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26 Settembre 2023
17:00

Art. 248 c.p., Somministrazione al nemico di provvigioni

L’art. 248 c.p., intitolato “Somministrazione al nemico di provvigioni”, rientra nel Libo II, Titolo I, Capo I del Codice Penale. Vediamo la norma, la sua spiegazione e gli orientamenti della giurisprudenza.

Art. 248 c.p., Somministrazione al nemico di provvigioni
Dottoressa in Giurisprudenza
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L’articolo 248 del Codice Penale, di cui al Libo II – Dei delitti in particolare, Titolo I – Dei delitti contro la personalità dello Stato, Capo I – Dei delitti contro la personalità internazionale dello Stato, è rubricato Somministrazione al nemico di provvigioni .

Ecco il testo aggiornato dell'art. 248 c.p.:

Chiunque, in tempo di guerra, somministra, anche indirettamente, allo Stato nemico provvigioni, ovvero altre cose, le quali possano essere usate a danno dello Stato italiano, è punito con la reclusione non inferiore a cinque anni.

Tale disposizione non si applica allo straniero che commette il fatto all'estero”.

Procedibilità: d'ufficio
Competenza: Corte d'Assise
Arresto: obbligatorio
Fermo: consentito
Custodia cautelare in carcere: consentita
Altre misure cautelari personali: consentite
Termine di prescrizione: 24 anni

La disposizione tutela l’interesse dello Stato nell’evitare che le attività individuali possano compromettere il rapporto bellico, sia favorendo il nemico sia coadiuvando la sua ricerca di risorse.

Non è configurabile il tentativo.

Le condotte assumono rilievo sin dalle attività meramente preparatorie, così come comprovate da peculiari atteggiamenti.

In ogni caso, la norma descrive un reato comune: una condotta, cioè. che può essere commessa da chiunque (cittadino italiano o straniero che sia), purchè si svolga all'interno del territorio nazionale.

La condotta descritta ha ad oggetto la somministrazione di provvigioni e sostentamento che possano essere utili alla sopravvivenza del nemico, in alternativa il fornire cose utili ad arrecare un danno all'Italia.

L'elemento soggettivo è quello del dolo generico, inteso come la coscienza e la volontà di star agendo con la consapevolezza di star arrecando un danno allo Stat.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Dopo la laurea presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Ho concluso la pratica forese in ambito penale, occupandomi di reati finanziari e doganali. Nel corso degli anni ho preso parte attivamente a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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