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6 Luglio 2024
11:00

Art. 2118 c.c. aggiornato 2024 e commentato: “Recesso dal contratto a tempo indeterminato”

L'art. 2118 del codice civile disciplina il "Recesso dal contratto a tempo indeterminato". Si tratta della norma che è posta alla base del preavviso di dimissioni o licenziamento nel contratto a tempo indeterminato e nel contratto di apprendistato. Vediamo l'art. 2118 cc commentato con spiegazione semplice.

Art. 2118 c.c. aggiornato 2024 e commentato: “Recesso dal contratto a tempo indeterminato”
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L'art. 2118 del codice civile disciplina il "Recesso dal contratto a tempo indeterminato".

Si tratta della norma che è posta alla base del preavviso di dimissioni o licenziamento nel contratto a tempo indeterminato e nel contratto di apprendistato.

Art. 2118 c.c.: testo aggiornato 2024

Il Libro Quinto – Del Lavoro, Titolo II – Del Lavoro nell'impresa, paragrafo 4 – Dell'Estinzione del rapporto di lavoro, contiene l'art. 2118 c.c., vediamo il testo aggiornato all'ano 2024.

Art. 2118. – (Recesso dal contratto a tempo indeterminato)

Art. 2118 c.c. comma 1: "Ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto di lavoro a tempo indeterminato, dando il preavviso nel termine e nei modi stabiliti dalle norme corporative, dagli usi o secondo equità (1)".

Art. 2118 c.c. comma 2: "In mancanza di preavviso, il recedente è tenuto verso l'altra parte a un'indennità equivalente all'importo della retribuzione che sarebbe spettata per il periodo di preavviso".

Art. 2118 c.c. comma 3: "La stessa indennità è dovuta dal datore di lavoro nel caso di cessazione del rapporto per morte del prestatore di lavoro".

(1) Le norme corporative sono state abrogate con R.D.L. 9 agosto 1943, n. 721.

Art. 2118 c.c. commentato e spiegato

I lavoratori alle prese con i riferimenti all'art. 2118 del codice civile hanno bisogno di approfondire l'art. 2118 c.c. di Normattiva, commentato, spiegato, quindi con una spiegazione del contenuto dell'articolo del codice civile per orientarsi nella gestione del proprio rapporto di lavoro, sia indeterminato che apprendistato, anche in riferimento al rapporto tra ferie e preavviso e tra malattia, infortunio, gravidanza, puerperio e preavviso.

Approfondiamo il contenuto dell'articolo 2118 del codice civile commentato con una spiegazione semplice.

Art. 2118 c.c. e apprendistato

Molti lavoratori cercano l'articolo 2118 del codice civile commentato e spiegato perché è la norma che riguarda il recesso dal rapporto di lavoro a tempo indeterminato, ivi compreso l'apprendistato.

Perché l'apprendistato è incluso nella norma dell'articolo 2118 del codice civile che riguarda il rapporto di lavoro a tempo indeterminato? perché l'apprendistato è un contratto a tempo indeterminato con contenuto formativo e quindi con possibilità di recesso di una delle parti al termine del periodo formativo, generalmente triennale.

L'articolo 41 del Decreto Legislativo 15 giugno 2015, n. 81 contenente la "Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183", al comma 1 stabilisce proprio che "L'apprendistato è un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e alla occupazione dei giovani".

Recesso per dimissioni, licenziamento o risoluzione consensuale

Il recesso del rapporto di lavoro a tempo indeterminato è possibile in tre modi: dimissione, licenziamento e risoluzione consensuale.

Il comma 1 dell'art. 2118 del codice civile stabilisce che sia il datore di lavoro che il lavoratore possono recedere dal contratto a tempo indeterminato, ossia è possibile per il lavoratore formalizzare la dimissione ed è possibile per il datore di lavoro il licenziamento del lavoratore.

Accanto a dimissioni e licenziamento, un'altra possibilità di recesso dal rapporto di lavoro a tempo indeterminato è la risoluzione consensuale di entrambe le parti.

Preavviso di dimissioni o licenziamento art. 2118 c.c. secondo il CCNL

Il primo comma dell'art. 2118 del codice civile se da un lato conferma che "Ciascuno dei contraenti può recedere dal contratto di lavoro a tempo indeterminato" dall'altro lato indica le modalità, ossia la parte che recede (quindi datore di lavoro in caso di licenziamento e lavoratore in caso di dimissioni) deve dare un preavviso di dimissioni o di licenziamento.

Il preavviso di dimissioni o licenziamento in che modo va formalizzato? nei termini e nei modi stabiliti "dalle norme corporative, dagli usi o secondo equità".

Le norme corporative sono state abrogate con R.D.L. 9 agosto 1943, n. 721. Ai giorni d'oggi, l'unica modalità per formalizzare il recesso è seguire ciò che indica il contratto individuale di lavoro o il contratto collettivo (CCNL) applicato al rapporto di lavoro.

I CCNL infatti indicano i termini del preavviso ai sensi dell'art. 2118 del codice civile sia in caso di dimissioni che in caso di licenziamento.

