Le linee guida in tema di protezione dei minori sul web entreranno in vigore il prossimo 21 novembre, così come approvato da tempo dall’Autorità per la garanzia delle comunicazioni – AGCOM.
Stiamo parlando di un pacchetto di misure che consentirà di incrementare il livello di tutela nei confronti dei più giovani, controllando l’accesso a quei contenuti online che possono rivelarsi pericolosi o inappropriati rispetto alla loro età.
Il parental control sarà reso gratuito per tutti i clienti e permetterà ai genitori di poter supervisionare e filtrare i siti in rete non adatti ai minori.
L’obiettivo è quello di coadiuvare i genitori, le famiglie e, più in generale, gli utenti all’utilizzo corretto del cyberspazio e a una maggiore consapevolezza delle opportunità e dei rischi presenti sul web.
Vediamo di cosa si tratta.
La tutela dei minori nel cyberspazio
L’Autorità per la garanzia delle comunicazioni – AGCOM ha approvato, lo scorso 25 gennaio 2023, la Delibera 9/23/CONS in tema di “Adozione delle linee guida finalizzate all’attuazione dell’articolo 7-bis del decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28 in materia di “sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio”.
Le Linee Guida sono una risposta alla crescente preoccupazione dovuta all’utilizzo incauto e incontrollato del mondo digitale da parte di giovani e giovanissimi, facendo sì che che gli Internet service provider (ovvero, i fornitori di servizi di accesso a Internet) predispongano adeguati sistemi di parental control: un vero e proprio filtro sui contenuti non appropriati per i minorenni e un di un blocco per i contenuti riservati a un pubblico maggiorenne.
In base alla delibera proveniente da AGCOM i sistemi di controllo parentale devono essere offerti dagli ISP gratuitamente ai consumatori e senza costi correlati all’attivazione, alla disattivazione, alla configurazione o al funzionamento.
Facciamo chiarezza spiegando come funzionerà questo blocco e quali siti riguarderà.
Come funzionerà il blocco
A partire dal 21 novembre entrerà in vigore il blocco sui contenuti inappropriati e violenti disponibili in rete in cui i più piccoli potrebbero incappare.
La restrizione non sarà più soltanto un’impostazione facoltativa rimessa alla discrezionalità dell’Internet Provider e soggetta a pagamento per le famiglie che intendano attivarla.
Il parental control (SCP) opererà un reindirizzamento alla pagina web contenente un avviso di errore, nel momento in cui il minore dovesse incorrere o cercare contenuti che per il proprio dominio risultino essere automaticamente bloccati.
Il minore sarà infatti avvertito dall’avviso che non può accedere a quel tipo di contenuto poiché inappropriato per la sua età o perché riservato a un pubblico maggiorenne.
Quali siti saranno bloccati?
Vediamo la lista delle principali categorie interessate dal parental control:
- Contenuti per adulti, ovvero siti web riservati ad un pubblico maggiorenne, siti che mostrano nudità totale o parziale in un contesto sessuale pornografico, accessori sessuali, attività orientate al sesso;
- Contenuti ritenuti inquietanti;
- Contenuti relativi a droghe, alcool, tabacco;
- Gioco d'azzardo, ovvero siti e piattaforme che forniscono informazioni o promuovono il gioco d'azzardo o supportano il gioco d'azzardo online e/o scommesse;
- Contenuti e download illegali;
- Contenuti relativi ad armi e violenza, che possano fornire informazioni, promuovono o supportano la vendita di armi e articoli correlati;
- Contenuti che incitano all’odio e alla discriminazione, inteso come l’intoleranza verso qualsiasi individuo o gruppo;
- Contenuti relativi a culti di carattere estremista o coercitivo, per esempio le sette che promuovono o che offrono metodi, mezzi di istruzione o altre risorse per influire su eventi reali attraverso l'uso di incantesimi, maledizioni, poteri magici o essere soprannaturali;
- Siti di incontri;
- Shopping e aste;
- Pubblicità di pratiche che danneggiano la salute, come pratiche che supportano e promuovono l’anoressia e/o la bulimia ecc.;
- Siti che facilitano la navigazione anonima, come siti che forniscono strumenti e modalità per rendere l’attività online irrintracciabile;
- File Sharing;
- Hacking e truffa;
- Attività criminali, autolesionismo, abuso di minori, comprese la promozione del suicidio, o scene che mostrano immagini di violenza gratuita, insistita o efferata.
Tutte le famiglie avranno così a disposizione uno strumento di blocco gratuito che permetterà di filtrare i contenuti ritenuti inadatti e inappropriati per i più piccoli.