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3 Ottobre 2023
9:00

Art. 245 c.p., Intelligenze con lo straniero per impegnare lo Stato italiano alla neutralità o alla guerra

L'art. 245 c.p., rubricato "Intelligenze con lo straniero per impegnare lo Stato italiano alla neutralità o alla guerra", rientra nel Libro II, Titolo I, Capo I del Codice Penale. Vediamo la norma, la sua spiegazione e gli orientamenti della giurisprudenza.

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Art. 245 c.p., Intelligenze con lo straniero per impegnare lo Stato italiano alla neutralità o alla guerra
Dottoressa in Giurisprudenza
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L’articolo 245 del Codice Penale, di cui al Libro II – Dei delitti in particolare, Titolo I – Dei delitti contro la personalità dello Stato, Capo I – Dei delitti contro la personalità internazionale dello Stato, è rubricato Intelligenze con lo straniero per impegnare lo Stato italiano alla neutralità o alla guerra”.

Il testo aggiornato dell'art. 245 c.p. dispone:

Chiunque tiene intelligenze con lo straniero per impegnare o per compiere atti diretti a impegnare lo Stato italiano alla dichiarazione o al mantenimento della neutralità, ovvero alla dichiarazione di guerra, è punito con la reclusione da cinque a quindici anni.

La pena è aumentata se le intelligenze hanno per oggetto una propaganda col mezzo della stampa”.

Procedibilità:  d'ufficio
Competenza: Corte d'Assise
Arresto: obbligatorio
Fermo: consentito
Custodia cautelare in carcere: consentita
Altre misure cautelari personali: consentite
Termine di prescrizione: 15 anni

La norma tratta un reato plurisoggettivo, dal momento che presuppone la condotta intercorrente tra almeno due soggetti, uno dei quali necessariamente straniero e con il quale si intraprendono accordi segreti per il conseguimento di un’attività cospirativa contro lo Stato italiano.

L'influenza indiscussa dell’informazione a mezzo stampa estrinseca una circostanza aggravante speciale nel caso in cui le intelligenze siano propagandate a mezzo stampa.

La ratio legis della disposizione è da ricercarsi nella riconosciuta autonomia e libertà degli organi dello Stato nel momento di decisione sullo stato di guerra o di neutralità, ed evitando ingerenze.

Non è configurabile il tentativo.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Dopo la laurea presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Ho concluso la pratica forese in ambito penale, occupandomi di reati finanziari e doganali. Nel corso degli anni ho preso parte attivamente a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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