Il preavviso è un numero di giorni di preavviso che bisogna concedere all'altra parte, sostanzialmente per organizzarsi, prima di cessare il rapporto di lavoro.

Indennità sostitutiva del preavviso art. 2118 c.c.

Il comma 2 dell'articolo 2118 del codice civile introduce l'istituto dell'indennità sostitutiva del preavviso laddove stabilisce che "In mancanza di preavviso, il recedente è tenuto verso l'altra parte a un'indennità equivalente all'importo della retribuzione che sarebbe spettata per il periodo di preavviso".

Quindi il codice civile da un lato prevede l'indennità sostitutiva del preavviso e dall'altro lato dà i parametri per quantificarla, ossia la parte che recede senza rispettare in tutto o in parte il preavviso è tenuta a riconoscere all'altra parte la retribuzione giornaliera moltiplicata per tutti i giorni di mancato preavviso concesso all'altra parte.

Il comma 3 dell'articolo 2118 del codice civile riconosce in via automatica l'indennità sostitutiva del preavviso alla famiglia del lavoratore in caso di morte di quest'ultimo: "La stessa indennità è dovuta dal datore di lavoro nel caso di cessazione del rapporto per morte del prestatore di lavoro".

Riferimenti all'art. 2118 c.c.

Vediamo ora quali altre norme del codice civile fanno riferimento all'articolo 2118 del codice civile.

Ferie (art. 2109 c.c.) e preavviso (art. 2118 c.c.)

Un riferimento all'articolo 2118 del codice civile è contenuto nell'articolo 2109 c.c. denominato "Periodo di riposo". Si tratta della normativa che introduce il riposo settimanale e le ferie retribuite.

In tema di periodo annuale di ferie retribuito, che secondo l'articolo 2109 del codice civile deve essere "possibilmente continuativo, nel tempo che l'imprenditore stabilisce, tenuto conto delle esigenze dell'impresa e degli interessi del prestatore di lavoro".

Lo stesso articolo 2109 del codice civile stabilisce che "Non può essere computato nelle ferie il periodo di preavviso indicato nell'art. 2118".

In altre parole, ferie e preavviso di dimissioni o licenziamento ai sensi dell'art. 2118 c.c. sono incompatibili perché previsto dell'articolo 2109 del codice civile. L'eventuali ferie concesse durante il preavviso allungano il periodo di preavviso stesso.

Infortunio, malattia, gravidanza, puerperio (art. 2110 c.c.) e preavviso (art. 2118 c.c.)

Un altro riferimento all'articolo 2118 del codice civile è contenuto nell'articolo 2110 del codice civile in materia di "Infortunio, malattia, gravidanza, puerperio".

Questa normativa prevede che "In caso d'infortunio, di malattia, di gravidanza o di puerperio, se la legge o le norme corporative non stabiliscono forme equivalenti di previdenza o di assistenza, è dovuta al prestatore di lavoro la retribuzione o un'indennità nella misura e per il tempo determinati dalle leggi speciali, dalle norme
corporative, dagli usi o secondo equità".

Lo stesso articolo 2110 del codice civile stabilisce quando è possibile,  per il datore di lavoro, recedere dal contratto a tempo indeterminato ai sensi dell'articolo 2118 del codice civile, ossia in caso di infortunio, di malattia, di gravidanza o di puerperio, "l'imprenditore ha diritto di recedere dal contratto a norma dell'art. 2118, decorso il periodo stabilito dalla legge, dalle norme corporative, dagli usi o secondo equità".

Nella sostanza l'articolo 2110 del codice civile consente il recesso dal rapporto di lavoro a tempo indeterminato ai sensi dell'articolo 2118 del codice civile ad esempio in caso di superamento del periodo di comporto in caso di malattia del lavoratore. Periodo di comporto che è stabilito dai contratti collettivi.

Recesso nel lavoro domestico

L'articolo 2244 del codice civile stabilisce che "Al contratto di lavoro domestico sono applicabili le norme sul recesso volontario e per giusta causa, stabilite negli articoli 2118 e 2119".

Quindi anche nel lavoro domestico va applicato l'articolo 2118 del codice civile in tema di recesso dal contratto a tempo indeterminato.

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Antonio Barbato
Direttore editoriale e Consulente del Lavoro
Mi occupo di consulenza del lavoro e giornalismo giuslavoristico, previdenziale e fiscale. Iscritto all’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Napoli e fondatore di uno studio professionale specializzato nel mondo del web e dell’editoria. Sono tra i soci fondatori e Vice Presidente dell’Associazione giovani Consulenti del Lavoro di Napoli. Tra i primissimi redattori di Fanpage.it, ho ricoperto, sin dalla fondazione del giornale, il ruolo di Responsabile dell’area Lavoro (Job), dal 2011 al 2022. Autore di numerose guide esplicative, dal 2023 ricopro il ruolo di Direttore editoriale di Lexplain, verticale del gruppo Ciaopeople dedicato al mondo della legislazione, del fisco, dell'economia e della finanza.
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