L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni poche ore fa ha reso noto di aver approvato all’unanimità le nuove regole dedicate agli influencer e ai contenuti pubblicitari.
La decisione in realtà non è del tutto nuova e anzi risale già alla consultazione pubblica avviata da AGCOM lo scorso luglio, con l’obiettivo di discutere della necessità di una disciplina uniforme.
E’ un dato di fatto, quindi, che il “pandoro-gate” griffato Ferragni rappresenti solo una fortuita coincidenza.
Cerchiamo di capirne di più.
Chi è l’influencer?
Il comunicato stampa AGCOM annuncia delle Linee guida indirizzate agli influencer noti in Italia.
Il termine influencer è diventato ormai di uso comune e rappresenta uno dei lavori per cd. “del nuovo millennio”, tanto da essere ricompreso nella categoria delle parole nuove dell’Accademia della Crusca.
L’influencer (o creator) è definito come
“Personaggio popolare soprattutto in rete che è in grado di influenzare l'opinione pubblica riguardo a un certo argomento”.
Una persona cioè che si espone sui social network e funge da opinion maker su temi di sua scelta. Grazie a questa notorietà, è in grado di raggiungere un seguito di persone interessate ai suoi argomenti di conversazione.
La valutazione degli influencer si basa su un’osservazione di tipo quantitativo-oggettivo, ovvero la Classificazione dell'ampiezza del pubblico raggiunto (numero di followers):
Influencer | Followers |
---|---|
Micro Influencers | 10K – 100K followers |
Mid-Tier Influencers | 100K – 500K |
Mega Influencers | 500K – 2M |
Secondo le regole inaugurate dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni gli influencer interessati saranno quelli “che raggiungono, tra l’altro, almeno un milione di follower sulle varie piattaforme o social media su cui operano e hanno superato su almeno una piattaforma o social media un valore di engagement rate medio pari o superiore al 2% (ossia, che hanno suscitato reazioni da parte degli utenti, tramite commenti o like, in almeno il 2% dei contenuti pubblicati)”.
Le linee guida
L’approvazione delle nuove regole rappresentano un passo importante, sia in termini di tutela dei consumatori sia di riconoscimento della professione digitale.
La crescente notorietà e coesione delle community create dagli influencer – “definiti come soggetti che creano, producono e diffondono al pubblico contenuti audiovisivi, sui quali esercitano responsabilità editoriale, tramite piattaforme per la condivisione di video e social media”, come indicato dal comunicato stampa dell’AGCOM – ha sollecitato l’Autorità ad intervenire con una regolamentazione che possa guidare la trasparenza pubblicitaria.
La decisione in realtà non è del tutto nuova e anzi risale già alla consultazione pubblica avviata da AGCOM lo scorso luglio (Delibera n. 178/23/CONS), con l’obiettivo di discutere della necessità di una disciplina uniforme.
Queste linee guida hanno lo scopo di assicurare il rispetto da parte degli influencer delle disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi, in particolare in tema di comunicazioni commerciali, tutela dei diritti fondamentali della persona, dei minori e dei valori dello sport.
Un vero e proprio codice di condotta per gli influencer che dovranno attenersi alla trasparenza sulla pubblicità:
“In caso di contenuti con inserimento di prodotti, gli influencer sono tenuti a riportare una scritta che evidenzi la natura pubblicitaria del contenuto in modo prontamente e immediatamente riconoscibile”.
Questo significa che nella sponsorizzazione di un prodotto pubblicizzato da un influencer sui propri canali social, in quanto veri e propri editori, dovranno essere chiaramente individuabili e contattabili.
Il Tavolo tecnico
Oltre alla regolamentazione, le Linee guida AGCOM annunciano l’avvio di un Tavolo tecnico che avrà il compito di individuare la disciplina più appropriata in termini di comunicazione sui social media e sponsorizzazioni pubblicitarie.
L’équipe sarà composta dai creatori di contenuti digitali, esperti di marketing e soggetti che operano come intermediari tra aziende e influencer.
Solo così sarà possibile lavorare in maniera congiunta, recependo le necessità di chi è chiamato a lavorare con i social e il rispetto dei consumatori, dei minori e dei valori dello sport.
Le sanzioni previste
L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni – AGCOM evidenzia chiaramente come il mancato rispetto delle regole comporterà l’applicazione di sanzioni e non solo.
Gli influencer sono tenuti a riportare una scritta che evidenzi la natura pubblicitaria del contenuto in modo prontamente e immediatamente riconoscibile.
Tra i primi provvedimenti, infatti, verranno applicati richiami e ordini volti alla rimozione o adeguamento dei contenuti.
Invece, per quanto riguarda le sanzioni, sono le stesse già previste dal Testo unico sui servizi dei media audiovisivi che in caso di mancato rispetto delle pratiche commerciali e violazione dei diritti fondamentali dello sport vanno da 30mila a 600mila euro.