.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Dopo la laurea presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Ho concluso la pratica forese in ambito penale, occupandomi di reati finanziari e doganali. Nel corso degli anni ho preso parte attivamente a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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