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20 Novembre 2024
15:00

Art. 2798 c.c., Assegnazione della cosa in pagamento

L'articolo 2798 del Codice Civile, rubricato come “Assegnazione della cosa in pagamento” è ricompreso all'interno del Libro VI, Titolo III, Capo III, Sezione II.

Art. 2798 c.c., Assegnazione della cosa in pagamento
Dottoressa in Giurisprudenza
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L’art. 2798 del Codice Civile, di cui alla Sezione II, Capo III, Titolo III, Libro VI dispone che:

“Il creditore può sempre domandare al giudice che la cosa gli venga assegnata in pagamento fino alla concorrenza del debito, secondo la stima da farsi con perizia o secondo il prezzo corrente, se la cosa ha un prezzo di mercato”.

L’assegnazione, così come la vendita, ha l’obiettivo di rafforzare la garanzia a tutela del creditore che può chiederla anche quando ha già esperito l’intimazione e poi procedere alla vendita sino al momento di ottenimento dell’assegnazione.

Vediamo alcuni tra gli orientamenti della giurisprudenza:

  • Corte di Cassazione, sezione 6 1, ordinanza 3 ottobre 2018, n. 24137
    "Il pegno irregolare si differenzia da quello regolare in quanto le somme di danaro o i titoli depositati presso il creditore diventano di proprietà del medesimo, sicchè in caso di inadempimento del debitore, il creditore è tenuto soltanto a restituire l'eventuale eccedenza dei titoli rispetto alle somme garantite, mentre nel pegno regolare egli ha diritto a soddisfarsi disponendo dei titoli ricevuti in pegno";
  • Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 1 febbraio 2008, n. 2456
    "La natura giuridica del pegno irregolare comporta che le somme di danaro o i titoli depositati presso il creditore diventano – diversamente che nell'ipotesi di pegno regolare – di proprietà del creditore stesso, che ha diritto di soddisfarsi, pertanto, non secondo il meccanismo di cui agli artt. 2796 – 2798 cod. civ. (che postula l'altruità delle cose ricevute in pegno), bensì direttamente sulla cosa, al di fuori del concorso con gli altri creditori, per effetto di un'operazione contabile, parimenti estranea all'ambito di operatività della compensazione".
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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Dopo la laurea presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Ho concluso la pratica forese in ambito penale, occupandomi di reati finanziari e doganali. Nel corso degli anni ho preso parte attivamente a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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