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8 Novembre 2023
13:00

AGCOM: arriva il parental control dal 21 novembre

La protezione dei minori in rete entra in vigore a partire dal prossimo 21 novembre, così come già approvato dall'AGCOM. Ecco la lista dei siti e dei contenuti assoggettati al parental control, perchè ritenuti pericolosi e inappropriati per i più giovani.

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AGCOM: arriva il parental control dal 21 novembre
Dottoressa in Giurisprudenza
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Le linee guida in tema di protezione dei minori sul web entreranno in vigore  il prossimo 21 novembre, così come approvato da tempo dall’Autorità per la garanzia delle comunicazioni – AGCOM.

Stiamo parlando di un pacchetto di misure che consentirà di incrementare il livello di tutela nei confronti dei più giovani, controllando l’accesso a quei contenuti online che possono rivelarsi pericolosi o inappropriati rispetto alla loro età.

Il parental control sarà reso gratuito per tutti i clienti e permetterà ai genitori di poter supervisionare e filtrare i siti in rete non adatti ai minori.

L’obiettivo è quello di coadiuvare i genitori, le famiglie e, più in generale, gli utenti all’utilizzo corretto del cyberspazio e a una maggiore consapevolezza delle opportunità e dei rischi presenti sul web.

Vediamo di cosa si tratta.

La tutela dei minori nel cyberspazio

L’Autorità per la garanzia delle comunicazioni – AGCOM ha approvato, lo scorso 25 gennaio 2023, la Delibera 9/23/CONS in tema di “Adozione delle linee guida finalizzate all’attuazione dell’articolo 7-bis del decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28 in materia di “sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio”.

Le Linee Guida sono una risposta alla crescente preoccupazione dovuta all’utilizzo incauto e incontrollato del mondo digitale da parte di giovani e giovanissimi, facendo sì che che gli Internet service provider (ovvero, i fornitori di servizi di accesso a Internet) predispongano adeguati sistemi di parental control: un vero e proprio filtro sui contenuti non appropriati per i minorenni e un di un blocco per i contenuti riservati a un pubblico maggiorenne.

In base alla delibera proveniente da AGCOM i sistemi di controllo parentale devono essere offerti dagli ISP gratuitamente ai consumatori e senza costi correlati all’attivazione, alla disattivazione, alla configurazione o al funzionamento.

Facciamo chiarezza spiegando come funzionerà questo blocco e quali siti riguarderà.

Come funzionerà il blocco

A partire dal 21 novembre entrerà in vigore il blocco sui contenuti inappropriati e violenti disponibili in rete in cui i più piccoli potrebbero incappare.

La restrizione non sarà più soltanto un’impostazione facoltativa rimessa alla discrezionalità dell’Internet Provider e soggetta a pagamento per le famiglie che intendano attivarla.

Il parental control (SCP) opererà un reindirizzamento alla pagina web contenente un avviso di errore, nel momento in cui il minore dovesse incorrere o cercare contenuti che per il proprio dominio risultino essere automaticamente bloccati.

Il minore sarà infatti avvertito dall’avviso che non può accedere a quel tipo di contenuto poiché inappropriato per la sua età o perché riservato a un pubblico maggiorenne.

Quali siti saranno bloccati?

Vediamo la lista delle principali categorie interessate dal parental control:

  • Contenuti per adulti, ovvero siti web riservati ad un pubblico maggiorenne, siti che mostrano nudità totale o parziale in un contesto sessuale pornografico, accessori sessuali, attività orientate al sesso;
  • Contenuti ritenuti inquietanti;
  • Contenuti relativi a droghe, alcool, tabacco;
  • Gioco d'azzardo, ovvero siti e piattaforme che forniscono informazioni o promuovono il gioco d'azzardo o supportano il gioco d'azzardo online e/o scommesse;
  • Contenuti e download illegali;
  • Contenuti relativi ad armi e violenza, che possano fornire informazioni, promuovono o supportano la vendita di armi e articoli correlati;
  • Contenuti che incitano all’odio e alla discriminazione, inteso come l’intoleranza verso qualsiasi individuo o gruppo;
  • Contenuti relativi a culti di carattere estremista o coercitivo, per esempio le sette che promuovono o che offrono metodi, mezzi di istruzione o altre risorse per influire su eventi reali attraverso l'uso di incantesimi, maledizioni, poteri magici o essere soprannaturali;
  • Siti di incontri;
  • Shopping e aste;
  • Pubblicità di pratiche che danneggiano la salute, come pratiche che supportano e promuovono l’anoressia e/o la bulimia ecc.;
  • Siti che facilitano la navigazione anonima, come siti che forniscono strumenti e modalità per rendere l’attività online irrintracciabile;
  • File Sharing;
  • Hacking e truffa;
  • Attività criminali, autolesionismo, abuso di minori, comprese la promozione del suicidio, o scene che mostrano immagini di violenza gratuita, insistita o efferata.

Tutte le famiglie avranno così a disposizione uno strumento di blocco gratuito che permetterà di filtrare i contenuti ritenuti inadatti e inappropriati per i più piccoli.

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Virginia Sacco
Dottoressa in Giurisprudenza
Dopo la laurea presso l'Università degli Studi di Napoli - Federico II, ho seguito le mie passioni specializzandomi prima in Sicurezza economica, Geopolitica e Intelligence presso SIOI - UN ITALY e, successivamente, in Diritto dell'Unione Europea presso il mio ateneo di origine. Ho concluso la pratica forese in ambito penale, occupandomi di reati finanziari e doganali. Nel corso degli anni ho preso parte attivamente a eventi, attività e progetti a livello europeo e internazionale, approfondendo i temi della cooperazione giudiziaria e del diritto penale internazionale. Ho scritto di cybersicurezza, minacce informatiche e sicurezza internazionale per "Agenda Digitale" e "Cyber Security 360". Su Lexplain scrivo di diritto con parole semplici e accessibili.
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