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30 Luglio 2023
9:00

Art. 174 c.p., Indulto e grazia

L'indulto e la grazia sono atti di clemenza previsti dal nostro ordinamento e che incarnano la volontà dello Stato di non punire il reo per il reato commesso.

Art. 174 c.p., Indulto e grazia
Dottoressa in Giurisprudenza
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L’articolo 174 del Codice Penale, rubricato “Indulto e grazia”, dispone:

L'indulto o la grazia condona, in tutto o in parte, la pena inflitta, o la commuta in un'altra specie di pena stabilita dalla legge. Non estingue le pene accessorie, salvo che il decreto disponga diversamente, e neppure gli altri effetti penali della condanna.
Nel concorso di più reati, l'indulto si applica una sola volta, dopo cumulate le pene, secondo le norme concernenti il concorso dei reati.
Si osservano, per l'indulto, le disposizioni contenute nei tre ultimi capoversi dell'articolo 151”.

L’indulto è un provvedimento di clemenza con il quale si condona, in tutto o in parte, la pena principale che è applicata all’imputato raggiunto dalla sentenza di condanna.

Come nel caso dell’indulto, anche la grazia consente di condonare la pena, integralmente o parzialmente,  da cui è travolto il condannato o commutare la stessa in un’altra prevista dall’ordinamento.

Tuttavia, mentre l’indulto è un provvedimento di carattere collettivo, dal momento che investono tutti reati interessati dal provvedimento al momento della sua emanazione e rientranti nei criteri descritti; la grazia invece è un provvedimento personale, particolare, che interessa il singolo beneficiario che raggiunge.

L'indulto e la grazia non estinguono le pene accessorie e gli altri effetti penali della condanna, salvo che la legge  non preveda.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Dopo la laurea presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Ho concluso la pratica forese in ambito penale, occupandomi di reati finanziari e doganali. Nel corso degli anni ho preso parte attivamente a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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