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29 Maggio 2024
17:00

Art. 139 della Costituzione italiana: commento e spiegazione semplice

L'art. 139 della Costituzione italiana stabilisce che la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale.

Art. 139 della Costituzione italiana: commento e spiegazione semplice
Avvocato
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L'art. 139 della Costituzione italiana stabilisce che la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale.

L'art. 139 si trova nella Parte II "Ordinamento della Repubblica", Titolo VI "Garanzie costituzionali", Sezione II "Revisione della Costituzione. Leggi costituzionali".

Vediamo cosa stabilisce l'art. 139 della Costituzione italiana.

Art. 139 della Costituzione italiana: testo aggiornato

Ecco il testo aggiornato dell'art. 139 della Costituzione italiana:

"Art. 139
La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale".

Art. 139 della Costituzione italiana: spiegazione

L'art. 139 è l'ultimo articolo della Costituzione italiana e stabilisce che la forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale.

Tra le caratteristiche della nostra Costituzione vi è quella della "rigidità".

La nostra non è una Costituzione elastica, come era lo Statuto Albertino, ma rigida.

Questo vuol dire che ci sono alcune parti della stessa che non possono essere oggetto di revisione costituzionale (ad esempio, i principi fondamentali della Costituzione come il principio democratico oppure la forma repubblicana) e altre parti che possono essere oggetto di revisione, a patto che venga seguita la procedura di revisione costituzionale di cui all'art. 138 Cost. che prevede l'approvazione della legge di revisione costituzionale con due approvazioni che avvengono a una distanza non inferiore di tre mesi.

La seconda approvazione deve avvenire a maggioranza assoluta. Entro 90 giorni può essere indetto un referendum su richiesta di cinquecentomila elettori, di 5 Consigli regionali o di 1/5 dei membri di una Camera. Il referendum non è necessario se nella seconda votazione l'approvazione avviene a maggioranza dei 2/3 di ciascuna Camera.

Laureata con lode in giurisprudenza presso l’Università degli studi di Napoli Federico II. Ho poi conseguito la specializzazione presso la Scuola di specializzazione per le professioni legali, sono stata collaboratrice della cattedra di diritto pubblico comparato e ho svolto la professione di avvocato. Sono autrice e coautrice di numerosi manuali, alcuni tra i più noti del diritto civile e amministrativo. Sono inoltre autrice di numerosi articoli giuridici e ho esperienza pluriennale come membro di comitato di redazione. Per Lexplain sono editor per l'area "diritto" e per l'area "fisco". 
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